martedì 29 novembre 2011

Roger Federer, il nuovo ruggito del Re!



Roger Federer, a 30 anni compiuti e quando ormai molti lo davano per finito o comunque sulla strada di un inesorabile declino, rinasce nel prestigioso torneo Master di Londra, ultima pagina della stagione tennistica dell'anno che riunisce i migliori 8 tennisti al mondo e scrive cosi per la sesta volta  il suo nome nell'albo d'oro di questa manifestazione, più di chiunque altro, staccati Sampras e Lendl, 5 volte vincitori.



Per lo svizzero si tratta anche del 70° successo nella finale Atp numero 100 della sua carriera, al quarto posto di sempre dopo Jimmy Connors ,109, Ivan Lendl,94, e John McEnroe 77, e dalla vittoria di una partita numero 807 tra i pro (sesto posto in classifica, superato Stefan Edberg). Ma questo trionfo non è importante solo dal punto di vista numerico, perché permette infatti al grande tennista svizzero, che è da molti considerato il ''Greatest of all times'' e come l'ultimo campione e rappresentante del tennis classico nel quale doti come la sensibilità ed il tocco avevano un importante ruolo, di salvare una stagione abbastanza magra, la peggiore della sua carriera che lo ha visto arrivare alla finale del Masters di fine anno per la prima volta senza nemmeno uno dei 4 tornei del Grande Slam messi in bacheca.

Cosi ,anche nella stagione contraddistinta dall'esplosione e dal dominio del tennista serbo Novak Djokovic, che lo ha visto sendere al quarto posto della classifica ATP, il'' vecchio Re'', in un ritrovato stato di grazia, dopo i trionfi di Basilea e del torneo di Parigi Bercy è riuscito a porre il suo sigillo di prestigio in questa annata di tennis, visto che il Master di fine stagione viene considerato il quinto Slam. Il tennista elvetico è riuscito nuovamente a mettere in fila uno dopo l'altro i giovani leoni avversari, in particolare quel Rafael Nadal che tante volte lo aveva fatto soffrire in passato (demolito in 2 set 6-3 6-0) e quel Jo-Wilfried Tsongà che il 29 giugno scorso lo aveva sconfitto in rimonta nel ''suo giardino'' di Wimbledon.

La rinascita dello svizzero può trovare una spiegazione nella ritrovata forma fisica associata al calo atletico dei giovani rivali e nelle modifiche al suo gioco: il rovescio stretto e anticipato ed un nuovo servizio al quale Federer  ha saputo chiedere qualcosa in più per risparmiare energie fisiche, accorciare gli scambi e disegnare traiettorie di nuovo imprendibili per tutti gli altri. Federer si approccia cosi al nuovo anno con nuova linfa e più di una chance di tornare in vetta al ranking. Chissà se il “nuovo” Federer sarà in grado di vincere ancora a Melbourne, Parigi, Wimbledon o Flushing Meadows. E’ l’interrogativo che chiude il 2011 ed aprirà il 2012.

Francesco Gaudio

1 commento:

  1. Io sono dell'idea che non se ne fosse mai andato. Al Roland Garros ha giocato una partita pazzesca contro Djokovic, uno dei migliori Federer che io abbia mai visto, salvo poi perdere in finale con Nadal. Se sbaglio correggetemi che sto andando a memoria. A Wimbledon stava giocando ancora bene, ed era diventato il favorito per la vittoria finale. Poi perde da Tsonga quando era sopra 2 set...

    Capite quello che intendo? ;)

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