Dal 1998, questo sarà il primo massimo campionato italiano di baseball (IBL) senza Davide Dallospedale tra i protagonisti, un giocatore che ha superato le 700 presenze e la cui media battuta non è praticamente mai scesa sotto 0.300 e che ha vinto lo scudetto con 3 maglie diverse (Bologna 2003,2005, Grosseto 2007, Parma 2010). Dallospedale si è infatti trasferito con la famiglia (la moglie Jennifer e la figlia Noah) a Dallas, Stati Uniti. Non è proprio un ritiro definitivo, ("Nella vita, non si sa mai"- dichiara Dallospedale -"Non chiudo nessun tipo di porta. Anzi, mi piacerebbe in ogni caso fare qualcosa con e per il baseball italiano, che mi ha dato così tanto"), ma è probabile che giunga a conclusione la carriera di uno dei più grandi azzurri di sempre.
Il giocatore ha spiegato la decisione del trasferimento in Texas per motivi familiari: " Diciamo che qui possiamo avere un futuro diverso, io ed i miei cari". La moglie di Dallospedale, Jennifer, è infatti americana e lo scorso autunno cercava lavoro in Italia, ma senza successo e ha quindi guardato oltre Oceano dove il destino ha voluto che la prima domanda (la Fossil con sede a Dallas) inoltrata fosse quella buona. Il giocatore ha spiegato che in ogni caso non è stata una scelta facile: "Trasferirmi negli Stati Uniti significava lasciare la mia intera vita alle spalle: famiglia, amici, baseball". Dallospedale spera di avere la possibilità di trovare un futuro nel mondo del baseball americano da ex giocatore, grazie alle tante organizzazioni che operano negli States, come ad esempio la United States Specialty Sports Association (USSSA), ovvero una polisportiva che si occupa di diverse discipline e che parlando di baseball organizza eventi, tornei e clinic per ragazzi dagli 8 ai 18 anni e ha 58.000 squadre iscritte. Dallospedale è entrato in contatto con la USSSA grazie ad un suo amico di Piacenza, Andrea D'Auria col quale lo scorso Novembre ha partecipato alla loro Convention in Florida durante la quale sono stati incaricati, con il titolo di West European Directors, di sviluppare un programma USSSA in Italia ed Europa; a questo fine stanno cercando di portare squadre americane nei tornei italiani, squadre italiane ed europee nei major tornei americani come i Gold Medal Games. Un altro progetto è lo svolgimento di un Clinic europeo su più giorni, al quale dovrebbero partecipare ex giocatori MLB come Cliff Floyd, Luis Alicea, Jeff Hammonds e Charles Johnson.
Nel frattempo è iniziata negli Stati Uniti la stagione di Alex Liddi, il 23enne prospetto italiano dei Seattle Mariners che stando al Prospect Hand Book della rivista 'Baseball America' "Potrebbe conquistare il posto di terza base titolare ai danni di Kyle Seager e Chone Figgins", ma dovrebbe garantire almeno "Una mazza di potenza da chiamare dalla panchina". Per Liddi ci sono insomma buone possibilità di iniziare la stagione sulla rosa dei 25 dei Seattle Mariners. Un altro indizio in questo senso lo ha dato il manager dei Mariners Eric Wedge con la sua decisione di provare l'azzurro anche come prima base: "Sì, lo faremo rimbalzare dalla prima alla terza base" spiega Wedge al blogger del 'Seattle Times' Geoff Baker, "Sta lavorando per passare dalle Minors alla prima squadra e non possiamo ovviamente sapere come giocherà questa primavera. Voglio che giocare in prima rappresenti un'altra opzione per lui". In terza c'è molta concorrenza, sia nel presente che nel futuro dei Mariners. Oltre a Chone Figgins, Kyle Seager e Carlos Guilleni, i Mariners hanno acquistato il giovane (classe 1990) venezuelano Francisco Martinez, che nell'idea dell'organizzazione è destinato ad essere il titolare in Triplo A. Ma, aggiunge Wedge, "Se Liddi mostra versatilità, può aiutare sia sè stesso che l'organizzazione. E' grande e grosso, destro e oltretutto in quel ruolo ha già giocato nella nazionale italiana". E inoltre Liddi è anche definito il battitore con più potenza di tutto il Farm System dei Mariners.
Francesco Gaudio
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