A poco più di tre giorni dal via di Euro 2012, è tempo di
analizzare anche il girone C, quello
della super favorita Spagna, della talentuosa Italia e di due compagini fra le
più attrezzate e quadrate di tutta la rassegna continentale, vale a dire
Croazia e Irlanda.
Spagna: i
campioni d’Europa e del Mondo in carica si presentano in Polonia e Ucraina per
nulla sazi, ma volenterosi di proseguire (e coronare) un ciclo straordinario di
successi. Privo degli infortunati Villa, Puyol e Thiago Alcantara, Vicente Del
Bosque ha inspiegabilmente lasciato a casa la stella del Valencia Soldado, ma
può comunque contare su una rosa invidiata da tutti i colleghi dell’universo.
Punti deboli, sulla carta, non sembrano essercene: forse i due terzini, Arbeloa
(titolare a causa dello spostamento di Sergio Ramos in mezzo di fianco a Piquè)
e Jordi Alba, comunque inseguito dalle big europee e protagonista di un’ottima
stagione in Liga ed Europa League con la maglia dei pipistrelli. Il resto è
fenomenale, addirittura la Roja può
permettersi il lusso di lasciare in panchina giocatori del calibro di Cesc
Fabregas, Juan Mata e Santi Cazorla: in campo, infatti, sono pronti a scendere
Xabi Alonso, Sergio Busquets, Xavi, Iniesta e David Silva. Mica male, insomma.
Davanti, infine, il ballottaggio sarà tra un Fernando Torres in cerca della
definitiva ri-esplosione, un Fernando Llorente autore di una cavalcata storica
con l’Athletic Club di Bielsa e Alvaro Negredo, leggermente sfavorito rispetto
ai due sopracitati. Analizzando le caratteristiche dei centrocampisti, maestri
del tiqui-taca, il titolare sembra
essere el Niño.
Percentuale di qualificazione: 85%
Percentuale di qualificazione: 85%
Italia: grande
sorpresa o autentica delusione? Non sembrano esistere mezzi termini per gli uomini
di Prandelli, destinati all’apoteosi o alla gogna in appena otto giorni. La
grande attesa è stata rovinata dagli episodi del calcioscommesse, che hanno
privato gli azzurri di Domenico Criscito, ma soprattutto ne hanno
destabilizzato la concentrazione, come si è notato venerdì a Zurigo nella
batosta contro la Russia. Gli infortuni di Barzagli e Balotelli, poi,
preoccupano sempre di più un gruppo che, comunque, ha sempre fatto vedere cose
importanti. Vanno ricordate, infatti, le amichevoli contro la Spagna (vittoria
ad agosto per 2-1) e la Germania (1-1 a marzo 2011), ma quello era ancora il
periodo nel quale il fulcro del gioco si chiamava Giuseppe Rossi. Pepito, com’è noto, non ci sarà, e resta
da vedere se Balotelli, Cassano e Di Natale sapranno sostituirlo a dovere.
Passando alla rosa, ricca di bianconeri, l’unica pecca è l’assenza di una vera
prima punta in grado di tenere alta la squadra nei momenti di difficoltà,
mentre per il resto, sulla carta, centrocampo e difesa sono competitivi. Resta,
però, da sciogliere un nodo non da poco: difesa a tre o a quattro? Prandelli,
il destino è nelle tue mani.
Percentuale di qualificazione: 60%
Percentuale di qualificazione: 60%
Croazia: guai a
sottovalutare una formazione esperta e pericolosa come quella croata. Eliminata
ai rigori ai quarti di finale quattro anni fa dalla Turchia, la formazione di
Slaven Bilic si è rifatta con gli interessi nel corso degli spareggi in ottica
Euro12, espugnando per 3-0 Istanbul ed archiviando il discorso qualificazione già
nel match d’andata. E adesso sogna di fare un bello sgambetto alle più quotate
Italia e Spagna, con un team che, dal centrocampo in su, è davvero
interessante. I bomber Eduardo e Jelavic sono temibilissimi, pronti a
trasformare in gol qualsiasi invenzione del vero cervello croato, Luka Modric,
assoluto fuoriclasse del Tottenham. La difesa potrebbe essere un elemento di
debolezza e per questo motivo davanti Perisic e compagni dovranno lottare
ancora di più, per non vedere vanificati i propri sforzi dai mediocri Vida e
Simunic, chiamati a meno sbavature possibili.
Percentuale di qualificazione: 45%
Percentuale di qualificazione: 45%
Irlanda: la banda
del Trap, vittima sacrificale del girone C, è in realtà una compagine solida
come poche e che potrebbe complicare il tragitto delle più blasonate rivali.
Tutto gira intorno a Robbie Keane, all’ultima grande apparizione in campo
internazionale e desideroso di lasciare un ricordo felice ai propri tifosi, ma
il pericolo numero uno viene, o meglio, vengono, dalle fasce: Duff e McGeady,
infatti, sono una spina continua nel fianco di ogni difesa, come l’Italia ha
sperimentato sulla propria pelle lo scorso giugno e Liegi: 2-0 e tanti saluti,
in una partita tatticamente perfetta e dominata dai verdi d’Oltremanica. La
difesa, infine, è durissima da superare, abbinando a corsa e grinta anche un
costante aiuto dei due mediani, dediti più alla copertura che all’impostazione
del gioco. È davvero senza speranze?
Percentuale di qualificazione: 40%
Percentuale di qualificazione: 40%
Francesco Caligaris
Twitter:
@FCaligaris
Email:
francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
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