lunedì 26 marzo 2012

Calcio: la Juve risponde ad Ibra. Lazio balzo Champions. Inter meglio la primavera


   

Con un Ibrahimovic in queste condizioni lo Scudetto dovrebbe prendere la direzione di Milano e  l'utilizzo del condizionale è dovuto solo alla strepitosa stagione della Juventus. Anche ieri sera i bianconeri sono usciti vittoriosi dal derby d'Italia contro l'Inter e rispondono immediatamente alla vittoria del giorno prima del Milan contro la Roma.
La giornata ha regalato anche l'importantissimo successo della Lazio in chiave Champions League, con i biancocelesti bravi nello sfruttare i passi falsi di Napoli (clamorosa rimonta del Catania al San Paolo) e dell'Udinese. In zona salvezza pareggiano tutti, ma il punto guadagnato fa malissimo a Lecce e Novara, che rimangono sempre attardate
Il nostro resoconto della 29esima giornata non può che partire dal posticipo di ieri sera. Allo Juventus Stadium è andato in scena un derby d'Italia molto intenso e caratterizzato dalla grande rivalità tra le due tifoserie. Alla fine a prevalere è stata la squadra di Antonio Conte, capace di soffrire nel primo tempo e colpire nel momento migliore nella ripresa, sfruttando l'ennesima topica stagionale della retroguardia nerazzurra. Una Juve che ha faticato a macinare gioco, con Pirlo bloccato da Poli e con Vucinic troppo lezioso ed egoista. Il vantaggio firmato Caceres ha sbloccato gli ingranaggi e da quel momento i bianconeri hanno dominato il match. Significativo il raddoppio di Alex Del Piero, che con questa rete riapre il dibattito sul suo futuro: il capitano juventino con due reti consecutive (ricordo il gol al Milan in Coppa Italia) ha mostrato alla dirigenza e soprattutto al presidente Agnelli che lui è ancora decisivo e che può dare ancora un contributo fondamentale alla causa bianconera.

Dall'altra parte del fiume c'è un'Inter che esce ancora una volta con le ossa rotte, nonostante una buona prestazione per 60minuti. Questa volta grandi responsabilità dell'insuccesso interista sono da attribuire all'allenatoreInspiegabile la decisione di Claudio Ranieri di richiamare in panchina Obi e Poli, coloro che fino a quel momento erano stati i migliori in campo, portando freschezza atletica e grande energia, con l'ex sampdoriano strepitoso nel lavoro di copertura su Andrea Pirlo. Con questa sconfitta tutti gli obiettivi europei vanno a crollare e da ora comincia una ricostruzione che deve assolutamente partire da quei ragazzi della Primavera, allenati da Andrea Stramaccioni, capaci di diventare Campioni d'Europa della loro categoria. I vari Longo, Bessa, Crisetig meritano una chance e sicuramente darebbero un contributo migliore di giocatori strapagati come il signor Forlan, che dopo il grande rifiuto di domenica scorsa, è risultato il peggiore in campo ieri sera. L'Inter ha un grande patrimonio e non sfruttarlo sarebbe davvero da pazzi

In testa alla classifica però rimane il Milan. La squadra di Allegri va sotto nel primo tempo contro la Roma, ma reagisce nel secondo tempo grazie alla doppietta di un sempre più decisivo Ibrahimovic, arrivato a 22 reti in campionato. L'attaccante svedese si dimostra ancora una volta il faro della squadra rossonera e gli aggettivi positivi per lui vanno ormai esaurendo. Allo scandinavo non resta che dimostrare di essere decisivo anche in Europa e quale occasione più ghiotta del match di mercoledi sera contro il Barcellona. Proprio contro i blaugrana non ci sarà Thiago Silva. Questa è la notizia peggiore del sabato sera rossonero: il difensore brasiliano e colonna portante della retroguardia rossonera dovrà stare fermo un mese e salterà di conseguenza anche il ritorno. Una scelta quella di rischiarlo con la Roma che ha lasciato molti dubbi, ma che nasconde forse una verità, quella di non mettere a repentaglio la vittoria dello Scudetto e preferirla ad un successo europeo, che appare molto difficile dopo il sorteggio.

Il discorso fatto per l'Inter equivale di pari passo per la Roma. La squadra di Luis Enrique sbaglia un altro esame per diventare grande ed ora deve tenere d'occhio il suo sesto posto, che vorrebbe dire al  momento qualificazione in Europa League. I giallorossi erano passati addirittura in vantaggio e con Totti hanno avuto anche la grande chance per raddoppiare, ma i clamorosi errori difensivi, vedi il disastroso Kjaer, costringono ancora una volta la squadra della capitale a rimanere a bocca asciutta.

Chi festeggia in questa giornata è sicuramente la Lazio, che con il successo nei minuti finali sul Cagliari (rete di Diakite) ottiene tre punti fondamentali nella corsa al terzo posto. La squadra di Reja allunga il distacco in classifica su Napoli ed Udinese e si candida ad essere la principale favorita per la conquista dell'ultimo posto per la Champions. I biancocelesti devono migliorare solo il fattore continuità e il traguardo europeo sarà sicuramente centrato. 
Come detto le inseguitrici arrancano: il Napoli pareggia incredibilmente con il Catania, facendosi rimontare il doppio vantaggio. Complimenti ai siciliani, ora in lotta per l'Europa League e squadra rivelazione di quest'anno, ma grande demerito ai partenopei che ancora una volta gettano punti pesanti per tornare a vivere l'emozioni dell'Europa che conta. L'Udinese, sinceramente, sembra la meno attrezzata per raggiungere il terzo posto e anche un po' di stanchezza e appagamento sta bloccando la squadra di Francesco Guidolin.

Nella zona bassa della classifica solo pareggi e l'unico successo dell'Atalanta che centra una meravigliosa salvezza e che senza i punti di penalizzazione sarebbe addirittura davanti all'Inter. Il punto guadagnato da Genoa e Fiorentina accontenta due squadre che stanno vivendo il peggior momento da quando sono tornate in SerieA. Quello ottenuto dal Siena a Verona è di vitale importanza perché lascia invariato il distacco dal Parma e soprattutto dal Lecce, bloccato sul pareggio in casa del Novara. Proprio quest'ultimo pareggio sembra condannare entrambe le squadre e non aiutare di certo a credere in una salvezza sempre più improbabile.

Andrea Ziglio

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