venerdì 16 marzo 2012

“NBA Dream”: news di mercato, Ellis ai Bucks e Fisher via da Los Angeles



Ufficiale il primo grande colpo del mercato NBA, in chiusura, con i Milwaukee Bucks dell’ex-Roma Brandon Jennings protagonisti nella trade che ha portato Monta Ellis via dai Golden State Warriors. Si muove, dunque, il primo “Top Player” nel mercato, eppure alto è il costo pagato dalla dirigenza dei Bucks, la quale ha ceduto il centro devastante Andrew Bogut (momentaneamente out per infortunio) e l’ala Stephen Jackson, di già accostato agli Spurs dopo un brevissimo soggiorno in California.


Terminato finalmente il tormentone Howard-Magic, con il miglior centro della lega decisosi a rimanere sino al termine della stagione (al costo di 20 milioni di dollari per la dirigenza), malgrado le sue intenzioni siano chiaramente di voler partire in estate per nuove mete. Decadono così le voci ed i rumors settimanali di fantomatiche trade che avrebbero portato “Superman” ai Lakers in cambio di Bynum e/o Gasol e muore amaramente anche il forte interesse dei New Jersey Nets, vistisi beffare sul finire dalla decisione di Howard, ormai certi di avere la firma del gigante ad un passo. Proprio New Jersey è stata una delle franchigie al centro di questo mercato di riparazione, con l’acquisizione dell’ala grande dei Portland Trail Blazer Gerarld Wallace, il quale si contenderà il posto di titolare con un efficientissimo Humphries in costante doppia-doppia persino in assenza del generale Deron Williams.

E’ addio tra Los Angeles e Derek Fisher, dopo tanti anni e tanti successi condivisi, nei quali lo stesso playmaker ha avuto in più di un occasione ruolo fondamentale, realizzando tiri decisivi allo scadere od in momenti delicati dei vari match terminanti i play-offs. Appariva ormai lento ed impacciato l’ex play di L.A per giocare in una squadra la quale, seppur tra mille dubbi, intende riprendere la corsa al titolo NBA. Così l’addio del 37enne saluta i freschi innesti fortemente richiesti da Kobe Bryant, ovvero Jordan Hill dei Rockets, ma soprattutto,Ramon Sessions dei Cavaliers (suo il merito del tanto atteso addio di Walton dai Lakers), il quale avrà il suo bel daffare nel trovare il modo per riproporsi puro playmaker nella città degli angeli, in compartecipazione con Steve Blake, suo futuro mentore. Rimane Andrew Bynum, in piena esplosione nelle ultime uscite di Kobe and company, ma soprattutto niente valigie per Pau Gasol, voluto ardentemente sul mercato dai Lakers, ma incapaci, sul finire dello stesso, di trovare un’adeguata controparte ad un campione di tale levatura (cocente ancora la quasi gratuita uscita di scena di Lamar Odom).

Mike D’Antoni rassegna le dimissioni da Head-coach dei New York Knicks. Infine la dirigenza della grande mela scarica sulle sue spalle l’impressionante serie negativa della squadra, malgrado essa coincida con il rientro in campo della “stella” Carmelo Anthony, da molti ritenuto il reale colpevole del crollo di prestazioni vistosi recentemente. Si è rivisto, nella settimana appena passata il peggior Anthony dei Nuggets, di ritorno a New York appena in tempo per sgonfiare il palloncino-Lin, unico balsamo per i tanti appassionati di basket della capitale finanziaria del paese.

Dulcis in fundo i Toronto Raptors del nostro Andrea Bargnani (di recente ritornato sul parquet, ma ancora in affanno), hanno scambiato l’esperto Leandro Barbosa per una seconda scelta al Draft, indebolendo in questo modo ancor di più la line up canadese e privando “Il Mago” dell’unica solida e valida spalla dal punto di vista realizzativo, eccetto Demar DeRozan. Depositari del contratto di Barbosa gli Indiana Pacers, rivelazione ad est e vogliosi di consolidare il proprio reparto riservisti in attesa una speranzosa buona dimostrazione ai play-offs che quasi sicuramente verranno, meritato premio per la compagine di Indianapolis.

Filippo Caiuli

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