giovedì 17 maggio 2012

Giro d'Italia, le pagelle della dodicesima tappa: Bak, capolavoro alle Cinque Terre

La dodicesima tappa del Giro d'Italia, 155km da Seravezza a Sestri Levante, che avrebbero potuto riservare qualche insidia, ha premiato una coraggiosa fuga partita dopo una quarantina di chilometri. Andiamo ad analizzare, con le ormai consuete pagelle, come si sono comportati i protagonisti.


Lars BAK, 9: bravo ad indovinare la fuga giusta in una giornata in cui era preventivabile questa arrivasse al traguardo. Soffre sulla salita finale, ma si riporta sui primi nel successivo tratto in discesa. Si gestisce al meglio e 1,7km dal traguardo trafigge i rivali con uno scatto ben portato. Per l'alfiere della Lotto-Belisol si tratta, probabilmente, della vittoria più importante di una carriera passata spesso all'attacco.

Sandy CASAR, 8: rimane a lungo Maglia Rosa virtuale e fino alla fine non lascia neppure un metro a Santaromita, principale avversario della fuga per il simbolo del primato. Alla fine, però, il gruppo in rimonta gliela sfila per soli 26''. Una bella prova, condita dal secondo posto posto finale, che però lascia un po' di amaro in bocca al francese.

Ivan SANTAROMINTA, 7,5: vale più o meno lo stesso discorso di Casar. L'italiano, però, pagava 15'' di ritardo nella generale dal transalpino e per conquistare la Rosa avrebbe avuto bisogno dei 20'' di abbuono, difficili da raggiungere a causa della sua scarsa attitudine in volata. Ci prova comunque, risultando tra i migliori in salita.

AMADOR, BAKELANDS, RODRIGUEZ, TXURRUKA, KEIZER, GOLAS 7: riescono ad inserirsi nella fuga della prima ora probabilmente più ambita di tutti i 21 giorni corsa. Si battono al massimo delle proprie possibilità (menzione particolare per Golas e Amador, assoluti protagonisti).

Giovanni VISCONTI, Enrico GASPAROTTO, Alessandro BALLAN, 5: un vero peccato non siano riusciti ad inserirsi nell'azione buona. Bisogna comunque dire che in tanti avrebbero voluto far parte della fuga, quindi entrare in questo tentativo era tutt'altro che facile. Certo, di occasioni così non ce ne saranno molte altre nei prossimi 9 giorni. Il voto si estende a quei cacciatori di tappe che oggi non hanno sfruttato l'importante chance alla vigilia di un ultima settimana che probabilmente li taglierà fuori per le vittorie parziali.

LIQUIGAS, 8: la squadra di Ivan Basso corre alla perfezione, alzando il ritmo sulle salite per scongiurare possibili attacchi che avrebbero potuto mettere in difficoltà il capitano. L'unico tentativo serio, di Tiralongo e Cunego, è sedato in poche centinaia di metri con la solita progressione del polacco Sylvester Szmyd. Il varesino corre nelle prime posizioni come se avesse la Maglia Rosa. Ora resta solo da capire se le gambe saranno all'altezza della testa, già proiettata sul gradino più alto del podio a Milano. Forse non favoriscono lo spettacolo, ma l'obiettivo è la vittoria finale.


Si segnala, nel contempo, che al Tour of California, lo slovacco Peter Sagan ha centrato nella notte la quarta vittoria in quattro tappe, confermando, se ancora ce ne fosse bisogno, il suo incredibile spessore.

Gianluca Santo

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