venerdì 3 febbraio 2012

Eurolega: uno spettacolo Siena e Cantù, Milano sprofonda



La Bennet Cantù si erge a squadra del momento, mostrandosi più che competitiva non soltanto nel campionato italiano, ma, soprattutto, nella massima competizione continentale del basket. La squadra di coach Trinchieri ospitava il Maccabi Electra tra le mura del Pala Desio, con più di seimila tifosi scatenati dalla sua parte. E’ battaglia fin dal primo quarto, quando gli ospiti intimidiscono con la stazza dell’ex centro Schortsanitis sotto le plance e le scorribande del play Keith Langford (16 punti per lui). Nonostante le intimidazioni iniziali la Bennet reagisce con forza già nel quarto d’apertura, sospinta dall’intelligenza cestistica di un ottimo Schermadini sotto canestro e le usuali incursioni di Vladimir Micov (17 punti e 9 assist) e del cinico Markoishvili dalla media, che chiuderà con 11 punti la sua serata.
Malgrado lo strapotere di Cantù nei quarti iniziali, il Maccabi non demorde e, su pronte indicazioni di mister Blatt (splendida la battaglia tattica con Trinchieri), ritorna sotto nel penultimo quarto, inebriato dai non pochi voli sul ferro di un Richard Hendrix praticamente perfetto in serata, con 15 punti e 7 rimbalzi. Il quarto finale non può non essere il palcoscenico di un campione della levatura di Gianluca Basile che, nonostante il maldestro trattamento ricevuto dalla terna, rifila un paio di bombe micidiali e risultanti determinanti nel computo della serata di Eurolega. Vince Cantù 82-74.

Domina Siena (come da previsione) nella trasferta spagnola contro l’Unicaja Malaga (68-91). Mai messo in discussione il risultato finale, con la Montepaschi padrona del campo e sempre avanti rispetto ai padroni di casa, malamente traditi dal tiro dalla lunga distanza, che si attesterà a fine serata sul 22%. Nonostante la bella prova di Joel Freeland che fornisce una prestazione praticamente senza smacchi (14 punti, 9 rimbalzi, 6/8 da 2), Siena colpisce senza alcuna pietà da ogni zona del campo, prediligendo le conclusioni da dietro l’arco lungo, fornite da ottimi Lavrinovic (18 punti, 100% da 3) e David Moss (migliore in campo a sorpresa, con 20 punti e 4/6 dalla lunga distanza). Visto l’ovvio predominio senese al tiro, è doveroso precisare che la supremazia della Montepaschi è dovuta all’organizzazione tattica di coach Pianigiani, nuovamente perfetta, così come lo era stata nella passeggiata contro il Real Madrid. Difesa di Siena tra le migliori in Europa (nonostante le due trasferte) e ora si comincia ad immaginare un futuro continentale più che roseo per la compagine in testa al campionato italiano.

Milano ritrova la vittoria in campionato, ma i festeggiamenti durano molto poco, poiché nella trasferta contro i serbi dell’Unics perde nuovamente (59-44), in una partita decisamente non gradevole, con percentuali al tiro molto basse per entrambe le formazioni in campo. L’Armani incappa in una serata no dei suoi tiratori, tra i quali Alessandro Gentile (pessimo 0/6 dalla media distanza) e Omar Cook ( ¼ per lui dalla lunga distanza). E’ proprio mancanza di punti da dietro l'arco lungo (5/21 complessivo) la principale causa della disfatta milanese in una partita obiettivamente non impossibile da vincere. Unica nota positiva, la prestazione del giovane Nicolò Melli, autore di ben 17 punti, una cattedrale nel deserto dell’Armani. Per i padroni di casa (anche la loro pessima partita) sono sufficienti i 16 punti dell’ex-Montepaschi Henry Domercant per ottenere una vittoria posta su di un vassoio d’argento dall’AJ. Questa ulteriore sconfitta europea è pesantissima per Milano, praticamente fuori dai quarti di finale, salvo un miracolo che quasi sicuramente non avverrà.

Filippo Caiuli

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