È finito uno a uno l’esordio europeo di un’Italia che è parsa, tutto sommato, al livello della grande favorita Spagna. Alla rete di Antonio Di Natale al 61’, ha risposto tre minuti più tardi Cesc Fabregas: entrambe le marcature, va sottolineato, sono nate da due invenzioni magistrali di Pirlo e Silva, sintomo di una partita nella quale l’intensità e la tattica hanno prevalso sulle spettacolo, ammirato in sole due occasioni, vale a dire nei due gol.
L’Italia, in campo con un 3-5-2 molto equilibrato e con il
giusto mix fra classe e grinta, ha retto bene il confronto con la Roja nel primo tempo, rischiando poco o
niente e risultando pericolosa con un bel diagonale di Antonio Cassano prima ed
un ottimo colpo di testa di Thiago Motta poi. Proprio il centrocampista del Psg
è stato una delle chiavi di questo incontro, insieme a Pirlo e Marchisio, i
quali hanno limitato alla grande il centrocampo tutto fantasia di Del Bosque,
composto da ben sei elementi: Busquets, Xabi Alonso, Xavi, Iniesta, Silva e
Fabregas. Senza punte di ruolo, infatti, la Spagna non si è quasi mai resa
pericolosa dalle parti di Buffon (gol a parte), ed è sintomatico il fatto che
solo con l’ingresso di Fernando Torres, voglioso ma comunque un po’ troppo
sprecone, le Furie Rosse siano andate vicino alla rete.
La ripresa si è aperta con un grave errore di Mario
Balotelli, solo contro Casillas e troppo lento nella conclusione, tanto da
farsi recuperare dal diretto avversario: Supermario è parso eccessivamente
nervoso e la sostituzione di Cesare Prandelli è stata corretta. Al posto della
punta del City, infatti, è entrato Di Natale, che ha illuso gli azzurri prima
dell’immediato pareggio iberico. Cassano non ha sfigurato, anche se forse non
ha regalato la magia che siamo abituati ad ammirare, ma anche Giovinco, dentro
in un momento sfavorevole per l’Italia, non si è dimostrato all’altezza. Ha
retto bene, invece, la difesa, nettamente migliorata dopo la disfatta di Zurigo
contro la Russia e con un Daniele De Rossi in versione superstar.
I prodromi per un Europeo positivo, dopo il pareggio con i
campioni in carica, ci sono perciò tutti: adesso sarà importante lavorare sulla
fase offensiva, per concretizzare al meglio la mole di gioco che Pirlo e
compagni creano anche dal nulla. Il primo (grande) ostacolo è stato superato
quindi con successo, ora guai a rilassarsi.
Twitter: @FCaligaris
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