Ci ha provato, Vincenzo Nibali, a conquistare la classifica generale del Tour of Oman, ma gli è andata male. Aveva una sola possibilità per riuscirci, il traguardo volante di The Wave Muscat che assegnava abbuoni ai primi 3. Il messinese ha sprintato, arrivando quarto e rimanendo quindi a bocca asciutta. La corsa si è conclusa in volata, a Matrah, con la vittoria del tedesco Marcel Kittel.
La fuga di giornata è partita nel circuito finale, con all'opera Johan Vansummeren, vincitore dell'ultima Roubaix, il compagno di squadra alla Garmin Christian Vande Velde e Laurens Ten Dam della Rabobank. Il gruppo, guidato dall'Omega-Pharma, ha sempre mantenuto controllato il distacco per tenere la leadership della classifica con Peter Velits. L'unico rischio, come detto, è arrivato al traguardo volante, con Nibali vicinissimo al terzo posto. Curioso come Sagan, compagno di Vincenzo, sia arrivato secondo in questo traguardo, togliendo di fatto l'abbuono che avrebbe permesso al messinese di raggiungere l'avversario in classifica.
Nel finale hanno preso le redini del plotone la Project 1T4I, per Marcel Kittel, e il Team Sky per Mark Cavendish. Il secondo, campione del mondo in carica, ha dimostrato ancora di non essere in perfetta condizione: il lavoro della squadra non è stato ripagato, in quanto il folletto dell'isola di Man non è riuscito a conquistare il podio. Il primo, al contrario, si è dimostrato tra i più in forma del gruppo, andando a precedere sul traguardo lo slovacco della Liquigas Peter Sagan e l'americano Tyler Farrar.
Come detto la classifica generale è stata vinta dallo slovacco Peter Velits con un solo secondo di vantaggio su Nibali. Il terzo posto è andato al francese Tony Gallopin (Radioschack-Nissan), che ha portato a casa la classifica riservata ai giovani.
Gianluca Santo
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