Due giorni dopo la Classicissima è tempo per tirare le somme su ciò che è accaduto e per capire come si sono comportati i protagonisti.
GERRANS, Simon: voto 9,5.
Brillantissimo nel seguire sul poggio lo scatto di Vincenzo Nibali, poi fa quello che gli serviva per vincere, mettendosi a ruota di Cancellara, rischiando di perdere ma arrivando alla vittoria. Abile nel tratto di discesa a ricucire un buco sullo svizzero che sembrava andarsene, prendendo magari qualche rischio di troppo. Sul rettilineo d'arrivo gli è bastato uno sprint di poco più di 100m per prevalere sui compagni di avventura.
CANCELLARA, Fabian: voto 9,5
Il voto, in fondo, potrebbe essere considerato troppo alto, perchè come più forte in corsa lo svizzero non è riuscito a capitalizzare al massimo, cogliendo comunque la seconda posizione. Va premiata, però, l'indole che anima le azioni del "Diretto di Berna", che non si tira indietro quando si muove Nibali sul Poggio, e continua a tirare per tutti e tre anche quando finisce la discesa. Il gruppetto, da dietro, non riesce a rientrare nonostante siano una quindicina, con due uomini della Katusha e Oscar Gatto che lavorano per i propri capitani. Insomma, una vera locomotiva, che nonostante tutto riesce a sfiorare la prima posizione in volata. Con questo siamo al quarto podio nelle classiche monumento nelle ultime 6. Fabian è mancato all'appuntamento con le prime 3 posizioni in occasioni di Liegi e Lombardia, che al momento sono ancora oltre le sue immense capacità.
NIBALI, Vincenzo: voto 8
Quella del siciliano è stata una gran bella corsa, perchè quando uno scalatore come lui si piazza terzo alla Milano-Sanremo, corsa solitamente favorevole ai velocisti, vuol dire che ha fatto davvero bene. Certo, deve ringraziare, come Gerrans, il buon Cancellara, che per 7km li ha trascinati con il gruppo alle calcagna. Forse non perfetta la strategia Liquigas, che con un Nibali praticamente spacciato in volata non ha fatto tirare nel gruppetto degli inseguitori un Daniel Oss che avrebbe potuto riportare sotto Peter Sagan, che di fatti ha vinto la volata dei battuti.
SAGAN, Peter: voto 8
Quando a 22 anni, ed alla seconda partecipazione, sei il favorito numero 2 per vincere la Sanremo vuol dire che il talento non manca. In particolare, quello di Sagan, è immenso, tanto che riesce a conquistare la quarta posizione. Solo una cosa, forse, non è andata nel migliore dei modi. Quando Cancellara, sul Poggio, si è accodato a Nibali e Gerrans lo slovacco avrebbe dovuto seguirlo, creando così una superiorità numerica che avrebbe potuto far aumentare le possibilità, per la Liquigas, di vittoria. Con questa prova dimostra anche di poter tenere sulle lunghissime distanze mantenendo ancora un'ottima lucidità.
DEGENKOLB, John: voto 7,5
Fa la sua corsa, non spettacolare e che certo non fa innamorare il pubblico, ma coglie un'eccellente quinta piazza. Rimane nel gruppo, tenendo le ruote dei migliori e esplodendo la sua energia allo sprint, battuto solo da Sagan. Anch'egli non teme il lungo chilometraggio e dev'essere tenuto d'occhio per i prossimi anni.
POZZATO, Filippo: voto 7
Un mese fa, con la clavicola fratturata, sembrava destinato a dover fare da comparsa, ma Pippo non si è arreso ed è arrivato all'appuntamento con un'ottima gamba che l'ha portato fino in sesta posizione. Da venerdì, con l'Harelbeke, si tornerà a correre sul pavee, situazione di corsa preferita dell'azzurro. La Farnese, squadra di Pozzato, è riuscita a conquistare gli inviti alle corse più importanti e, date le premesse, potrebbe fare davvero bene.
FREIRE, Oscar: voto 6
Ha corso alla Freire, ma lo spunto finale non è stato il migliore del repertorio. Alla fine lo spagnolo coglie un settimo posto che non aggiunge nulla alla sua carriera.
CAVENDISH, Mark: voto 3
Insomma, vedere un campione del mondo che si stacca da 150 corridori sulla salita delle Manie, a 100km dal traguardo quando il ritmo è blando, non è di certo una bella cosa. Cavendish, da favorito, ha deluso tutti. Ha provato, con il suo Team Sky, a rientrare, ma la "giornata no" rimaneva comunque difficile da cancellare.
GILBERT, Philippe: voto 6
Difficile valutare la prova del vallone, che dopo un inizio di stagione non eccezionale è rimasto nel primo gruppo salvo essere tagliato fuori da una caduta sulla Cipressa. Non si può sapere come sarebbe andata, ma un Gilbert anche non al 100% avrebbe comunque potuto fare la sua parte con Gerrans, Nibali e Cancellara sul Poggio.
FARRAR, GREIPEL, VIVIANI: voto 5
Per ragioni diverse non riescono a rimanere con il gruppetto dei migliori. Farrar e Greipel, con Cavendish fuorigioco, sprecano una bella occasione, mentre per Viviani questa è comunque una buona esperienza per il futuro.
Gianluca Santo
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