Nella gara femminile la tedesca Magdalena Neuner ha condotto gara di testa dall'inizio alla fine. Alla partenza disponeva di un margine di 38'' di margine sulla bielorussa Darya Domracheva, seconda nella sprint di giovedì. Dopo i primi due poligoni il divario è dimezzato a causa dell'errore commesso da Neuner proprio nella seconda serie di tiro, che ha permesso alle avversarie di riavvicinarsi: a mezzo minuto di ritardo si trovavano la francese Marie Dorin-Habert e la norvegese Tora Berger, fino a questo momento sul livello delle due mattatrici della stagione attuale. La fisionomia della gara cambia radicalmente dopo il terzo giro. Neuner, infatti, commette un altro errore, concedendo alle inseguitrici la possibilità di riaprire definitivamente la gara. Da dietro, però sbagliano tutte tranne Olga Zaitseva, che transita davanti alla fotocellula in terza posizione a 43''. Davanti a lei Berger che ha mantenuto invariato il distacco dalla testa. A un primo dalla campionessa olimpica dell'inseguimento le francesi Dorin e Brunet in quarta e quinta piazza. Dietro di loro Domracheva, che aveva commesso due errori dovendo ricaricare per dei problemi con la carabina. All'ultimo poligono la leader di Coppa del Mondo legittima la vittoria con il 5/5. Alle sue spalle passa indenne, chiudendo dunque con 20/20 la gara, Olga Zaitseva, che concluderà la gara al secondo posto, distaccata di 36''. Dietro di lei Domracheva che riesce a non sbagliare in un duello testa a testa con Makarainen, Brunet e Dorin. Quarta, ai piedi del podio, Berger, che ha compromesso la possibilità di entrare nella top3 per i due errori della quarta serie. Quinta la finlandese Makarainen, che nonostante i tre errori rimonta dalla nona posizione. Completano la top ten, in quest'ordine, Brunet, Vilukhina, Vitkova, Dorin-Habert e Andrea Henkel. Tra le azzurre altra buona prestazione di Katja Haller, che ha chiuso 20esima con 19/20 al tiro, e Michela Ponza, 37esima partendo con pettorale 47. Fuori dalla zona punti Dorothea Wierer, 45esima con 4 errori, 3 dei quali commessi a terra.
Tra gli uomini la vittoria ha arriso ad un altro tedesco, Arnd Peiffer. Il teutonico partiva col pettorale numero 2, staccato di un solo secondo dal russo Evgeniy Garanichev che comandava il plotone dopo la partenza. I due sono andati quasi di pari passo per i primi poligoni, seguiti dal norvegese Emil Hegle Svendsen. Quest'ultimo ha sbagliato nella seconda serie di tiro, venendo riassorbito da un gruppetto comprendente Fak, Bailey e Ustygov, mentre il francese Martin Fourcade si è accodato nel corso della terza tornata. Dopo il terzo poligono, dunque il primo in piedi, Peiffer ha adoperato l'allungo decisivo, in quanto il vincitore della sprint Garanichev ha commesso un errore. Alle spalle del russo un terzetto composto dal connazionale Evgeny Ustygov, il leader della generale Fourcade e Svendsen. Nell'ultimo poligono la prima posizione si è consolidata, in quanto il vincitore della sprint di Oberhof ad inizio gennaio non ha commesso errori. Ancora diverso il discorso per gli inseguitori, che hanno sbagliato tutti. Al traguardo la seconda posizione è stata guadagnata dal padrone di casa Svendsen, seguito da Garanichev che ha completato il podio. Quarta e quinta piazza per Fourcade e Fak, seguiti da Burke e Ustygov. Prova convincente degli italiani, sempre privi di Hofer e Dominik Windisch. Il fratello maggiore di quest'ultimo, Markus, e Christian De Lorenzi hanno chiuso rispettivamente 16esimo e 15esimo. Ottima prova in specie per il primo che con un percorso netto al tiro ha recuperato 14 posizioni. 49esimo Rene Laurent Vuillermoz.
Gianluca Santo
Nessun commento:
Posta un commento