Venerdì 9 marzo avranno inizio i 14esimi Campionati del Mondo indoor di atletica leggera. A Istanbul saranno presenti 16 italiani, 8 uomini e otto donne. Vediamo nei dettagli chi sono:
nei 60 metri uomini hanno ottenuto il minimo per i Mondiali Simone Collio e Michael Tumi. Il 32enne lombardo, primatista italiano con 6"55, quest'anno come miglior tempo ha fatto registrare un 6"62, ottenuto nella gara d'esordio a Mondeville (Francia). Tumi, invece, ha fatto registrare proprio qualche giorno fa ai Campionati italiani indoor ad Ancona un buon 6"64. Il 22enne nativo di Padova, vicecampione europeo under 23 nei 100m nel 2011, gareggerà per la prima volta a livello individuale ad una rassegna iridata.
Sempre nella stessa distanza, Audrey Alloh, difenderà i colori italiani tra le donne. La 24enne, originaria della Costa d'Avorio, in questa stagione ha ritoccato più volte il suo personale, sino ad arrivare al 7"33 ottenuto a Casal di Marmo a fine gennaio, due centesimi sotto il minimo per la Turchia. Il prossimo traguardo per la rappresentante delle Fiamme Azzurre sarà quello di scendere sotto i 7"30, soglia limite per diventare competitiva almeno a livello europeo.
Lorenzo Valentini e Maria Enrica Spacca saranno al via nei 400 metri. L'atleta reatino, classe 1991, si è guadagnato con un eccellente 46"88 il biglietto per la Turchia. Il giovane strappato al calcio viene considerato dagli addetti ai lavori l'erede di Andrew Howe, sia perché sono entrambi di Rieti sia perché tre anni fa Valentini migliorò il primato provinciale dei 300 metri (33"81) detenuto dal suo più illustre collega.
La 25enne della Forestale ha, invece, stampato un 53 netto che le ha permesso di vincere senza problemi il duello contro la Milani.
In questi primi due mesi del 2012 l'Italia si è riscoperta competitiva nei 60 metri ostacoli. Infatti porteremo a Istanbul 4 atleti, Marzia Caravelli e Veronica Borsi tra le donne ed Emanuele Abate e Paolo Dal Molin tra gli uomini. Partiamo dalla più esperta, Marzia Caravelli, tipico esempio italico di atleta esploso a 30 anni. L'ostacolista di Pordenone ha abbassato il suo personale nel mese di gennaio di parecchi centesimi (8"26 nel 2010), arrivando ad avvicinare il limite degli 8 secondi (8"06). Il record italiano che appartiene a Carla Tuzzi ( 7"97 nel 1994) non è così distante. Qualche giorno fa l'atleta del Cus Cagliari si era migliorata di altri 2 centesimi, ma è stata squalificata dai giudici per un movimento prima della partenza. Cercherà di migliorare il proprio primato personale (8"18) anche Veronica Borsi.
Sensibili miglioramenti sono stati effettuati anche da Emanuele Abate; il 26enne ha sorpreso tutti il 4 febbraio a Magglingen (Svizzera) con il tempo di 7"57, nuovo record italiano e quarto tempo mondiale 2012 sino a quel momento (adesso 16°); questa prestazione non è stata un fuoco di paglia visto che qualche giorno dopo in Germania, il poliziotto si è riconfermato con 7"59, secondo tempo nazionale di sempre davanti al 7"60 di Emiliano Pizzoni.
Dopo le brillanti prestazioni di Abate, è esploso anche Paolo Dal Molin; il 24enne azzurro, riemerso dopo due anni di anonimato, ha corso a Gand (Belgio) in 7"70 e si è laureato campione italiano pochi giorni fa ad Ancona (Abate non ha gareggiato). L'Italia, dunque, in poche settimane si è ritrovata ad avere due atleti competitivi a livello internazionale, così come accadde a fine anni 90' quando nella finale degli assoluti di Genova del 1998, addirittura tre atleti scesero sotto i 7"70, Rossi 7"66, Pizzoli 7"68 e Putignani 7"69.
Elisa Cusma Piccione e Silvia Weissteiner saranno rispettivamente impegnate negli 800 e nei 3000 metri. Per tutte e due il 2011 è stato un anno condizionato da problemi fisici e questi Mondiali saranno importanti per verificare la condizione di forma in previsione dei Giochi Olimpici.
Nel peso è stata convocata, nonostante sia alle prese con un infortunio, Chiara Rosa. Nel corso della settimana si saprà se prenderà parte ai Mondiali in Turchia.
Per quanto riguarda le prove di salti, nell'alto il rappresentante delle Fiamme Oro, Silvano Chesani, ha centrato in un colpo solo con 2.31 il minimo per i Mondiali e quello A per le Olimpiadi di Londra. Il 24enne dedicatosi pienamente all'atletica soltanto nel 2004 (giocava a hockey su ghiaccio) ha ottenuto la misura al primo tentativo, conquistando il primo titolo italiano della carriera al coperto. Nella competizione femminile Antonietta Di Martino non è sembrata in grandissima forma in questi mesi, appesantita dai carichi di lavoro per Londra. L'atleta delle Fiamme Gialle, infatti, ha come personal best 1.94 mentre l'anno scorso di questi tempi ottenne il record nazionale 2.04; atlete come Anna Chicherova, Chauntè Howard Lowe, Brigetta Barrett e l'olimpionica Tia Hellebaut appaiono in questo momento più in forma e salire sul podio sarà molto difficile. Tuttavia mai dare per vinta la campionessa campana capace in più di un'occasione di stupire.
Le maggiori speranze di medaglia saranno riposte, almeno guardando le misure sino ad ora espresse, su Fabrizio Donato e Daniele Greco. I due triplisti azzurri si trovano, infatti, appaiati al secondo posto nel ranking internazionale del 2012 con 17.24 dietro all'americano Will Claye (17.63). Il primo è un autentico specialista delle gare al coperto, dove ha ottenuto due medaglie a livello europeo (un oro e un argento) e un quarto e un quinto posto ai Campionati del mondo (a Valencia nel 2008 e a Doha nel 2010). Greco, che domani compirà 23 anni, ha stabilito il suo record personale a gennaio, portandolo a 17.24, seconda volta oltre i 17 metri (la prima, 17,20 a Kaunas, nel 2009). Il talento di questo ragazzo non è in discussione, tuttavia, gli è sempre mancata quella continuità per competere con i migliori. Vedremo se in Turchia il rappresentante delle Fiamme Oro dimostrerà il suo valore.
Francesco Drago
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