venerdì 16 marzo 2012

"London Hope". 4ª Puntata. Tuffi, puntiamo tutto sulla Cagnotto


Quando chi vi scrive era un ragazzino, sentiva sempre un cronista sportivo -alla TV straniera- dire: "Il titolo del piú grande saltatore di tuffi della storia se lo contendono l´italiano Klaus Dibiasi e l`americano Greg Louganis". Per ragioni di etá, non ho potuto ammirare in diretta le gesta di Dibiasi, peró le registrazioni viste mi confermano che quella frase era del tutto vera.
Per i piú giovani, forse i piú forti di sempre sono i cinesi Guo Jingjing o Fu Mingxia. Questione di stile, di epoche, di gusti. Fatto sta che i nostri Dibiasi (3 ori e 2 argenti) e Giorgio Cagnotto (2 argenti e 2 bronzi) hanno segnato un´era -non solo in Italia- e ci hanno portato, attualmente, fino al sesto posto nel medagliere storico di questa affascinante disciplina. Solo dodici nazioni hanno vinto almeno un oro olimpico nei tuffi. Stati Uniti e Cina la fanno da padrona, con 47 e 27 ori rispettivamente, con gli azzurri -come abbiamo detto- al sesto posto (3-4-2), dietro anche a Russia, Germania, e Svezia. Stranamente, peró, non è né un cinese né un americano né uno dei nostri due "angeli" il massimo vincitore di podi a Cinque Cerchi: si tratta del russo Dmitri Sautin, che fra Barcellona92 e Pechino08 ha conquistato ben 8 medaglie (2-2-4), con almeno un podio in ognuna di quelle cinque Olimpiadi, un vero record.

Attualmente sono i cinesi gli autentici dominatori di questo sport e pensare in un loro en plein di ori a Londra2012 non è utopistico. La possibilitá di fare il filotto di primati esiste veramente nelle 8 gare del programma olimpico dei tuffi. Analizziamo adesso le possibilità reali di podio degli azzurri per Londra2012. Elenchiamo prima di tutto i qualificati, che saranno otto atleti in totale. Tania Cagnotto, Brenda Spaziani, Noemi Batki, Francesca Dallapé, Francesco Dell´Uomo, Andrea Chiarabini, Michele Benedetti e Tommaso Rinaldi. Purtroppo, non avremo rappresentanti in 3 delle 8 gare-medaglia: le due squadre maschili di tuffi sincronizzati e la squadra femminile di sincro piattaforma. L´ultima possibilitá era la World Cup di Londra a Febbraio, ma non era affatto facile visto che i pass erano solo 4 a disposizione.

In qual gare possiamo sperare nel podio? Semplicissima la risposta. Le due gare a cui prenderá parte il nostro asso, il faro del nostro movimento. Tania Cagnotto non ha bisogno di presentazioni. Considerata attualmente la migliore tuffatrice europea, cercherá a Luglio quello che la storia le ha negato finora: il primo podio olimpico della carriera. Proprio la ciliegina che manca nel suo ricchissimo palmares, fatto di medaglie mondiali ed europee. Nel trampolino dai 3mt. il podio sará durissimo e se molti giá consegnano i primi due gradini alle infallibili cinesi Zi e Minxia, per il bronzo sará una lotta accanita fra la canadese Abel, la messicana Espinosa, l`australiana Stratton e, appunto, la nostra Tania. Lo vincerá chi sará piú fredda e cinica quel giorno. Maggiori possibilitá le vediamo invece nel trampolino sincro, dove Tania -assieme a Francesca Dallapé-, potrebbero addirittura vincere l`argento, loro che sono state vicecampionesse mondiali a Roma09. Dando per scontato l`oro del duo Zi-Minxia, sará una bella lotta fra Canada (Abel-Heymans) e le azzurre, sempre vicine nei punteggi delle ultime gare importanti. Ad esempio, in World Cup a Londra le canadesi hanno ottenuto 321 punti, contro i 317 punti delle nostre. Dunque, ce la giocheremo fino in fondo. In campo maschile, praticamente nessuna possibilitá di podio, ma la finale a 12 potrebbero centrarla Francesco Dell´Uomo (piattaforma) e Michele Benedetti (trampolino 3 mt.). Aspettando la definitiva esplosione del 17enne Andrea Chiarabini, il nostro "Tomas Daley", che fará esperienza a Londra, in ottica Rio de Janeiro 2016, dove tutti speriamo che possa rinverdire i fasti di Cagnotto e Dibiasi.
In conclusione, due podi sono possibili; uno piú sicuro (trampolino sincro), l´altro invece (Cagnotto dai 3mt.) piú difficile, ma ugualmente fattibile.

Alla prossima puntata di London Hope, cari amici!

Maurizio Contino

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