domenica 3 giugno 2012

Euro 2012, la presentazione del gruppo B



Il destino è stato crudele con queste quattro squadre. Il gruppo B di Euro 2012, infatti, è per cuori forti. Olanda, Germania, Portogallo e Danimarca, tre assolute big e una nazionale più che discreta, si sfidano per i due soli posti che significheranno quarti di finale. Andiamo ad analizzare nello specifico le selezioni:
 

Olanda: quello che il calcio toglie, il calcio dà. È successo in questi ultimi quattro anni con il Chelsea  di Terry e Drogba, è quello che si spera possa accadere in Polonia e Ucraina Arjen Robben. Dopo aver perso due finali di Champions e una del Mondiale, il talento oranje si presenta a Euro 2012 con l’etichetta di “eterno secondo” e con un morale decisamente sotto i tacchi; toccherà ai compagni di nazionale migliorare la situazione. Il girone è difficilissimo, ma la squadra di Bert Van Marwijk ha comunque tutte le carte in regola per fare bene: attacco stellare (due centravanti spietati, Robin van Persie e Klaas-Jan Huntelaar), fantasia sulla trequarti (i vari Robben, van der Vaart, Snejder) e mediana rocciosa (composta da Mark van Bommel, Kevin Strootman, obiettivo delle big europee, e Nigel De Jong). Unico dubbio, per ora, una difesa tutta da scoprire, ma a quel punto basterà solamente fare un gol in più dell’avversario…
Percentuale di qualificazione: 65%

Germania: la vera favorita della prossima rassegna continentale dovrà subito superare un grosso ostacolo: le big del girone. Dopo i due primi incontri con Portogallo ed Olanda, infatti, si potrà capire quale sarà la condizione dei tedeschi, chiamati a finalizzare l’ottimo lavoro cominciato nel 2008 (argento) e proseguito in Sudafrica (2010, terzo posto). La rosa è praticamente perfetta, il giusto mix di classe e grinta che da sempre contraddistingue le selezioni teutoniche. Klose, alla Lazio, sembra rinato e ha davanti a sé l’ultima grande occasione della carriera, spalleggiato da un Ozil in stato di grazia e da un Mueller sempre temibile. La difesa, a contrario dell’Olanda, è una garanzia di affidabilità, soprattutto fra i pali difesi da Neuer, attualmente il portiere numero uno al mondo. I prodromi, dunque, ci sono tutti: adesso tocca a Joachim Loew lanciare la Germania al successo.
Percentuale di qualificazione: 70%

Portogallo: guai a sottovalutare i lusitani, che possono veramente sconvolgere gli equilibri di un raggruppamento già di per sé complicatissimo da decifrare. La sconfitta di ieri sera in casa contro la Turchia può far scattare qualche campanello d’allarme, ma sulla carta Cristiano Ronaldo e compagni sono assolutamente alla pari di Germania ed Olanda. La rosa, infatti, è molto attrezzata,  a parte forse il portiere (Rui Patricio, un gradino sotto i colleghi) e Helder Postiga, bomber di razza che spesso, però, incappa in giornate storte. Il resto è comunque formidabile, un centrocampo tutto corsa e fantasia, la costante spinta sugli esterni di Nani e Fabio Coentrao, due centrali difensivi giganteschi e difficili da superare (Pepe e Bruno Alves) e la ciliegina sulla torta Ronaldo, che dopo aver perso la Champions si affida all’Europeo per strappare il Pallone d’Oro ai vari Messi e Drogba.
Percentuale di qualificazione: 60%

Danimarca: parte come squadra materasso, ma più per meriti altrui che per demeriti propri. I danesi, comunque, potrebbero giocare un brutto scherzo alle favorite: un pareggio, infatti, complicherebbe non di poco la corsa alla qualificazione dei tre totem sopracitati. Pesa, fra i pali, l’assenza dell’esperto Sorensen, ma in mezzo al campo è pronta ad accendersi una luce chiamata Christian Eriksen, talento 20enne dell’Ajax che piace tanto a Milan e Manchester United. Nel girone, poi, ha costretto il Portogallo agli spareggi, chiudendo prima. Perciò saranno degli incontri tutti da vivere, apparentemente senza una reale favorita.
Percentuale di qualificazione: 15%


Francesco Caligaris

Twitter: @FCaligaris
Email: francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

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