Cambiano gli addendi, ma non muta il risultato. Senza Gomez,
Mueller e Podolski, ma con i ragazzi terribili Schurrle e Reus a supporto dell’intramontabile Miroslav Klose, la Germania supera 4-2 la Grecia e accede alle
semifinali di Euro 2012, dimostrando ancora una volta di ambire al titolo a
pieno merito.
In un incontro letteralmente dominato dalla banda di Low, la
Grecia ha praticamente assistito come spettatore non pagante, e anche le due
reti sono nate in maniera piuttosto casuale e fortunosa. I primi 45’, infatti,
si chiudono sull’1-0 grazie alla rete di Lahm.
Risultato però più che bugiardo, poiché Reus e Schurrle falliscono numerose
occasioni da gol in serie. La difesa, comunque, non corre alcun rischio e la
fucilata dai 20 metri del capitano basta e avanza per guardare con fiducia alla
ripresa.
Ma al 55’ avviene il colpo di scena: contropiede greco e
rete in spaccata di Samaras, che al
primo vero tiro ellenico punisce Neuer e rimanda i tifosi con la mente al 2004,
verso una nazionale che vinse l’Europeo praticamente grazie alle ripartenze e
subendo costantemente il gioco avversario. I miracoli, si sa, nel calcio
avvengono raramente più di una volta: e allora ecco che dopo appena 6’ è Khedira a rimettere il parziale in
favore dei teutoni, con un gran tiro al volo dal dischetto del rigore. Nel
finale poi la Germania dilaga, colpendo prima con Klose di testa e infine con uno spettacolare tap-in di Reus, con Salpingidis che in pieno recupero rende meno amaro il punteggio per
la propria nazionale insaccando la sfera dal dischetto.
Tirando dunque le dovute conclusioni, la Grecia esce da un
vero e proprio sogno, ma onestamente un catenaccio così estremo difficilmente
avrebbe portato ad un risultato, mentre la
Germania legittima la propria potenza, anche in chiave turn-over, e adesso
attende di conoscere la propria rivale per l’accesso alla finalissima del 1
luglio a Kyev: sarà ancora Italia-Germania o si riproporrà la secolare ‘guerra’
con gli inglesi?
Francesco Caligaris
Twitter: @FCaligaris
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