sabato 4 febbraio 2012

'Oltre i Cinque Cerchi': buona Italia all'esordio del 6 nazioni, ma vince la Francia

Parliamoci chiaro. Non era il risultato quello che chiedevamo oggi agli azzurri, bensì una prestazione che potesse convincere dal punto di vista del gioco espresso. La prima partita con una nuova impostazione tattica è sempre difficile, figurarsi se gli avversari sono i vice Campioni del Mondo in carica. L'Italrugby affrontava la Francia allo Stade de France di Parigi, in una cornice di 80000 appassionati. 


Temperature gelide e terreno infido, queste le premesse di un riscaldamento svoltosi quasi totalmente negli spogliatoi per ambo le squadre. Al fischio d'inizio il XV di Bruinel prova subito a mettere l'aggressività giusta in campo. Il primo vantaggio, però, è per i galletti, che avevano sfruttato un capovolgimento di fronte partito da un calcio di Burton andatosi a fermare contro gli estremi bleus. Sullo sviluppo dell'azione l'arbitro fischia un calcio di punizione, che Yachvili piazza senza troppi patemi. Dopo 18', 6 dopo il piazzato dei padroni di casa, l'Italia vuole far intendere di essere in partita e un drop di Burton ci riporta in parità. Come detto i meccanismi vanno ancora oliati e un buco centrale di Lo Cicero e Ghiraldini sui 22 permette a Rougerie di passare per andare a schiacciare la palla in meta. Reazione azzurra con gli uomini capitanati da Sergio Parisse, autore di un'ottima prestazione, che stazionano stabilmente nella metà campo avversaria, fino a trovare il calcio piazzato del -4 a 11' dalla fine del primo tempo: 10-6 per la Francia. Al 35' Malzieu porta la palla oltre la linea di meta per la seconda volta: 15-6. L'Italia prova a giocare anch'essa per la meta, ma il bersagli grosso non arriva, anche a causa di alcuni errori che per quanto banale tarpavano le ali ad azioni costruite anche bene. Si va all'intervallo con punteggio invariato. 

Il rientro in campo degli uomini di Bruinel è buono e in sei minuti guadagniamo due punizioni. La seconda viene trasformata, sempre da Burton, e l'Italia rientra in distanza inferiore al break. 7' e Yachvili riallunga. Qui terminano, di fatto, le speranze azzurre, che subiscono un'altra meta nel giro di 240''. Trinh-Duc, Rougerie e Clerc superano la nostra retroguardia con un'azione di stampo quasi calcistico: 25-9. Al 60esimo il nuovo entrato Botes mette la terza punizione per gli azzurri, che continuano a spingere nonostante il punteggio. Al 71' giallo per Geldenhuys che lascia i suoi in inferiorità, spianando la strada per la terza meta transalpina. 30-12 sarà il punteggio finale: l'Italia sconfitta ci prova fino alla fine anche con l'uomo in meno. In attesa di trovare un assetto definitivo anche con il ritorno di Mirko Bergamasco, il primo test è superato. Non col massimo dei voti, certo, ma la sufficienza è più che lecita. 


Gianluca Santo

Nessun commento:

Posta un commento