mercoledì 30 novembre 2011

Che week-end! Un'abbuffata di sport invernali



Si comincia a fare sul serio. Il week-end che si avvicina sarà il primo della stagione in cui si susseguiranno in poche ore un gran numero di discipline invernali. Una vera manna per gli appassionati.

Biathlon: Martin Fourcade fa sua l'individuale di Oestersund. 31mo Hofer



Erano anni che non si vedeva una vittoria schiacciante sotto tutti i punti di vista. Il francese Martin Fourcade oggi ha dato una prova di forza impressionante. Miglior tempo sugli sci, 95% al tiro con una sicurezza imbarazzante. Questa è la gara di  Fourcade, autentico dominatore della prima prova di Coppa del Mondo. Nessuno è riuscito nemmeno ad avvicinarsi, tant'è che il secondo, Michal Slesingr, ceco, è arrivato al traguardo con ben 1'54'' di ritardo nonostante al poligono abbia commesso lo stesso numero di errori del transalpino.

Tennistavolo: i risultati del 6° turno di A1 femminile


Nelle giornate di lunedì e martedì si è giocato il sesto turno del campionato di A1 femminile di tennistavolo. Comanda ancora la Sandonatese con 11 punti, frutto di 5 vittorie ed un pareggio, ma le squadra milanese è l’unica compagine a non aver ancora riposato. A distanza di 3 punti, che però possono diventare solo uno dopo le partite del 13 dicembre, ultimo turno del girone di andata, troviamo Cortemaggiore e Sterilgarda. Già virtualmente staccate le altre quattro squadre: il Norbello si trova infatti con soli 4 punti, il Regaldi Novara con 3, l’Alto Sebino con 2 e il TT Zeus addirittura ancora a secco.

Scattano sabato i Mondiali di vela: il punto sulla nazionale italiana

Tutto pronto a Perth, in Australia, dove sabato inizierà la terza edizione dei campionati mondiali di vela. Secondo le ultime notizie, questa rassegna iridata sarà caratterizzata da ottime condizioni climatiche, con un vento di oltre venti nodi in acqua. Il team manager della nazionale italiana, Guglielmo Vatteroni, si è detto soddisfatto di come gli atleti abbiano affrontato la preparazione in vista di questo importante appuntamento, valido anche, per le classi olimpiche, come qualificazione ai prossimi Giochi Olimpici di Londra 2012.

martedì 29 novembre 2011

Basket Femminile: Roberto Ricchini è il nuovo coach della nazionale azzurra



Roberto Ricchini è il nuovo allenatore della nazionale italiana femminile di Basket. Il 58enne di Alessandria aveva già diretto agli inizi di novembre il suo primo allenamento,  ma è stato presentato alla stampa nella giornata di ieri al centro sportivo dell'Acqua Cetosa a Roma, iniziando cosi ufficialmente il suo cammino da commissario tecnico.

Dopo le ultime delusioni, in particolare la mancata qualificazione all'ultimo Europeo (che ha comportato l'addio alle Olimpiadi di Londra 2012), la Fip vuole dare il via allo svecchiamento di una squadra giunta alla fine di un ciclo. Ricchini si è detto emozionato ed onorato per l'inizio della sua nuova avventura: “Per me è una grande gioia e un grande stimolo sposare e sviluppare il progetto della Fip, volto al rinnovamento ma non alla discontinuità. Adesso vogliamo spostare l’asticella dell’età delle giocatrici partendo da una base di atlete classe 1985". Nonostante la maggiore attenzione sia rivolta alle giovani,  il coach precisa che comunque le giocatrici più esperte non saranno messe da parte e le porte della nazionale resteranno aperte a chiunque.

Francesco Gaudio

Biathlon: si alza il sipario sulla nuova stagione di Coppa del Mondo



Dopo una lunga attesa domani, finalmente, inizierà anche la Coppa del Mondo di biathlon. Dopo sci alpino e sci nordico, è tempo anche per i biathleti di tornare alle competizioni. Come ormai d'abitudine negli ultimi anni si partirà da Oestersund (in Svezia), con la 20km maschile, seguita nella giornata di giovedì dall'individuale femminile. Tra venerdì, sabato e domenica si disputeranno invece sprint ed inseguimento. Tutti format di gara che, se già non vi sono familiari, imparerete a conoscere durate l'arco della stagione. Vediamo quali possono essere i possibili protagonisti e conosciamo meglio coloro che difenderanno i colori azzurri.

Roger Federer, il nuovo ruggito del Re!



Roger Federer, a 30 anni compiuti e quando ormai molti lo davano per finito o comunque sulla strada di un inesorabile declino, rinasce nel prestigioso torneo Master di Londra, ultima pagina della stagione tennistica dell'anno che riunisce i migliori 8 tennisti al mondo e scrive cosi per la sesta volta  il suo nome nell'albo d'oro di questa manifestazione, più di chiunque altro, staccati Sampras e Lendl, 5 volte vincitori.

L'Italia supera anche l'Argentina: venerdì scontro diretto decisivo con la Polonia



La World Cup di pallavolo di scena in Giappone si conferma un torneo duro ed irto di insidie. Quest'oggi l'Italia ha sconfitto l'Argentina per 3-1, avversario che si è rivelato tignoso e solido.
Nel primo set, infatti, i sud-americani controbattevano efficacemente al gioco degli azzurri e si aggiudicavano un parziale equilibratissimo per 36-34.

lunedì 28 novembre 2011

"Europa Tricolore": Balotelli torna bad-boy, Pascali-gol abbatte i Rangers

Manuel Pascali
Week-end non molto positivo quello appena concluso per i calciatori italiani impegnati nei più importanti campionati europei. A parte alcuni rari casi, molti dei nostri connazionali infatti non hanno brillato, riportando molte sconfitte ed anche prestazioni ben sotto la sufficienza.

Il Manchester City strappa un importante pareggio (1-1) ad Anfield Road, campo storicamente ostico per tutti, ma Roberto Mancini, nonostante il distacco sui cugini dello United rimanga invariato a +5, non può ritenersi pienamente soddisfatto, vista l’espulsione abbastanza ingenua di Mario Balotelli, entrato al 65’ e capace di guadagnarsi due gialli in 6’ che gli sono valsi la doccia anticipata. In più, rumors d’Oltremanica parlano di una porta degli spogliatoi del mitico stadio del Liverpool rotta in seguito ad un gesto di stizza. Nel bene o nel male, ogni domenica SuperMario riesce sempre a far parlare di sé.

Lukas Hofer: "Sono fiducioso per la stagione, mi sento bene"



Renè Cattarinussi, 19 marzo 2000, Khanty Mansisk (Russia): sono passati più di 11 anni da quel giorno, dall’ultima vittoria di un atleta italiano nella Coppa del Mondo di biathlon. Tanti, sicuramente troppi. La speranza di interrompere questa sgradevole striscia negativa è riposta perlopiù nella punta del nostro movimento, Lukas Hofer. Non è un’affermazione priva di fondamento, dato che l’atleta altoatesino ha interrotto un altro digiuno, riportando il tricolore sul podio iridato nella Mass Start dello scorso marzo, ironia della sorte a Khatny Mansisk: corsi e ricorsi storici. È lo stesso Lukas a raccontarci come si sta preparando a questa stagione per lui importantissima, dato che dovrà essere la conferma dei progressi mostrati lo scorso inverno.

Lukas, il biatlon non è certo la disciplina più popolare in Italia, ma le tue zone rappresentano forse una piacevole eccezione. A che età sei venuto a contatto con sci e carabina? E' stato subito amore tra te e questa disciplina?
"La mia carriera è iniziata nell’ambito dello sci di fondo e mi trovavo benissimo. Il mio primo contatto con la carabina risale al 2000, grazie a mia sorella Katrin, che già praticava biathlon. Ho iniziato a sparare e da quel momento non ho più smesso, si potrebbe parlare quasi di amore a prima vista. Ho subito capito quanto mi piacesse questo sport ed ho deciso quasi subito di abbandonare il fondo, o perlomeno di sciare con un fucile sulle spalle".

'Inverno azzurro': Clara e Pittin, lampi tricolori; in rodaggio lo sci alpino





Lo sci di fondo italiano, dopo i primi due appuntamenti stagionali, ha ottenuto la risposta che cercava: ai Mondiali di Fiemme 2013 ed alle Olimpiadi di Sochi 2014 potrà lottare per traguardi importanti.
Il settore distance è risorto in pochi mesi e, per la prima volta dopo 15 anni, non si avverte più il bisogno necessario dei veterani Pietro Piller Cottrer e Giorgio Di Centa, i quali, è bene ricordarlo, saranno ancora utilissimi alla causa a dispetto dell'età.
Roland Clara si è inserito ormai a buon diritto tra i primi cinque atleti al mondo nella tecnica libera e, soprattutto nelle gare con partenza ad intervallo, può lottare stabilmente per il podio. Ricordiamo che il prossimo anno si disputerà proprio con questo format la 15 km iridata. Per quanto riguarda le mass start (come sarà ad esempio la 50 km olimpica), invece, il 29enne altoatesino avrà vita ben più complicata, poiché, non essendo dotato di un buon spunto veloce, dovrà cercare di far selezione e staccare gli avversari. In ogni caso il prossimo obiettivo del fondista tricolore dovrà essere quello di migliorare a tecnica classica, di modo da poter ambire ad un piazzamento tra i primi 10 in classifica generale.

Basket, serie A: il weekend delle sorprese


L'ottava giornata della serie A di basket può essere definita facilmente come quella delle sorprese: due delle 'big' del nostro campionato, infatti, sono cadute abbastanza imprevedibilmente lasciando campo libero alla Montepaschi Siena che dopo otto giornate torna al primo posto in classifica in solitaria, posto che ha occupato stabilmente negli ultimi 5 anni. Milano e Cantù sono sicuramente le due sorprese negative di questo weekend cestistico, mentre Casale e Avellino sono quelle positive.

L'EA7 Emporio Armani è caduta sul campo di una Caserta che nonostante lo scetticismo di inizio stagione per i tanti cambi nel suo roster si sta confermando una squadra di valore, trascinata da Andre Smith, esordiente in Italia ma già esperto del gioco europeo. I milanesi, che hanno potuto schierare per l'ultima volta in campionato Danilo Gallinari (pronto a tornare negli States per ricominciare il campionato NBA), hanno sentito la fatica accumulata in Eurolega cedendo pesantemente negli ultimi due quarti.

Il punto sulla Serie A: Juve da scudetto, Denis trascina l'Atalanta





La Juventus prima da sola. Questo è ciò che ci lascia in dote la tredicesima giornata di campionato. La squadra di Antonio Conte comanda con 22 punti, dopo il successo in trasferta nello scontro diretto con la Lazio. Decisivo il guizzo di Simone Pepe, che, oltre al gol, si è ritagliato un ruolo decisivo nello scacchiere bianconero. Sabato sera si è vista la solita Juve tutto corsa e pressing con la grande capacità di partire in contropiede in ogni occasione. La Lazio non meritava forse di perdere, ma la "vecchia signora" è tornata ad essere cinica e spietata come un tempo, una vera squadra da scudetto.

Dietro alla capolista ad un solo punto di distanza c'è l'accoppiata Milan-Udinese. I rossoneri hanno affrontato nel posticipo il Chievo e per i veneti è stata una serata da incubo. Il miglior Milan della stagione ha offerto una prestazione superlativa, condita dalle reti di Thiago Silva, Pato e dalla doppietta di Ibrahimovic, che permette all'attaccante svedese di superare i 100 gol in SerieA.

L'Italia supera 3-1 la Serbia ed è padrona del proprio destino



Riscatto azzurro. La nazionale maschile di pallavolo ha battuto per 3-1 la Serbia nel remake della finale (persa) degli Europei di settembre, tornando in piena corsa per i primi tre posti della World Cup che si sta disputando in Giappone. Complice la vittoria della scatenata Cuba (3-2) su un Brasile che pare aver intrapreso una inevitabile parabola discendente, a questo punto la selezione tricolore, al momento quarta in classifica con 14 punti, è diventata padrona del proprio destino: vincendo le rimanenti 4 partite a punteggio pieno con Argentina, Polonia, Giappone ed Iran, infatti, si qualificherà matematicamente per le Olimpiadi di Londra 2012.
Proprio la Polonia dell'ex ct italiano Andrea Anastasi, capolista con 19 punti, non può dormire sonni tranquilli, in virtù del fatto che nelle ultime tre giornate attenderà, oltre all'Italia, anche Russia e Brasile. Inevitabilmente i destini azzurri dipenderanno quasi totalmente dallo scontro diretto con la nazionale del Centro Europa in programma venerdì 2 dicembre.

Nel match odierno la formazione del Bel Paese non ha dovuto faticare troppo per avere la meglio di una Serbia completamente differente da quella affrontata 2 mesi fa e composta quasi interamente da nuove leve prive della necessaria esperienza internazionale. Si conferma su livelli stratosferici l'opposto Michal Lasko, punto di riferimento ormai imprescindibile dell'attacco azzurro. Ottima anche la prestazione di Alessandro Fei, tornato titolare al centro al posto di Emanuele Birarelli.

Domani i ragazzi del ct Mauro Berruto torneranno in campo alle ore 7 per affrontare l'Argentina.

Federico Militello

L'Asiago si qualifica per la super final di Continental Cup


L'Asiago vince il girone di qualificazione e stacca il biglietto per la Super Final di Continental Cup in programma a Rouen dal 13 al 15 Gennaio 2012. Nonostante la sconfitta per 3-2 all'overtime contro i danesi dell'Henring, i campioni d'Italia sono riusciti a guadagnare quel punto necessario per restare davanti agli ungheresi del Dunaujvaros e vincere così il girone D. La partita in terra danese è stata emozionante e ricca di colpi di scena; l'Henring, portatosi avanti per 2-0 all'inizio della prima frazione, ha subito la rimonta della squadra italiana, concretizzatasi nella seconda frazione con il pareggio di Bentivoglio. Partita che procede nella terza frazione con occasioni da una parte e dall'altra, ma che si conclude sul 2-2. Nel tempo supplementare l'inutile rete di Poulsen regala la vittoria ai danesi.

Dopo quattro tentativi falliti, l'Asiago riesce nell'impresa di passare il turno e di qualificarsi per la Super Final, dove affronterà oltre ai padroni di casa transalpini del Rouen, i bielorussi dello Yunost Minsk e una squadra tra il Donbass Donetsk e il Rubin Tyumen.

Classifica girone D, Continental Cup
Asiago 6
Dunaujvaros 6
Henring 5
Sheffield 1

Francesco Drago

domenica 27 novembre 2011

Salto con gli sci: tripletta austriaca a Kuusamo



Finalmente, dopo i rinvii di venerdì e sabato, oggi si sono potute disputare le prime gare di salto con gli sci. Assente la squadra azzurra, che ha preferito saltare le gare di questo week.end per concentrarsi sulle competizioni che si disputeranno a Lillehammer tra venerdì e domenica prossimi. Nella mattinata si  è disputata la gara a squadre, su una sola serie a causa delle avverse condizioni meteo, vinta dalla favoritissima Austria davanti a Giappone, Russia e Germania. Giornata piena di impegni, con la qualificazione che si è svolta praticamente subito prima dell'inizio della gara ufficiale.

Le condizioni di vento rimangono comunque abbastanza ballerine e gli atleti saltano in una discreta nebbia. Ad avvantaggiarsi nella prima serie è Gregor Schlierenzauer, che apre un podio parziale completamente austriaco, completato da Andreas Kofler e Thomas Morgestern. Il detentore della sfera di cristallo mantiene la terza posizione anche al termine della seconda serie di salti, mentre si invertono le prime due posizioni: Schlierenzauer, che aveva trovato condizioni di vento favorevoli nella prima manche, non è aiutato da Eolo e vede il suo vantaggio, di 8,8 punti, svanire. Alla fine il distacco tra lui e Kofler è di soli sette decimi di punto.
Per il ventisettenne si tratta della sesta vittoria in carriera e per il secondo anno consecutivo ha vinto la prova di apertura della Coppa del Mondo, sempre a Kuusamo. Se tra i primi due il divario è stato minimo, la forbice si apre se si considerano gli altri. Moergestern finisce a 8 punti dai primi, mentre il distacco del polacco Kamil Stoch, quarto, dal gradino più basso del podio, è di 17 punti. Alle sue spalle si piazzano il ceco Roman Koudelka ed il tedesco Severin Freund, seguiti a loro volta dal russo Denis Kornilov. Per l'ennesima volta l'Austria si conferma la massima forza mondiale della disciplina, monopolizzando il podio e dominando, come detto, la gara a squadre.

La Coppa del Mondo ripartirà venerdì da Lillehammer e vedrà disputarsi gare sia da trampolino piccolo che da trampolino grande. Oltre alla squadra azzurra si aggregherà al gruppo anche lo svizzero Simon Amman, che ha preferito saltare la tappa di questo fine settimana.

Gianluca Santo

Svindal si impone nel SuperG di Lake Louise, week-end buio per gli azzurri



Il norvegese Aksel Lund Svindal si è aggiudicato il primo SuperG stagionale in programma a Lake Louise, in Canada. Il 29enne norvegese ha preceduto di soli 23 centesimi l'immarcescibile svizzero Didier Cuche, già vincitore della Discesa Libera di ieri e nuovo leader della Coppa del Mondo con 40 lunghezze di margine sullo scandinavo, e di 64 il francese Adrien Theaux, entrato oramai in pianta stabile nel gotha della velocità.

In una giornata condizionata da un intenso nevischio e da forti raffiche di vento, la neve ha retto bene al susseguirsi dei passaggi, tanto che il canadese Jan Hudec, sceso con il pettorale n.44, ha raggiunto un'insperata quarta piazza.

A picco l'Austria, oramai solo pallido ricordo del wunderteam di inizio anni 2000 che dominava la scena i questa disciplina con i vari Herman Maier e Stephan Eberharter. In questa circostanza il miglior sciatore bianco-rosso è stato Klaus Kroell, quinto.

Se l'Austria piange, l'Italia non ride. La selezione tricolore archivia un week-end da dimenticare al più presto: la 13ma piazza di Dominik Paris in Discesa ed il medesimo piazzamento del pur positivo Siegmar Klotz in SuperG sono risultati che non possono soddisfare. Non è un periodo fortunato per il campione del mondo Christof Innerhofer, che, rimasto vittima di un paio di rovinose cadute nel corso delle ultime settimane, quest'oggi ha perso uno sci dopo circa 30 secondi di gara. Il 27enne altoatesino avrà modo di rifarsi tra una settimana sulla mitica 'birds of prey', pista tra le più affascinanti ed impegnative del circuito.

Federico Militello

Bonifacenti lascia la Pellegrini


Ci risiamo. Dopo Stefano Morini e Philippe Lucas, Federica Pellegrini rompe anche con Federico Bonifacenti. Il tecnico, nato a Tripoli, ha deciso infatti di concludere il suo rapporto di collaborazione con la campionessa veronese dopo soli tre mesi e mezzo. Secondo le prime indiscrezioni le cause di questa separazione sono dovute a dei dissidi riguardanti i tempi della collaborazione. La campionessa olimpica, infatti, avrebbe deciso se continuare o meno la collaborazione con il nuovo tecnico dopo gli Europei in vasca corta, che si svolgeranno tra due settimane; Bonifacenti non soddisfatto di questa fiducia ad interim, ha deciso di farsi da parte anzitempo.  D'altro canto la Pellegrini ha scritto sul suo blog: "Purtroppo lavorare con me non è semplice e soprattutto non è semplice lavorare tranquillamente convivendo con tutto il circo mediatico che mi gira attorno...Chi non è abituato scoppia e così è stato...".

Non metto in dubbio quanto affermato dalla veronese, tuttavia resta il fatto che il suo carattere capriccioso stia diventando un problema all'interno della nazionale azzurra di nuoto. La soluzione per risolvere questo problema dovrebbe essere quella di affidarsi a Claudio Rossetto, allenatore del suo fidanzato Magnini, che comporterà quasi sicuramente il trasferimento degli allenamenti da Verona a Roma. I risultati nelle competizioni internazionali, in particolare le Olimpiadi del prossimo anno, stabiliranno chi avrà ragione in questa vicenda.

Francesco Drago

PALLAVOLO – World Cup Maschile: l'Italia si inchina a Cuba 1-3


Nella sesta giornata della World Cup di Volley in Giappone, dopo 4 vittorie consecutive per gli azzurri arriva la seconda sconfitta dopo quella nel match di esordio contro la Russia. Un'Italia irriconoscibile, poco lucida e apparsa per larghi tratti stanca, si deve infatti arrendere in 4 set per 1-3 (21-25; 25-19; 20-25; 17-25) a una stellare e scatenata Cuba, in una partita senza storia in cui i ragazzi di Mauro Berruto lottano soltanto nei primi 2 set. Si tratta di un brutto stop per la nostra nazionale, che, complici le vittorie di Polonia,Russia e Brasile, non solo vede allontanarsi le prime tre posizioni in classifica che assegnano il pass olimpico, ora distanti rispettivamente ben 4 e 5 punti, ma viene anche scalvacata al quarto posto dalla stessa giovane formazione caraibica, che la fa cosi scendere al quinto posto e le complica non poco il cammino verso la qualificazione per Londra 2012 a sole 5 partite dal termine della manifestazione.

Nella partita odierna, il ct Mauro.Berruto riconfermava la formazione vincente contro gli Usa, con l'unica eccezione di Emanuele Birarelli al centro al posto di Alessandro Fei. Nel primo set è subito una ''guerra di muscoli'' ed è subito una lotta punto a punto in cui nessuna delle due squadre riuscirà a prendere il largo sull'altra, anche se i cubani daranno l'impressione di poter controllare il match fin dall'inizio e al contrario la selezione tricolore soffrirà molto per mantenere il contatto. E infatti l'equilibrio fra le due parti durerà soltanto fino al 16-16, quando i caraibici, trascinati da un strepitoso Wilfredo Leon (21 punti) e da Fernando Hernández Ramos (18),  si involeranno sul 19-16 e gli azzurri non riusciranno più a chiudere questo break. A nulla serviranno l'ingresso di Fei (da opposto) e Boninfante come palleggiatore e i time out del ct. per scuotere la squadra. Il set finirà quindi a Cuba per 25-21.

Nel secondo invece l'Italia si ritroverà, migliorando soprattutto in attacco e alla battuta fin dai primi scambi e con gli ace di Cristian Savani, Dragan Travica e Gigi Mastrangelo si aprirà la strada alla fuga (10-5) che si rivelerà poi decisiva in questo parziale. I cubani non molleranno e si rifaranno anche sotto fino al 19-17, ma la squadra italiana con i servizi vincenti ancora di Savani e Mastrangelo e ben 3 punti di Michal Lasko annulleranno questo tentativo di rimonta degli avversari chiudendo il set a proprio favore sul 25-19. Ma a questo punto la formazione del Bel Paese si ritrova a corto di riserve fisiche e mentali e non può opporre più armi per controbattere alla potenza fisica dei caraibici.

Nel terzo gli azzurri partiranno subito male (3-8) e saranno costretti ad inseguire in tutto il parziale. Con la spinta di Savani e l'ingresso di Parodi in ricezione l'Italia riuscirà anche a pareggiare sul punteggio di 14-14 ma sarà una reazione effimera e di brevissima durata con gli avversari che prenderanno subito di nuovo il largo facilmente, chiudendo sul 25-20. Nel quarto la squadra di Berruto apparirà già con la testa negli spogliatoi e Cuba volerà inesorabilmente verso la vittoria continuando a martellare con potenti attacchi e battute l'inerme seconda linea azzurra. I caraibici chiuderanno agevolmente un parziale sempre condotto e mai in discussione sul 25-17,  portando cosi a casa la partita ed i 3 punti.

Per Cuba è stata una vittoria netta e limpida, oltre che preziosa perchè le permette di rientrare cosi in corsa per la qualificazione olimpica. Per l'Italvolley invece è stata chiaramente una giornata no, messa sotto in tutti i fondamentali, nell'approccio al match e nell'atteggiamento. Impietoso il confronto a muro (11-5 per Cuba), sono venuti a mancare anche la battuta e il nostro regista Travica che ha perso il confronto col diretto avversario Yosmany Diaz, premiato come MVP della gara. Per gli azzurri da segnalare positivamente le prestazioni di Lasko (20 punti) e Capitan Savani (16), mentre sottotono, oltre al già citato Travica, si sono rivelati anche Zaytsev, Birarelli e Fei. Domani, alle 10.20 ora italiana, gli azzurri ritrovano la Serbia, che li aveva battuti nella finale dell'Europeo.  E' necessaria una vittoria se si vuole continuare a sperare nella qualificazione.


Il Tabellino:
ITALIA-CUBA 1-3(21-25 25-19 20-25 17-25)ITALIA: Travica 2, Zaytsev 8, Mastrangelo 6, Lasko 20, Savani 17, Birarelli 4. Libero: Giovi. Boninfante, Fei, Parodi 3. Non entrati: Buti, Maruotti. All. Berruto.
CUBA: Mesa 10, Hernandez 18, Leon 20, Perdomo 7, Diaz 3, Bell 10. Libero: Gutierrez. Estrada, Cepeda, Bisset. Non entrati: Hierrezuelo, Fiel. All. Samuels
ARBITRI: Shaaban (Egy) e Tano (Jpn)Spettatori: . Durata set:.Italia: bv 8, bs 15, mv 5, e 11. Cuba: bv 2, bs 15, mv 11, e 8.

Il programma delle gare. Lunedì ore 10.20 Italia-Serbia. Martedì ore 7 Italia-Argentina, Venerdì ore 7 Polonia-Italia, Sabato ore 10.20 Italia-Giappone, Domenica ore 7 Italia-Iran.

Risultati della sesta giornata. Argentina-Brasile 0-3, Iran-Stati Uniti 0-3, Polonia-Cina 3-1, Serbia-Russia 0-3, Giappone-Egitto 3-1, Italia-Cuba 1-3.

Classifica

Polonia 16 punti, Russia, Brasile 15, Cuba 12, Italia 11, Iran, Stati Uniti, Argentina 9, Giappone 5, Serbia, Egitto 3, Cina 1.

Francesco Gaudio

Petter Northug e Marit Bjoergen dominatori del Nordic Opening di Kuusamo


Il Nordic Opening di Kuusamo, una sorta di mini Tour de Ski, ci ha restituito un quadro chiaro che potrebbe accompagnarci durante tutto il resto della stagione. I nomi sono due, entrambi vengono dalla Norvegia: Petter Northug e Marit Bjoergen. Le loro vittorie hanno restituito un'impressione nitida, una sensazione di netta superiorità, accentuata sicuramente dall'assenza di una rivale credibile per quanto riguarda il settore femminile, mentre tra i ragazzi si profila un duello tra lo scandinavo e Dario Cologna. 

15 km MASCHILE - Proprio il duello tra gli ultimi due vincitori della sfera di cristallo è stato il leit-motiv della 15 km gundersen (un bentornato al più bello e spettacolare dei format) maschile. Il distacco al via tra i due era minimo - 12 secondi a vantaggio di Northug - e subito si è avuta l'impressione di assistere a due gare diverse: una per la vittoria ed un'altra per il terzo gradino del podio. A spuntarla alla fine è stato per l'appunto il norvegese, con un'azione decisiva sulla salita che introduce allo stadio della località finlandese. Forse la vera notizia sta qui, cioè nella vittoria di Northug non nella solita volata di gruppo, ma con un attacco da vero fondista. Il ragazzo sta crescendo e, dopo il dominio di ieri in una gara contro il tempo, dimostra di avere le carte in regola per diventare uno dei più forti di sempre in questa specialità. 

Per il podio l'ha invece spuntata un altro norvegese, Eldar Roenning, specialista del passo alternato, autore di una grande rimonta e del secondo tempo parziale di giornata. Meglio di lui solo il giovane e promettente kazako Alexey Poltoranin, quarto all'arrivo. Buoni segnali anche dell'eterna promessa Marcus Hellner, che è sembrato poter finalmente reggere un ritmo elevato anche a tecnica classica. Si conclude invece con un discreto 14esimo posto finale il Nordic Opening di Roland Clara, oggi in difficoltà nella tecnica a lui meno congeniale. Il portacolori delle Fiamme Gialle ha provato in partenza a reggere il ritmo di atleti più quotati, per poi accontentarsi di gestire la gara e portare a casa quanto di meglio possibile. Tutti gli altri azzurri fuori dalla zona punti: 31esimo Di Centa, 33esimo un buon Noeckler (24esimo parziale di giornata) e 39esimo Hofer; più indietro gli altri.

10 km FEMMINILE - Tra le ragazze, invece, non c'è stata storia fin dal via. Bjoergen, Bjoergen e solo Bjoergen. Non si riesce a capire chi e come possa impedirle di dominare anche questa stagione. Oggi l'unica in grado di impensierirla è sembrata una strepitosa Therese Johaug, che è riuscita a risalire la classifica e accomodarsi al fianco della compagna di nazionale sul podio, avendo la meglio nelle battute finali di Vibeke Skofterud; suo anche il miglior tempo di giornata. Al di là dei singoli, comunque, prova di squadra monstre da parte della Norvegia, che monopolizza il podio e posiziona sei ragazze nelle prime undici. Devono accontentarsi rispettivamente della medaglia di legno e della quinta piazza Charlotte Kalla e Justyna Kowalczyk, con la polacca che sembra ancora lontanissima dal suo stato di forma migliore. Tra le azzurre, nessuna atleta in zona punti, con Virginia De Martin Topranin 43esima e migliore in casa Italia.

Nel prossimo fine settimana le gare si sposteranno in terra tedesca per la tipica tappa di inizio dicembre in quel di Dusseldorf. Sprint cittadina quindi, antipasto di quel che vedrà protagonista la nostra Milano a metà gennaio.

Mattia Uttini

Zoeggeler terzo a Igls. Impressionante prova di forza di Loch



Comincia con un terzo posto la stagione di Coppa del Mondo di Armin Zoeggeler. Il 37enne di Foiana è stato preceduto dai tedeschi Felix Loch, al quinto successo in carriera nel massimo circuito mondiale, e David Moller.

Il Cannibale, che festeggia il 93mo podio in carriera, ha limitato i danni su un budello non congeniale alle proprie caratteristiche ed in condizioni climatiche quasi primaverili, fattore che non ha certo contribuito a velocizzare le slitte tricolori. Un buon punto di partenza, dunque, nella rincorsa all'undicesima sfera di cristallo.

L'impressione, tuttavia, è che quest'anno sarà davvero arduo per il fuoriclasse del Bel Paese mantenere il suo ruolo di leader indiscusso della classifica generale. Il grande rivale Loch, infatti, quest'oggi ha letteralmente sbaragliato la concorrenza, risultando non solo incisivo (ma questa non è una novità) in fase di partenza, ma persino imprendibile nella seconda metà del catino, dove ha fatto segnare le punte di velocità più elevate.

Emblematici, a riguardo, i record della pista fatti segnare al termine di entrambe le manches ed il distacco di oltre 3 decimi inflitto allo stesso slittinista azzurro.

Zoeggeler dovrà cercare di perdere meno punti possibili dal poderoso teutonico in questo avvio di stagione, in cui ritroverà altri budelli poco congeniali come Whistler Mountain e Oberhof, mentre a seguire arriveranno tracciati 'amici' come St.Moritz, Winterberg e Sigulda, in cui il Cannibale potrà sferrare l'attacco al primato.

Alle spalle del campionissimo italiano, rispettivamente al quarto ed al quinto posto, si sono classificati il tedesco Johannes Ludwig ed il russo Albert Demchenko, che proprio oggi compie 40 anni.

Si conferma in crescita l'astro nascente azzurro Dominik Fischnaller, 12mo, mentre non è andato oltre una deludente 15ma piazza il 27enne David Mair. In gara era presente anche Kevin Fischnaller, 22mo.

La Coppa del Mondo di slittino tornerà tra due settimane con la seconda prova in programma a Whistler Mountain (Canada), ovvero sul palcoscenico olimpico che nel 2010 vide l'affermazione di Felix Loch.


Federico Militello

Golf: Gli Stati Uniti sono Campioni del Mondo. Delude l'Italia dei fratelli Molinari



Si è conclusa stamattina nell'isola di Hainan in Cina la 56esima edizione della World Cup di golf.
Un vero e proprio campionato del mondo a cui partecipano 28 squadre e che due anni fa vide trionfare proprio l'Italia con i fratelli Molinari.
Purtroppo quest'anno l'impresa non è riuscita e i due fratelli torinesi hanno chiuso al diciassettesimo posto dopo un deludente ultimo giro. A trionfare è stata la coppia statunitense, capitanata da Matt Kuchar e Gary Woodland, che oltre alla coppa porteranno a casa la cifra di 2.400.000$,

Nell'ultimo giro si partiva con un' Irlanda strafavorita per il successo finale ed invece a spuntarla è stata proprio la coppia americana, unica insieme alla Germania nel reggere la pressione delle ultime 18 buche, realizzando un ottimo ultimo giro in 67 (-5 di giornata e 264 nel torneo) e riuscendo a contenere la rimonta di una super Inghilterra, che ha chiuso a soli due colpi dai vincitori, trascinata dal solito Ian Poulter, che si esalta sempre in rassegne come queste.
Decisivi per gli States sono stati i patt di Kuchar nelle prime buche ed il clamoroso birdie di Woodland nel par5 della 12, un putt lunghissimo ed infilato da distanza assiderale. Per la nazionale a stelle e strisce si tratta del ventiquattresimo successo, che consolida il primato nella speciale classifica delle nazionali con più vittorie nella World Cup.

Delude molto l'Irlanda del nuovo fenomeno del golf mondiale Rory McIlroy e di Graeme McDowell, che dopo aver controllato nelle prime tre giornate, è crollata proprio nell'ultimo round, chiudendo pari con il par e gettando via una vittoria quasi sicura, scivolando addirittura fuori dal podio. Un grande rammarico per la coppia irlandese, per cui la World Cup rimane un grande tabù, visto il secondo posto della scorsa edizione dietro agli azzurri.

Grande delusione per l'Italia, che sognava di ripetere uno storico bis. Purtroppo ci dobbiamo accontentare di un deludente diciassettesimo posto, frutto di ultimo giro pessimo (72 di giornata) e chiuso addiruttura due sopra par. Difficile aspettarsi da Francesco ed Edoardo un finale così, visto che nella formula del Foursome i Molinari sono tra le coppie migliori al mondo. Tre bogey e un doppio bogey spengono le speranze azzurre di centrare un posto sul podio, anzi catapultano la nostra coppia indietro di dieci posizioni.

La posizione finale rispecchia in parte un anno con poche soddisfazioni per il golf italiano nel Tour europeo e mondiale, con l'unica eccezione di Lorenzo Gagli, che è riuscito ad ottenere a suon di grandi prestazioni la carta per giocare sull'European Tour stabilmente dal prossimo anno. Dai fratelli Molinari e da Matteo Manassero ci si aspettava molto di più, ma forse l'attesa di un intero movimento e l'esplosione di questo sport hanno messo quella pressione di troppo, che ha bloccato i nostri giocatori nelle maggior parte dei tornei.

Qui sotto troverete la classifica finale delle prime dieci nazionale della 56esima World Cup:

1 STATI UNITI -24 (264)
2 INGHILTERRA - 22 (266)
2 GERMANIA - 22 (266)
4 AUSTRALIA - 21 (267)
4 IRLANDA - 21 (267)
4 OLANDA -21 (267)
4 SCOZIA -21 (267)


8 GALLES -20 (268)


9 SPAGNA -19 (269)


9 KOREA - 19 (269)


17 ITALIA -14 (274)

Andrea Ziglio

sabato 26 novembre 2011

Doppio, debutto opaco per Oberstolz-Gruber. Bene i giovani Rieder-Rastner



Vittoria austriaca nella prima prova stagionale di Coppa del Mondo di doppio. Peter Penz e Georg Fischler hanno conquistato sul budello casalingo di Igls il loro secondo successo in carriera, precedendo i russi Vladislav Yuzhakov e Vladimir Makhnutin ed i connazionali Andreas e Wolfgang Linger rispettivamente di 0.076 e 0.088.

Questi ultimi, appena settimi dopo la prima manche, hanno fatto segnare il miglior tempo nella seconda discesa, raccogliendo un podio importantissimo in chiave classifica generale.

Inizio di stagione negativo per gli equipaggi della Germania, con i detentori della sfera di cristallo Tobias Wendl e Tobias Arlt quarti (ed autori del record di spinta) ed i giovani Toni Eggert e Sascha Benecken quinti.

Debutto deludente anche per la nazionale italiana. L'unica nota lieta proviene dalla 'ottava piazza agguantata dai campioni del mondo juniores Ludwig Rieder e Patrick Rastner, mentre i veterani Christian Oberstolz e Patrick Gruber hanno chiuso decimo e lontano dagli standard degli ultimi anni. Ancora più lontani Hans Peter Fischnaller e Patrick Schwienbacher, 14mi.

Il Bel Paese, dunque, riporrà ancora una volta tutte le sue speranze di podio nel suo intramontabile fuoriclasse Armin Zoeggeler, impegnato domani nel singolo maschile a partire dalle ore 10.
Nella manche di allenamento il Cannibale è giunto quarto alle spalle di uno scatenato Andi Langenhan e degli eterni rivali Felix Loch ed Albert Demtschenko. In Nations Cup, invece, da segnalare l'ottima terza piazza dell'astro nascente Dominik Fischnaller.

http://wintersport-news.it/it_IT/6251,News.html

Federico Militello

Edelmann über alles, gara spettacolare per Pittin



Dopo la débacle di ieri, finalmente oggi arriva il successo per il tedesco Tino Edelmann sulle nevi di Kuusamo al termine di una gara fortemente condizionata dalle condizioni meteo. Non è stato possibile, infatti, portare a termine la prova di salto della mattinata ed i tempi al via della gundersen sono stati determinati dal Provisional Competition Round di giovedì, prova assimilabile alle qualificazioni del salto speciale. E proprio Edelmann aveva fatto segnare la migliore misura in quel contesto, seguito dal finlandese Ryynaenen e dal francese Laheurte. Tra gli azzurri la prova migliore era stata quella di Alessandro Pittin, ottimo dodicesimo a 2'01" dalla leadership, mentre Runggaldier aveva concluso nelle retrovie. Tra i big, ancora una volta non brillante Lamy Chappuis, malissimo Kokslien, discreto Moan.

Roland Clara campione vero: è secondo a Kuusamo


Dopo essersi sbloccato con il podio della scorsa settimana a Sjuosjen, Roland Clara è entrato realmente in una nuova dimensione. Nella 10 km tl disputata a Kuusamo, in Finlandia, l'azzurro si è reso artefice di una prestazione superlativa, mantenendo un ritmo elevatissimo per tutta la gara e terminando secondo alle spalle di uno scatenato Petter Northug. Il fuoriclasse norvegese, che ha dimostrato di essere oramai in grado di dominare anche nelle prove con partenza ad intervalli, ha preceduto il 29enne altoatesino di ben 23.8 secondi.

Impeccabile la tattica del portacolori del Bel Paese, che ha dosato ottimamente le energie ed ha affrontato i chilometri finali in piena spinta. Il fondista tricolore ha preceduto il francese Maurice Magnificat e lo Svizzero Dario Cologna.

Si conferma ottimo anche lo stato di forma dell'azzurro David Hofer, ottavo ed al miglior risultato in carriera in una prova long distance in Coppa del Mondo. Il 28enne di Bolzano, in crescita esponenziale, ha intrapreso un sentiero che potrà condurlo al ruolo di cardine basilare del fondo italiano.

Lontani dal vertice, invece, gli altri atleti della nostra nazionale: 30mo Giorgio Di Centa, 35mo Valerio Checchi, 42mo un deludente Dietmar Noeckler, 56mo Pietro Piller Cottrer, 69mo Fulvio Scola ed 86mo Renato Pasini.

Federico Militello

Tatjana Hufner ricomincia con un successo. Nona Sandra Gasparini



La Coppa del Mondo di slittino femminile riparte nel segno di Tatjana Hufner. La fuoriclasse teutonica ha conquistato il successo nella gara inaugurale di Igls (Austria), precedendo la connazionale Anke Wischnewski e la canadese Alex Gough, staccate rispettivamente di 0.201 e 0.275. Il distacco sarebbe potuto essere anche maggiore se la fuoriclasse teutonica non avesse commesso un piccolo errore sul finire della prima manche che le è costato 6/7 centesimi.

Con questo trionfo la 28enne di Neuruppin sale a 30 successi in Coppa del Mondo, staccata oramai solo 7 lunghezze dalla primatista Silke Otto: di questo passo il sorpasso dovrebbe avvenire già il prossimo anno.
La campionessa olimpica di Vancouver 2010 ha dominato la gara sin dalla fase di spinta, in cui è risultata la migliore, mentre nel finale è risultata la più veloce con una punta di velocità che ha superato i 112 km/h.

Grande delusa di giornata è stata la tedesca Natalie Geisenberger, quarta davanti alla connazionale Corinna Martini e mai in gara per un piazzamento sul podio.

Ottima prestazione per la russa Tatiana Ivanova, sesta davanti al duo nord-americano composto dalla statunitense Erin Hamlin e dall'emergente canadese Arianne Jones.

Buona debutto stagionale per l'azzurra Sandra Gasparini, nona su un budello particolarmente congeniale alle proprie caratteristiche. L'azzurra, che compirà 21 anni lunedì, ha pagato dazio in fase di spinta, risultando però complessivamente fluida nel tratto centrale del catino.

http://wintersport-news.it/it_IT/6249,News.html

Federico Militello

venerdì 25 novembre 2011

PALLAVOLO – World Cup Maschile : l'Italia doma gli Usa 3-1



Nella quinta partita valida per la World Cup maschile di volley che si sta giocando in Giappone, gli azzurri si impongono, al termine di una lunghissima e combattuta sfida , anche contro gli olimpionici degli Usa per 3-1 (41-39, 25-22 22-25 25-21), ottenendo cosi il quarto successo consecutivo del torneo e mantenendo la quarta posizione in classifica, ancora in piena corsa per conquistare il pass olimpico di Londra 2012.
Quella contro gli Usa è una vittoria davvero importante, arrivata in conclusione di una partita davvero impegnativa e sfibrante,  nella quale i ragazzi del ct Mauro Berruto hanno dato un prova di forza e
di maturità dimostrando tanto carattere e grinta nel giocare bene e nel portare a casa i punti decisivi dell’incontro.
Il primo set della partita è stata una vera maratona con una durata quasi da record, ben 45 minuti , il più alto parziale nella storia di questa manifestazioni con il RPS (Rally Point System, introdotto nel 2000), caratterizzato da un grande equilibrio e da continui capovolgimenti di punteggio. Ad inizio gara l’Italia schiera Michal Lasko in diagonale col nostro regista Dragan Travica, i due posto 4 Cristian Savani e Ivan Zaytsev ed al centro Alessandro Fei e Gigi Mastrangelo, con Andrea Giovi libero. Gli Usa, trascinati dagli attacchi di capitan Clayton Stanley (22 punti per lui) e Matthew Anderson (20) prendono alcune lunghezze di vantaggio arrivando per ben due volte nel corso del set a +3, sul 10-7 e sul 18-15. Ma capitan Savani e compagni non demordono, superano questo momento di difficoltà in difesa e riescono a riequilibrare il confronto etrmabe le volte fino al 20-20.
Grazie anche all’ingresso in campo di Simone Parodi in ricezione, l’Italia migliora infatti molto in ricezione. A questo punto parte fra le 2 squadre si sviluppa  una estenuante ed  interminabile lotta punto a punto dove nessuno vuole mollare e dove gli Usa avranno ben 7 set point tutti annullati mentre l’Italia se n’è vedrà cancellare 10 prima di riuscire a chiudere il primo parziale a proprio favore sul punteggio di 41-39 col punto vincente realizzato da Savani.
Anche l’inizio del secondo è giocato punto a punto fino al 10-10 , ma poi, complice anche un evidente calo degli Usa in battuta e in attacco, gli azzurri rompono l’equilibrio e si avvantaggiano fino al 19-15. La nazionale a stelle e strisce riesce poi a riportarsi sotto sul 21-20 grazie al solito Stanley, ma deve arrendersi alla risposta italiana con i muri di Mastrangelo e Lasko ed il punto di Parodi che chiudono il parziale sul 25-22 ancora a favore della selezione tricolore, cosi in vantaggio per 2-0. Nel terzo invece sono gli States a portarsi davanti con l’Italia che tenta di ricucire lo strappo dal 18-15. Ma sul 23-22 per gli Usa è ancora una volta Stanley che con 2 punti chiude il parziale a loro favore spegnendo le speranze azzurre di rimonta e permettendo cosi alla sua squadra di accorciare le distanze e rientrare in partita. Ma nel quarto, nel quale Birarelli sostituisce Fei, i ragazzi di Berruto mostrano un segnale di definitiva maturità, vincendo per 25-21 un set nel quale gli Usa si  portano di nuovo avanti all’inizio prima di essere rimontati e superati sul finire di parziale col break decisivo italiano effettuato sul 17-17, portando cosi a casa la partita ed i 3 punti in classifica, nella giornata in cui
con molta probabilità gli Usa con la sconfitta odierna perdono ogni chance di qualificazione.

Vince ancora il sorprendente Iran di Julio Velasco sull’Argentina e altrettanto sorprendentemente la Russia lascia un set all’Egitto, mentre il Brasile addirittura 2 alla Cina, superata solo al tiebreak lasciando cosi solitaria in testa alla classifica del torneo la Polonia dell’altro altro ex ct italiano Anastasi vittoriosa in 4
set sul Giappone.

Nella partita degli azzurri il migliore è stato uno strepitoso Lasko, che ha messo a terra infatti 25 palloni, mentre brillano anche Savani (20), Mastrangelo(12) ed il palleggiatore Travica (7). Domani riposo, gli azzurri si trasferiranno ad Hamamatsu, sede della terza fase della Coppa del Mondo, dove da domenica affronteranno nell’ordine Cuba, Serbia e Argentina.

Il Tabellino: 
Italia–Stati Uniti 3-1 (41-39, 25-22 22-25 25-21). Italia: Lasko 25, Savani 20, Mastrangelo 12, Fei 9, Travica 7, Zaytsev 5, Parodi 4, Birarelli 1. Italia: 13 muri, 5 ace.
Usa: Stanley 22, Anderson 20, Priddy 19, Holmes 9, Lee 8, Thorton 2, Lotman 1. Usa: 8 muri, 5 ace.

RISULTATI
Russia -Egitto 3 -1, Usa 1-3 Italia, Cina 2-3 Brasile, Iran 3-2 Argentina, Giappone 1-3 Polonia, Cuba 1-3 Serbia.

CLASSIFICA
Polonia 13, Brasile e Russia 12, Italia 11, Iran, Cuba e Argentina 9 ,Stati Uniti 6, Egitto e Serbia 3, Giappone 2, Cina 1.



Francesco Gaudio

Intramontabile Pechstein, seconda ad Astana. 18mo Mirko Nenzi nei 1500



Per Claudia Pechstein il tempo sembra essersi fermato. Incurante dei suoi quasi 40 anni e, soprattutto, di due stagioni di inattività a causa di una controversa squalifica per doping, la fuoriclasse teutonica, dopo essere già salita sul podio a Chelyabinsk la scorsa settimana, si è ripetuta quest'oggi ad Astana (Kazakistan) nella seconda prova di Coppa del Mondo, in cui ha agguantato la piazza d'onore nei 3000 metri a soli 32 centesimi dalla ceca Martina Sablikova.

La cinque volte campionessa olimpica ha condotto una gara regolare e dal ritmo quasi identico a quello della rivale dell'Est Europa, perdendo forse la gara a cavallo tra il terzo ed il quarto giro, quando ha lasciato quasi un secondo alla vincitrice. "Essere a soli 32 centesimi dalla Sablikova è un risultato straordinario. Non mi sarei mai immaginata di poter andare così forte sin dalla seconda gara", il commento dell'immarcescibile berlinese.

Al cardiopalma si è rivelata anche la competizione maschile dei 1500, dove l'olandese Wouter Olde Heuvel ha preceduto di 0.11 e 0.28 rispettivamente il canadese Danny Morrison ed il norvegese Havard Bokko. Solo quarto il fuoriclasse americano Shani Davis. 18ma piazza per l'azzurro Mirko Nenzi, che ha pagato dazio oltremodo nell'ultima tornata. Nella giornata di domenica il 22enne veneto, candidato numero uno al ruolo di erede di Enrico Fabris, proverà ad entrare per la prima volta tra i primi 10 nella distanza dei 1000 metri.

Dominio coreano, infine, nelle prove dei 500 metri. In campo femminile l'ha spuntata Sang-Hwa Lee davanti alla tedesca Jenny Wolf (anche se, è bene sottolinearlo, era assente la cinese Jing Yu, vincitrice delle due gare inaugurali dello scorso week-end), mentre tra gli uomini si è imposto Tae-Bum Mo sullo statunitense Tucker Fredricks.

http://wintersport-news.it/6238,News.html

Federico Militello

Combinata Nordica: primo acuto per il norvegese Krog. Bene gli azzurri

Nuova stagione, vincitore inedito: si è aperta così la stagione 2011/2012 della Coppa del Mondo di combinata nordica in quel di Kuusamo, in Finlandia. La vittoria nella gara inaugurale è infatti andata al 24enne norvegese Magnus Krog, promessa del circuito che però è arrivato a salire sul gradino più alto del podio prima di ogni aspettativa. La chiave del suo successo è stata la prova di salto, non il piatto forte della casa, dove è riuscito a limitare i danni ed a partire con un distacco di un minuto nella 10 km dal leader provvisorio, il tedesco Tino Edelmann.

L'azione decisiva di Magnus Moan sull'ultima salita
del circuito di Kuusamo


QUALCHE SORPRESA DAL TRAMPOLINO - Proprio la prova di salto, svolatsi nella mattinata, ha riservato qualche sorpresa alla gara. Una su tutte la controprestazione del teutonico Frenzel, tra i favoriti per la conquista della sfera di cristallo, che ha incredibilmente sbagliato i tempi di stacco e si è ritrovato a toccare il suolo ampiamente sotto i 100 metri, finendo al 42esimo posto. Meglio è invece andata al compagno di squadra Edelmann, che pur non avendo saltato nelle condizioni migliori in quanto a vento, è riuscito a staccare il resto del lotto ed a garantirsi un vantaggio in apparenza rassicurante. Altra controprestazione da sottolineare è quella del detentore della sfera Lamy-Chappuis, incappato in un salto non all'altezza della sua fama.

BENE GLI AZZURRI - La 10 km parte con queste premesse sotto una nevicata che va intensificandosi. Nei primi due giri non succede nulla di ecclatante, con un Edelmann che sembra in gestione ed un trenino formato da Watabe, Krog e Stecher che riduce il distacco ma non sembra poterlo impensierire. Più dietro, intorno alla decima posizione, un altro trenino, che vede tra le sue fila atleti del calibro di Moan, Kokslien e Kircheisen, sembra arrancare più del previsto, dato che anche il nostro Runggaldier riesce a rientrare su fondisti ben più quotati di lui. Nella seconda metà di gara, il tedesco al comando sembra cominciare a soffrire la fatica ed il trenino alle sue spalle, guidato da uno scatenato Akito Watabe, riesce a riportarsi su di lui all'inizio dell'ultima tornata. E' qui che la gara sembra destinata a risolversi in volata, ma lo spunto del giovane norvegese sull'ultimo strappo prima dell'entrata nello stadio gli consegna il successo. Alle sue spalle il giovane giapponese, mentre Edelmann si deve accontentare della terza piazza. Da dietro, importanti le rimonte dei norvegesi Moan e Kokslien, che riescono a cambiare il ritmo ma sembrano ancora lontani dal top della forma, mentre il francese Lamy Chappuis non riesce a fare meglio di un per lui anonimo 16esimo posto. Per gli azzurri ottimo l'avvio, con Pittin e Runggaldier che ben figurano sugli sci stretti, chiudendo rispettivamente al 11esimo e 12esimo posto.

Domani si replica con un'altra 10 km LH (9:30 salto, 14:15 fondo).

Mattia Uttini

Lo spareggio se lo aggiudica Tsonga. Nadal perde ed è eliminato



La maledizione del Master di fine anno continua per Rafa Nadal, che esce sconfitto dal match che lo opponeva al francese Jo Wilfred Tsonga. Il francese si aggiudica l'incontro con il punteggio di 7-6 4-6 6-3 e con questa vittoria stacca il biglietto per la semifinale di sabato, molto probabilmente contro un altro spagnolo, quel David Ferrer che sta dominando il girone B con due vittorie nelle prime due giornate.

Si è assistito a due ore e quaranta minuti di ottimo gioco con il 26enne di Le Mans padrone indiscusso del campo e con l'iberico costretto più volte a diventare un muro contro le bordate di dritto del francese. Rafa ha mostrato ancora i limiti di condizione fisica che hanno contraddistinto il suo finale di stagione e  numerosi problemi al servizio, che hanno costretto il maiorchino a cedere più volte la battuta.

Nel primo set Nadal soffre la fisicità di Tsonga e la sua intraprendenza, che più volte lo spinge a trovare il punto a rete e ad obbligare il numero due al mondo a salvare due palle break in un momento chiave della partita. Con tanto cuore e tanta energia lo spagnolo riesce a portare il set al tiebreak, dominato, però dalla controfigura francese del grande Alì, che va subito in vantaggio e chiude agevolmente per 7-2.

Nel secondo parziale l'equilibrio persiste e si vedono anche delle ottime giocate, con i due campioni che si danno battaglia a suon di dritti incrociati. Causa una riduzione nella percentuale di prime palle e a qualche errore ingenuo di Tsonga, Nadal migliora notevolmente il suo livello di gioco strappa il servizio al francese nel nono game e di conseguenza anche il set.

Nel terzo ed ultimo parziale ci si aspetta un Nadal ancora più pimpante e galvanizzato dalla parità ed è invece il transalpino a tirar fuori le unghie ed il coraggio ed a portarsi avanti persino di due break. La fine per lo spagnolo è annunciata, ma un ultimo sussulto di orgoglio sembra rimettere in equilibrio la partita: lo spagnolo strappa il servizio a Tsonga nell'ottavo game e si riporta a soli due game di distanza.

Purtroppo per il numero due al mondo è solo un fuoco di paglia, infatti Tsonga approfitta di due clamorosi errori di Rafa e di un suo doppio fallo per regalarsi il match point, poi trasformato, che proietta il francese tra i primi quattro del torneo londinese.

Il numero sei al mondo si aggiunge quindi a Federer ed aspetta di conoscere il proprio avversario (come già detto probabile Ferrer), che uscirà dai match di oggi pomeriggio Ferrer-Berdych e il derby serbo Djokovic-Tipsarevic. A Nadal non resta che riposarsi dalle fatiche britanniche e prepararsi al meglio per l'evento che chiuderà la stagione tennistica: la finale di Coppa Davis, che si disputerà sulla terra rossa spagnola contro l'Argentina di Juan Martin Del Portro e di David Nalbandian.

Andrea Ziglio

Salto con gli sci: al via la nuova stagione con Morgenstern favorito



Inizierà domani, sabato 26 novembre, la nuova stagione di salto con gli sci a Kuusamo (Finlandia), dove si svolgeranno nel fine settimana anche le gare di sci di fondo. Durante l'estate si sono svolte, come di consueto, le gare estive, valide per il Summer Gran Prix, la cui classifica generale è stata vinta da Thomas Morgestern, vincitore anche dell'ultima Coppa del Mondo. 

Proprio l'austriaco è uno dei favoriti principali per il successo nella prossima stagione, ma dovrà vedersela con avversari agguerriti. Il più pericoloso sembra essere Gregor Schlierenzauer, connazionale di Morgestern, e ancora più giovane. A soli 21 anni è già tra i più vincenti saltatori di sempre e detiene il record di vittorie in gare di volo, specialità nella quale risulta il numero 1 al Mondo. Lo scorso inverno non è riuscito a esprimere le sue doti per dei problemi di natura tecnica, uniti anche ad un infortunio al ginocchio, già operato in passato, che l'ha tenuto lontano dai trampolini per più tempo di quanto avrebbe voluto. Nell'estate ha partecipato a poche gare, ma ha tenuto una costanza davvero invidiabile.

Nella lotta tra i due austriaci vorrebbe inserirsi Simon Amman, quattro volte campione olimpico nelle due specialità(normal hill e large hill) a Salt Lake City 2002 e a Vancouver 2010. Dopo aver quasi dominato la stagione 2009/2010, durante lo scorso inverno non si è più rivisto sugli stessi livelli e con l'età che avanza questa potrebbe essere comunque una delle sue ultime stagioni nel circuito. Ha più volte espresso, infatti, il desiderio di non voler proseguire troppo a lungo e di voler smettere ancora in grado di ottenere buoni risultati.

Alle spalle di questi, che sembrano avere una marcia in più si piazzano tre outsiders: l'austriaco Andreas Kofler, il tedesco Severind Froind ed il norvegese Tom Hilde. Tutti e tre abbastanza giovani, fanno della costanza di rendimento il loro punto di forza, anche se Kofler ha incontrato nel passato dei periodi di grazia, nei quali è riuscito a vincere una Tournée dei 'quattro trampolini'.

Uno sguardo anche alla giovane e promettente squadra azzurra, che fa affidamento in special modo sui suoi due "veterani": Sebastian Colloredo e Andrea Morassi. Entrambi sono nel circuito già da qualche anno e stanno sviluppando un'ottima crescita. L'obiettivo realistico potrebbe essere quello di vederli nella top 20 o nella top 25, con anche alcune punte di rendimento. Per esempio Morassi potrebbe essere in grado, nelle gare di volo molto adatte alla sua tecnica, di entrare anche nei primi 15, se non qualcosa di più. Tra gli altri sembrano pronti a fare il salto in Coppa del Mondo Davide Bresadola e Diego Dellasega.

In una stagione priva dei Campionati Mondiali, i saltatori avranno comunque l'opportunità di gareggiare in competizioni dal fascino particolare: la classica "Vierschanzentournee", la Tourneè dei Quattro trampolini, a cavallo tra dicembre e gennaio, giunta alla sessantesima edizione e i Campionati Mondiali di volo, che si terranno a febbraio nel nuovissimo trampolino di Vikersund, che consente di raggiungere misure vicine ai 250 metri.


Gianluca Santo

giovedì 24 novembre 2011

Ferrer vola in semifinale, Djokovic rischia l'eliminazione. Tris di Federer



Il Master di fine anno da sempre regala grandi sorprese e l'edizione attuale non sta smentendo la tradizione. L'ultima in ordine di tempo è la vittoria di David Ferrer contro il numero uno al mondo Novak Djokovic, che ora rischia davvero di abbandonare il torneo addirittura prima delle semifinali.
Per lo spagnolo un successo davvero importante e assolutamente meritato,come mostra il punteggio finale di 6-3 6-1, che lo proietta direttamente tra i migliori 4 del torneo; una vittoria del tutto inaspettata visto che il 29enne di Javea non sconfiggeva il serbo da quattro anni (l'ultima volta risale al Masters in Cina del 2007).

Fin dai primi game Nole serve male ed appare poco incisivo con la seconda, risultando troppo falloso ed innervosendosi ad ogni errore; dall'altra parte c'era un Ferrer molto attento e preciso nel non sbagliare e che sfruttava le occasioni che Nole gli offriva. Nel settimo game avviene la svolta del match, break dello spagnolo e partita già in salita per il tennista di Belgrado. Ferrer non si ferma più e continua a martellare con il dritto e a trovare punti facili. Djokovic è l'ombra del giocatore che ha dominato la stagione ed appare sempre più stanco ed affaticato da un anno vissuto al vertice e che lo ha costretto a girare tutto il mondo per poter realizzare il sogno di diventare numero uno.

Il nono game segna la fine della partita con Ferrer che strappa ancora il servizio al serbo e conquista il primo set: è la svolta definitiva ed una mazzata troppo dura da sopportare per il 24enne di Belgrado, che esce completamente dalla partita mentalmente e fisicamente e concede campo allo spagnolo, che sulle ali dell'entusiasmo vola verso un successo ormai scontato.
La resa finale del serbo, già sotto di un break in avvio di secondo set, avviene nel sesto game, quando sparacchia malamente in rete due rovesci che regalano il break all'iberico e di conseguenza la vittoria finale.

Ora Djokovic, per non essere eliminato, dovrà assolutamente battere il connazionale Janko Tipsarevic, che, dopo aver sostituito Murray, non sembra venuto a Londra per fare una scampagnata, ma per giocarsi le sue carte di qualificazione per la semifinale, che appare molto difficile da raggiungere dopo il match perso con Berdych.
Di certo Tipasrevic non si potrà  lamentare per un'eventuale sconfitta contro il connazionale più illustre e per una mancata semifinale, avendo già intascato 188 mila euro, offerti dall'Atp per giocare le due restanti partite del girone.

Torniamo alla partita di ieri pomeriggio ed al successo del ceco Tomas Berdych, che in tutti i modi ha cercato di complicarsi la vita, mostrando tutti i suoi limiti di natura mentale che da anni contraddistinguono la carriera del talento proveniente da Praga.
Il risultato finale di 2-6 6-3 7-6 è un altalenarsi di emozioni e colpi di scena, che rendono ancora più spettacolare ed avvincente il match. Tipsarevic gioca un grandissimo primo set e al servizio sembra implacabile, mostrando una precisione al servizio quasi perfetta con una percentuale di punti sulla prima palla impressionante. Nel secondo set si assiste alla riscossa di Berdych , che mostra lampi del suo grande talento e sfrutta un calo al servizio dello scatenato serbo. Il terzo è il parziale delle occasioni perse, con entrambi i giocatori incapaci di sfruttare gli errori altrui. Si va così al tiebreak e il ceco sale sul 5-4 con servizio, ma incredibilmente sbaglia due dritti, che regalano il match point a Tipsarevic. Sembra finita ma il connazionale di Djokovic rischia prima il doppio fallo e poi sbaglia una volée clamorosa. Berdych ringrazia e chiude l'incontro nel suo turno di servizio, regalandosi la chance di giocarsi il tutto per tutto contro Ferrer nell'incontro della terza giornata.

Nel pomeriggio intanto è sceso in campo ancora Roger Federer, che, tanto per cambiare, ha trovato il suo terzo successo consecutivo contro l'americano Mardy Fish. Lo svizzero si impone solo al terzo set con il punteggio di 6-1 3-6 6-3, con lo statunitense che ha lottato fino all'ultimo prima di uscire a testa alta dal torneo londinese.
Il fuoriclasse elvetico con questo successo conferma la sua prima posizione e potrebbe persino incontrare Djokovic in semifinale, remake delle sfide di Parigi e New York.

In serata invece l'attesissimo scontro tra Rafa Nadal e Wilfred Tsonga, da cui uscirà il secondo semifinalista: un match che si annuncia equilibrato e che promette grande spettacolo.

Andrea Ziglio

Riparte l'eterno duello tra Zoeggeler e Loch. Il Cannibale: "Vado avanti finché vinco"



"Forse i tempi per vincere la sfera di cristallo sono maturi", le parole del campione olimpico tedesco Felix Loch alla vigilia di una stagione di Coppa del Mondo che prenderà il via sabato sul catino austriaco di Igls, sul quale si disputarono i Giochi Olimpici di Innsbruck nel 1964 e nel 1976. Una dichiarazione derivante da un dato statistico che costituisce un'onta per lo slittino teutonico: dalla caduta del Muro di Berlino, infatti, mai la Germania si è aggiudicata l'ambita insalatiera nel singolo maschile, sebbene nell'ultimo ventennio e nella medesima disciplina abbia conquistato 4 ori olimpici e 6 titoli iridati.

L'ultimo a riuscire nell'impresa, dunque, fu un giovanissimo Georg Hackl, che, sotto l'effige della Germania Ovest, si aggiudicò la Coppa del Mondo per due volte consecutive nelle stagioni 1988/1989 e 1989/1990. In mezzo si sono susseguite due dinastie, quella dell'austriaco Markus Prock e, soprattutto, dell'italiano Armin Zoeggeler, entrambi capaci di agguantare ben 10 sfere di cristallo (record assoluto), intervallate solo dal trionfo isolato del russo Albert Demtschenko nel 2005. Proprio il Cannibale, ancora pienamente in attività, andrà a caccia dell'undicesima affermazione per staccare definitivamente Prock nella graduatoria di tutti i tempi.

Il 37enne di Foiana, campione del mondo in carica e recordman di vittorie in Coppa del Mondo con ben 54 affermazioni, allontana la data del ritiro, senza tuttavia pianificare progetti a lunga scadenza: "Finché gareggio e mi ritrovo davanti a tutti, non ho alcuna intenzione di smettere. Per Sochi 2014 è ancora troppo presto e valuterò ogni estate il da farsi. Certo, mi piacerebbe farmi un bel viaggetto in Russia tra due anni e mezzo", afferma uno dei monumenti dello sport italiano.

Tra Zoeggeler e Loch, pur essendo ormai rivali storici, esiste un grande rispetto. "Armin rimane incredibilmente forte ed il suo modo di stare in slitta e di affrontare certe curve costituisce un esempio da seguire", afferma il 22enne di Sonnberg, del quale il rappresentande del Bel Paese dice: "So che se al traguardo sono davanti a lui, allora sono andato veramente forte".

Oltre al bi-campione olimpico di Salt Lake City 2002 e Torino 2006, l'Italia, dopo molto tempo, potrà puntare anche su alcuni prospetti veramente interessanti: su tutti i cugini Dominik e Kevin Fischnaller, il primo dei quali ha già raggiunto una splendida quinta piazza nella competizione di Sigulda dello scorso anno. L'Alto Adige, poi, si conferma fucina inesauribile di talenti, come dimostrano i due secondi posti agguantati negli ultimi giorni da Emanuel Rieder nella Coppa del Mondo juniores. Insomma, a dispetto di un Paese in cui anche l'ultimo budello è sull'orlo della chiusura (Cesana Pariol), il movimento continua a produrre degli atleti in grado di garantire un futuro all'altezza di una decennale tradizione di successi.

http://wintersport-news.it/6219,News.html

Federico Militello

PALLAVOLO – World Cup Maschile : comodo 3-0 degli azzurri sulla Cina


Dopo la grande impresa di martedi contro il Brasile, l’Italia non si distrae e supera agevolmente e facilmente anche la Cina in tre set (25-10,25-18, 25-14) nel quarto incontro della World Cup maschile di volley in corso di svolgimento in Giappone.

Per gli azzurri è la terza vittoria consecutiva nel torneo con la quale salgono cosi al quarto posto in classifica con 8 punti, approfittando anche delle contemporanee sconfitte della Russia contro il Brasile (3-0) e quella inattesa della Polonia (3-2) contro il sorprendente Iran dell’ex storico ct. azzurro Velasco (3 vittorie in 4 partite per loro), a conferma del grande equilibrio di questa World Cup maschile.

Per l’Italia, invece, quella contro gli asiatici è stata una vittoria netta, schiacciante e mai in discussione, come ben suggerisce il punteggio. I ragazzi di Berruto, che son partiti subito fortissimo e ben concentrati, dimostrando cosi fin da inizio partita di voler chiudere la pratica evitando sorprese, hanno chiuso
senza problemi il primo parziale in soli 18 minuti per 25-18. All’inizio del secondo invece , gli azzurri hanno avuto l’unica leggera flessione del loro match,  permettendo cosi alla Cina di arrivare anche a condurre per 13-9, L’Italia però è tornata subito davanti con un parziale di 8-0 ed ha poi facilmente chiuso anche il
secondo parziale a suo favore per 25-18. Nessun patema, invece, sin dall’inizio nel terzo set, controllato
e dominato in scioltezza e chiuso sul 25-14, nel quale si sono anche messe in luce le seconde linee. Per l’Italia, che inizialmente riconfermava la squadra vincente contro Egitto e Brasile con le eccezioni di Mastrangelo in tribuna e del recuperato Birarelli centrale con Buti (con Fei in panchina), il miglior realizzatore è stato Zaytsev con 13 punti, ma ottime le prova anche di Birarelli e Savani (9 punti a testa). Da segnalare anche la diagonale di riserva Boninfante-Sabbi, col secondo che ha messo a terra nove palloni. Domani alle 10.20 italiane attenderà gli azzurri nel quinto match della manifestazione, una importante e difficile sfida contro i campioni olimpici in carica degli Usa, che fin qui han battuto Cina ed Egitto ma son stati nettamente sconfitti da
Russia e Brasile. In proiezione olimpica, per gli azzurri è fondamentale vincere in modo da non perdere  contatto in classifica con le prime 3 squadre.


I commenti degli azzurri a fine gara : "Ci tenevo ad entrare in campo - spiega Sabbi - e devo ringraziare Berruto che mi ha dato questa possibilità. Ho cercato di fare il meglio possibile. Soprattutto al servizio penso di essermi espresso al meglio". "Questa era una vittoria obbligata. Dopo aver battuto il Brasile - è il pensiero di Buti al termine della sfida contro i cinesi - giocando contro la Cina l'unico rischio è entrare in campo deconcentrati. Noi invece siamo partiti al massimo ed abbiamo subito fatto vedere la differenza dei valori che c'e' tra le due squadre".

Infine le parole di Birarelli: "Mi è dispiaciuto saltare le prime tre partite, ma avevo un dolore alla coscia che mi condizionava. Oggi stavo meglio e ho detto a Mauro Berruto che ero a disposizione. Sono stato contento
della prestazione personale, ma anche di quella della squadra. Tre punti facili da conquistare, ma importanti".

Il Tabellino: 
Italia– Cina 3-0 (25-10 25-18 25-14). ITALIA: Buti 4, Lasko 8, Savani 9, Birarelli 9,
Travica 5, Zaytsev 13. Giovi (L). Boninfante, Sabbi 9, Maruotti 1, Parodi. Non
entrato: Fei. All. Berruto. CINA: Zhang 5, Liang, Chen 12, Zhong 3, Bian 3, Li.
Ren (L). Zhan 1, Cui 2, Geng 2, Kong. Non entrato: Yuan. All. Zhou. ARBITRI:
Rodriguez (Esp) e Alenezi (Kuw) Spettatori: 2000. Durata set: 18’, 24’, 21’.

RISULTATI 
Argentina– Cuba 3-1, Brasile – Russia 3-0, Egitto – Stati Uniti 0-3, Italia – Cina 3-0,
Polonia – Iran 2-3, Serbia – Giappone 3-2

CLASSIFICA
Brasile e Polonia 10, Russia 9, Italia e Argentina 8, Iran 7, Stati Uniti e Cuba 6, Egitto e Serbia 3, Giappone
2, Cina 0.

PROGRAMMA - 5a giornata 25/11 
A Osaka ore 3 Iran-Argentina, ore 7 Cuba-Serbia, ore 10.20 Giappone-Polonia; A Kumamoto ore 3
Russia-Egitto, ore 7 Cina-Brasile, ore 10.20 Stati Uniti-Italia.

Francesco Gaudio