mercoledì 21 marzo 2012
Canoa: il programma pre-olimpica di Josefa Idem
Finito il primo step di allenamenti a Siviglia, Josefa Idem è rientrata a Santerno per una settimana da "casalinga", prima di ripartite alla volta della terra andalusa, dove si fermerà fino al 6 aprile.
Neanche il tempo di staccare la spina, perchè la veterana azzurra ha continuato ad allenarsi nella struttura della Standiana ed in quelle della Canottieri Ravenna.
Come mai la scelta per la sede degli allenamenti è ricaduta su Siviglia? Lo spiega il marito-allenatore della Idem: “A Siviglia l’ambiente ed il clima sono ideali, nel centro sportivo dove ci alleniamo siamo a contatto quotidiano con canoisti e canottieri di tutto il mondo, ma anche calciatori e giocatori di basket. C’è un clima in cui si respira aria di grande professionalità. Assieme a Sefi poi pagaiano tante altre sue dirette avversarie e questo aiuta l’attivazione psichica e la costante sollecitazione in fatto di motivazione. Sono a Siviglia la finlandese Anne Rikala, la tedesca Nicole Reinhardt e tante altre campionesse, dirette nostre competitor.”
“Dall 18 al 20 maggio ci sarà la Coppa del Mondo a Poznan, il weekend successivo saremo a Duisburg per poi affrontare gli europei in programma a Zagabria dal 22 al 24 giugno – sottolinea Josefa Idem – una volta chiusa la rassegna continentale mi trasferirò in altura, in Val Senales, per tre settimane. Periodo intenso ed importante per arrivare nella migliore condizione alle gare a cinque cerchi.”
Non verrà invece effettuato il sopralluogo del campo di gara alle prossime olimpiadi:
“L’abbiamo fatto solo una volta, a Barcellona, e non andò bene – conclude Guerrini – per scaramanzia e perché comunque lo conosciamo, non andremo a Londra prima dell’Olimpiade. Sappiamo che è un bacino “pericoloso” ma che al tempo stesso può diventare favorevole. Gli ultimi trecento metri potrebbero avvantaggiare chi sta nelle corsie 1-2-3 con un tempo più basso anche di due-tre secondi. Tutti discorsi ovviamente sulla carta; la realtà è che Sefi è pronta a giocarsi tutte le carte a disposizione.”
Ne siamo certi. Ancora una volta. A quasi 48 anni.
Andrea Skarabot
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