Nel match odierno 'Sarita' ha sfoderato il suo intero repertorio, mandando letteralmente in tilt l'avversaria con una solidità da fondo campo impressionante e con una capacità di variare il gioco con smorzate e palle alte degne della Francesca Schiavone dei bei tempi.
La rappresentante del Bel Paese partiva subito a razzo nel primo set, strappando subito il break alla Kerber e volava piuttosto agevolmente sul 4-3, prima di sbrogliare una difficile situazione nell'ottavo game, quando si trovava sotto per 15-30. Contenuto il tentativo di rimonta della tedesca, la Errani strappava nuovamente il servizio alla teutonica, aggiudicandosi il parziale per 6-3.
Nel secondo set, poi, succedeva di tutto, con l'azzurra che, dopo aver perso per ben 5 volte di fila il servizio, lo riconquistava sempre nel gioco successivo. Particolarmente emozionante il dodicesimo game, con 'Sarita' che annullava due set-point alla rivale, prima di conquistare il sei pari.
Nel tiebreak, poi, la maggiore freschezza atletica dell'italiana aveva decisamente la meglio, con la Errani che, quasi senza forzare, chiudeva con un perentorio 7-2.
Con la bolognese inizia una nuova era per il tennis femminile italiano, la cui carriera promette di rivelarsi superiore persino a quelle di Schiavone e Pennetta, le unica azzurre ad aver mai raggiunto la top10 sino ad ora. Rispetto alle più esperte compagne di Fed Cup, infatti, la giovane emiliana possiede una maggiore completezza e, soprattutto, una continuità di rendimento incredibile, che per certi versi può ricordare, seppure in campo maschile, Rafael Nadal. Impressiona come la Errani non regali mai un solo game alle avversarie e sia pienamente concentrata e sul pezzo anche quando si trova sotto 40-0 o 40-15.
I suoi errori gratuiti, poi, si contano sulle dita di una mano, mentre negli scambi lunghi da fondo campo al momento non esiste sul pianeta una giocatrice superiore alla tennista tricolore.
Rispetto a Pennetta e Schiavone, inoltre, 'Sarita' è esplosa molto prima, essendo ancora giovanissima (25 anni) e ben lontana dal periodo della piena maturazione agonistica. I margini di miglioramenti, dunque, sono ancora enormi, soprattutto sulle altre superfici. In futuro, tuttavia, la piccola, grande italiana dovrà lavorare molto per risolvere il suo vero ed importante punto debole: il servizio.
Se Sara Errani riuscirà a poter contare su una battuta più che discreta, diventerà una giocatrice difficilmente battibile. Con ovvie conseguenze legate al ranking internazionale.
Intanto il Roland Garros è tutt'altro che finito: giovedì l'azzurra affronterà la Stosur, che proprio nel servizio possiede la sua arma più micidiale. Sulla carta rappresentante del Bel Paese parte piuttosto sfavorita, considerando anche il precedente degli scorsi Internazionali di Roma, quando la aussie si impose in 2 set, pur se piuttosto combattuti. La sensazione, tuttavia, è che la nostra portacolori si giocherà fino in fondo le sue chances per accedere alla finale.
Federico Militello
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