lunedì 26 marzo 2012

La Svizzera sorprende tutti e vince i Mondiali di curling femminile



La Svizzera si è aggiudicata i Mondiali di curling di Lethbridge, in Canada, sconfiggendo in finale per 7-6 la Svezia. Il titolo torna dunque alle rossocrociate dopo ben 29 anni.


Ecco il resoconto della partita.

Le formazioni


Svezia (Sassi Gialli)

Fourth: Maria Prytz
Third: Christina Bertrup
Second: Maria Wennwestrom
Lead: Margaretha Sigfridsson (Skip)
Alternate: Sabrina Krauup
Coach: Fredrik Hallstrom


Svizzera (Sassi rossi)


Skip: Mirjam Ott
Third: Carmen Schafer
Second: Carmen Kung
Lead: Janine Greiner
Alternate: Alina Patz
Coach: Thomas Lips


Svezia e Svizzera si sfidano per la terza volta in questo Mondiale, ma questo è il match più importante, quello che decreta il gradino più alto del podio.
Partita molto tirata e combattuta, dove si paga ogni minimo errore e questo lo dimostra il risultato bianco (0-0) dei primi due end.
Nella terza frazione la skip della Svizzera cerca una doppia non perfettamente riuscita che gli permette di colpire i due stones avversari, ma di portarne fuori soltanto uno, lasciando l'opportunità sfruttata a pieno dalle svedesi con una bocciata semplice il parziale vantaggio di 2-0.

Il quarto end inizia con un errore al secondo stone della Svezia che potrebbe pagare caro entrando a punto con una guardia, non sfruttando così la regola della free guard zone,che vieta per i primi due tiri di bocciare le guardie avversarie. La svizzera cerca la doppia bocciata ma ne colpisce ancora soltanto una. Il gioco prosegue e per le elvetiche si complica quando con due pick-and-roll consecutivi la Svezia posiziona 2 punti centrali nella casa, ma Carmen Schafer riesce con una doppia a liberare la casa mettendosi a punto. Fine quarto end e tutto da rifare: 2-2.

Il quinto end si svolge con una sequenza di bocciate tra i 2 team, ma ad un certo punto un sasso rosso rimane fuori dalla casa ed a quel punto Christina Bertrup cerca di approfittarne posizionando un punto ben coperto, ma va troppo lunga ed esce dal campo di gioco; ci prova la Svizzera con l'ultimo tiro e non sbaglia, vanificando il vantaggio del martello.
Quindi alla pausa 3-2 per le elvetiche e martello ancora delle svedesi.

Anche il sesto parziale è un susseguirsi di bocciate. Questa volta si alternano 2 punti svizzeri con uno svedese; la situazione chiave dell'end avviene negli ultimi 2 tiri, dove le rossocrociate, bocciando, non ottengono il secondo punto, ma creano un trenino di stone che rende parecchio difficile il tiro della viceskip avversaria.  Maria Prytz non sbaglia e realizza una bocciata sul trenino da applausi per ottenere 2 punti netti. Concluso il sesto end 3-4 per le nordiche e martello per le loro avversarie.

Nel settimo end non succede nulla e si arriva così al terzultimo end.
Le svedesi riescono a posizionare 2 punti e le svizzere si appoggiano al loro secondo punto, ma le scandinave non si preoccupano e colpiscono lo stone avversario per cercare il terzo punto. Si susseguono bocciate di entrambi i team per limitare i danni, fino a quando le svizzere cercano un triplo take-out che non riesce a pieno ma realizza una bella doppia bocciata. E il disastro avviene al penultimo tiro quando le svedesi cercano,  nonostante il punto in loro favore, di togliere dalla casa due stone avversarie in posizione ostica, ma l'angolo non è quello giusto, lo stone rosso punta verso il centro e non ha la forza necessaria ad uscire e regala il momentaneo punto alle avversarie. La Svizzera non si lascia sfuggire l'occasione e con il vantaggio del martello ottiene 2 punti in questo end per un punteggio parziale di 5-4 per le alpine.

Le tifoserie sentono il momento di tensione e cominciano ad innalzare cori per le loro squadre e le svedesi riescono a posizionare un trenino non ordinato di 3 stone, la third svizzera riesce a toglierne solo una e la Svezia decide di coprire per difendere i 2 punti, ma non abbastanza dato che il team dei sassi rossi alla seconda occasione passa ad un millimetro dalla  guardia appena posizionata e toglie un altro punto virtuale alle avversarie. Le svedesi rispondono con un punto appena dietro al bottom (zona centrale della casa) per i 2 punti e le svizzere con un tiro millimetrico si appoggiano all'ultimo sasso posizionato e le limitano ad un punto. La tensione è alle stelle e la squadra allenata da Fredrik Hallstrom sbaglia 2 tiri in sequenza, tanto da ribaltare il punteggio virtuale dell'end e regalare il momentaneo 1-0 alle avversarie, ma per fortuna il loro martello è una bocciata perfetta e mette molto di più che una pezza realizzando ben 2 punti.
Non bisogna ancora cantare vittoria perché anche se la Svezia conduce 6-5 mancano ancora 16 stone da giocare, di cui l'ultima è elvetica.

La Svezia riesce a posizionare 2 punti centrali e una guardia a coprire, ma la Svizzera con un triple-take-out non cambia il risultato momentaneo dell'end, ma apre i punti in zona esterna alla casa tanto da favorire il probabile ingresso a punto. Le giallo-crociati cercano di limitare la zona punto delle avversarie, ma con un precisissimo pick-and-roll le svizzere riescono momentaneamente a pareggiare la partita. E mancano solo quattro stone da tirare.
La Svezia esegue una bocciata millimetrica lasciando in casa 3 stone del loro colore.
Mirjam Ott risponde mettendo il suo sasso più vicino al centro e coperto da due stone.
Maria Prytz risponde con un tiro veramente incredibile e mette il suo sasso a punto davanti alla stone avversaria, così da costringere le avversarie in una bocciata con un angolo veramente ridotto.
Nel palazzo pieno cala un silenzio tombale il trofeo è pronto per essere consegnato, ma manca l'ultimo tiro di questa grande competizione.
E' tutto in mano ancora a Mirjam Ott, che riesce in un appoggio precisissimo con un tiro incredibile e sposta di pochi cm la stone gialla e posiziona il suo secondo punto, portando a casa il Mondiale.

La Svizzera è medaglia d'oro, la Svezia  d'argento e il Canada salva un Mondiale che stava andando a rotoli dalla sconfitta contro le nostre azzurre con un terzo posto. Quarto posto invece per le coreane.
Ricordiamo che l'Italia ha chiuso la rassegna iridata con un buon decimo posto.

Alberto Arienti

1 commento:

  1. Bravo Alberto, bell'articolo che racconta molto bene una bellissima partita!

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