La staffetta mista di domani, giovedì 1 febbraio, aprirà ufficialmente i Mondiali di biathlon di Ruhpolding, località storica per questa disciplina. Il fascino della competizione può essere paragonabile ai Mondiali di sci nordico dello scorso anno che si svolsero ad Oslo-Holmenkollen. La pista bavarese si trova a circa 700 metri sul livello del mare e le alte temperature europee di questi giorni stanno influenzando anche la località di gara.
La temperatura salirà spesso e volentieri sopra gli zero gradi centigradi e le previsioni non sono delle migliori, in quanto si attendono precipitazioni piovose specialmente da lunedì 5 a domenica 12 marzo. In queste condizioni le gare potrebbero trasformarsi in vere lotterie sia perchè le condizioni della pista potrebbero cambiare da un momento all'altro sia perchè i proiettili delle carabine non sono studiati per mantenere la traiettoria ottimale in condizioni di pioggia. Inoltre sarà essenziale la scelta dei materiali da parte dei tecnici.
Come detto le competizioni saranno aperte dalla staffetta mista, che dovrebbe vedere come favorita la Francia, rappresentata da Brunet, Dorin-Habert, Simon Fourcade e Martin Forucade al pari di Norvegia (Berger, Solemdal, Björndalen, Svendsen) e Russia(Vilukhina, Zaitseva, Ustygov, Malyshko). In lizza per il podio vi saranno anche Germania ( Henkel, Neuner, Birnbacher, Peiffer) e Svezia (Nilsson, Ekholm, Ferry, Lindström). La squadra italiana sarà formata da Michela Ponza, Katja Haller, Markus Windisch e Lukas Hofer.
In campo femminile le più attese rimangono la tedesca Magdalena Neuner e la bielorussa Darya Domracheva, che hanno sinora dominato la stagione. Alle loro spalle sembra esserci un'altra coppia formata dalla finlandese Kaisa Mäkäräinen e la slovacca Anastasiya Kusmina. La prima, in particolare, potrebbe gareggiare alla pari di Neuner e Domracheva se dovesse riuscire a trovare le alte percentuali che le sono mancate per quasi tutta la stagione, mentre la seconda è sempre in grado di trovare il meglio di sé in prossimità dell'evento più importante dell'anno. Non vanno sottovalutate la svedese Helena Ekholm e la precisissima francese Marie-Laure Brunet, mentre potrebbero tentare il colpaccio le veterane Tora Berger, norvegese, Andrea Henkel, tedesca, e Olga Zaitseva, russa. Modeste le chances di medaglia per le azzurre, anche se dei buoni piazzamenti tra le prime 15 potrebbero essere alla portata. Le atlete italiane convocate sono le seguenti: Michela Ponza, Karin Oberhofer, Katja Haller, Dorothea Wierer e Nicole Gontier.
Il discorso cambia in campo maschile, dove gli indiziati per provare a portare a casa la medaglia del metallo più pregiato sono davvero tanti. Il livello tra gli uomini è sicuramente più alto e questo fa in modo che per ogni gara i possibili vincitori siano numerosi. I fari saranno puntati, in ogni caso, sul norvegese Emil Hegle Svendsen e sul francese Fourcade, in lotta per la sfera di cristallo. Al momento è in vantaggio il transalpino, che ha 21 lunghezze di vantaggio sull'avversario. Inoltre andrà fatta massima attenzione ai norvegesi Tarjei Bø ed Ole Einar Bjørndalen, senza dimenticare i tedeschi Arnd Peiffer e Andreas Birnbacher. Merita un discorso a parte la squadra russa, formata da Ustygov, Shipulin, Makoveev, Garanichev, Lapshin, Malyshko, Semakov e Volkov. La maggior parte di questi 8 atleti può puntare con credenziali ad un posto sul podio ed alcuni potrebbero addirittura tentare l'assalto all'oro. L'Italia schiererà Lukas Hofer, i fratelli Markus e Dominik Windisch, Renè Laurent Vuillermoz e Christian De Lorenzi. Le speranza maggiori sono riposte Hofer che potrebbe dire la sua, in particolar modo, nella Sprint e nella Mass Start, gara in cui lo scorso anno si aggiudicò un bronzo che riportò il Bel Paese sul podio dieci anni dopo Cattarinussi.
Gianluca Santo
Gianluca Santo
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