martedì 5 giugno 2012

Euro 2012, la presentazione del gruppo C



A poco più di tre giorni dal via di Euro 2012, è tempo di analizzare anche il girone C, quello della super favorita Spagna, della talentuosa Italia e di due compagini fra le più attrezzate e quadrate di tutta la rassegna continentale, vale a dire Croazia e Irlanda.
 

Spagna: i campioni d’Europa e del Mondo in carica si presentano in Polonia e Ucraina per nulla sazi, ma volenterosi di proseguire (e coronare) un ciclo straordinario di successi. Privo degli infortunati Villa, Puyol e Thiago Alcantara, Vicente Del Bosque ha inspiegabilmente lasciato a casa la stella del Valencia Soldado, ma può comunque contare su una rosa invidiata da tutti i colleghi dell’universo. Punti deboli, sulla carta, non sembrano essercene: forse i due terzini, Arbeloa (titolare a causa dello spostamento di Sergio Ramos in mezzo di fianco a Piquè) e Jordi Alba, comunque inseguito dalle big europee e protagonista di un’ottima stagione in Liga ed Europa League con la maglia dei pipistrelli. Il resto è fenomenale, addirittura la Roja può permettersi il lusso di lasciare in panchina giocatori del calibro di Cesc Fabregas, Juan Mata e Santi Cazorla: in campo, infatti, sono pronti a scendere Xabi Alonso, Sergio Busquets, Xavi, Iniesta e David Silva. Mica male, insomma. Davanti, infine, il ballottaggio sarà tra un Fernando Torres in cerca della definitiva ri-esplosione, un Fernando Llorente autore di una cavalcata storica con l’Athletic Club di Bielsa e Alvaro Negredo, leggermente sfavorito rispetto ai due sopracitati. Analizzando le caratteristiche dei centrocampisti, maestri del tiqui-taca, il titolare sembra essere el Niño.
Percentuale di qualificazione: 85%

Italia: grande sorpresa o autentica delusione? Non sembrano esistere mezzi termini per gli uomini di Prandelli, destinati all’apoteosi o alla gogna in appena otto giorni. La grande attesa è stata rovinata dagli episodi del calcioscommesse, che hanno privato gli azzurri di Domenico Criscito, ma soprattutto ne hanno destabilizzato la concentrazione, come si è notato venerdì a Zurigo nella batosta contro la Russia. Gli infortuni di Barzagli e Balotelli, poi, preoccupano sempre di più un gruppo che, comunque, ha sempre fatto vedere cose importanti. Vanno ricordate, infatti, le amichevoli contro la Spagna (vittoria ad agosto per 2-1) e la Germania (1-1 a marzo 2011), ma quello era ancora il periodo nel quale il fulcro del gioco si chiamava Giuseppe Rossi. Pepito, com’è noto, non ci sarà, e resta da vedere se Balotelli, Cassano e Di Natale sapranno sostituirlo a dovere. Passando alla rosa, ricca di bianconeri, l’unica pecca è l’assenza di una vera prima punta in grado di tenere alta la squadra nei momenti di difficoltà, mentre per il resto, sulla carta, centrocampo e difesa sono competitivi. Resta, però, da sciogliere un nodo non da poco: difesa a tre o a quattro? Prandelli, il destino è nelle tue mani.
Percentuale di qualificazione: 60%

Croazia: guai a sottovalutare una formazione esperta e pericolosa come quella croata. Eliminata ai rigori ai quarti di finale quattro anni fa dalla Turchia, la formazione di Slaven Bilic si è rifatta con gli interessi nel corso degli spareggi in ottica Euro12, espugnando per 3-0 Istanbul ed archiviando il discorso qualificazione già nel match d’andata. E adesso sogna di fare un bello sgambetto alle più quotate Italia e Spagna, con un team che, dal centrocampo in su, è davvero interessante. I bomber Eduardo e Jelavic sono temibilissimi, pronti a trasformare in gol qualsiasi invenzione del vero cervello croato, Luka Modric, assoluto fuoriclasse del Tottenham. La difesa potrebbe essere un elemento di debolezza e per questo motivo davanti Perisic e compagni dovranno lottare ancora di più, per non vedere vanificati i propri sforzi dai mediocri Vida e Simunic, chiamati a meno sbavature possibili.
Percentuale di qualificazione: 45%

Irlanda: la banda del Trap, vittima sacrificale del girone C, è in realtà una compagine solida come poche e che potrebbe complicare il tragitto delle più blasonate rivali. Tutto gira intorno a Robbie Keane, all’ultima grande apparizione in campo internazionale e desideroso di lasciare un ricordo felice ai propri tifosi, ma il pericolo numero uno viene, o meglio, vengono, dalle fasce: Duff e McGeady, infatti, sono una spina continua nel fianco di ogni difesa, come l’Italia ha sperimentato sulla propria pelle lo scorso giugno e Liegi: 2-0 e tanti saluti, in una partita tatticamente perfetta e dominata dai verdi d’Oltremanica. La difesa, infine, è durissima da superare, abbinando a corsa e grinta anche un costante aiuto dei due mediani, dediti più alla copertura che all’impostazione del gioco. È davvero senza speranze?
Percentuale di qualificazione: 40%


Francesco Caligaris

Twitter: @FCaligaris
Email: francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

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