Prima giornata di gare individuali dei Mondiali di biathlon a Ruhpolding e i verdetti della pista non hanno regalato sorprese eclatanti, con le vittorie di Martin Fourcade e Magdalena Neuner, ottenute sugli avversari probabilmente più pericolosi, cioè Svendsen per il primo e Domracheva per la seconda.
In campo maschile, come detto, la medaglia d'oro è andata a Martin Fourcade, che nonostante abbia commesso un errore per ogni poligono, è riuscito con un passo fenomenale sugli sci stretti a primeggiare sul rivale norvegese Emil Hegle Svendsen. Anche lui ha chiuso la gara con un 8/10 al poligono, con un errore per serie. Ciò nonostante ha pagato 15'' di ritardo sui 10km complessivi della gara. In vista dell'inseguimento, che si disputerà domani, il distacco non è incolmabile, ma visto come sono andate le cose oggi il transalpino sembra avere un piccolo margine nella componente sci di fondo, che però potrebbe essere reso meno influente dal fatto che la corsa sull'uomo e non con partenza ad intervalli. Ha completato il podio, con una prova al tiro perfetta, lo svedese Carl Johan Bergman, che ha pagato poco più di 2'' dalla medaglia d'argento. Quarta posizione, e dunque medaglia di legno, per l'austriaco Daniel Mesotisch, rimasto escluso dalle prime tre posizioni per 10'' nonostante il 10/10 al poligono. Quinto il fratello maggiore del vincitore, Simon Fourcade. Il francese ha dimostrato comunque di essere riuscito a tornare ai livelli di gennaio centrando la top5 nonostante i 2 errori commessi. Hanno chiuso l'ottima giornata per la Svezia, che ha messo Bergman sul podio, Fredrik Lindström e Björn Ferry, rispettivamente sesto e settimo. Primo degli italiani, ottavo, un convincente Markus Windisch che è riuscito a passare senza penalità dalle due serie di tiro, chiudendo la sua prova a 45'' dalla medaglia d'oro. Più attardati gli altri con Lukas Hofer, autore di 3 errori, 31esimo. 60esimo, quindi qualificato per l'inseguimento, Christian De Lorenzi mentre è rimasto escluso Dominik Windisch, 68esimo.
Al femminile, invece, Magdalena Neuner si è dimostrata la migliore del lotto nel format di gara della sprint, anche se la bielorussa Darya Domracheva le ha fatto sudare la vittoria. La tedesca, infatti, ha chiuso tutti e 10 i bersagli, impiegando anche poco tempo a farlo. L'avversaria, nonostante la precisione, ha perso tanto tempo per sparare, andando così a compromettere ciò che aveva fatto di buono sugli sci di fondo, dove aveva strappato il miglior tempo di giornata. Sta di fatto che se le due sopracitate non sbagliano per la concorrenza diventa difficile anche solo avvicinarsi. Terzo posto e medaglia di bronzo per l'ucraina Vita Semerenko, che nonostante non abbia commesso errori ha tagliato il traguardo con quasi 40'' di distacco da Neuner. Quarto posto per la svedese Helena Ekholm, anche lei perfetta al tiro. Ha chiuso la Top5, col 10/10, la francese Marie Laure Brunet, seguita dalla norvegese Tora Berger, autrice di un errore, e dalla russa Svetlana Sleptsova. La prima italiana sul traguardo è stata Michela Ponza, ineccepibile al poligono e classificatasi 23esima a 2' e 3'' dalla testa della gara. Si è qualificata con lei all'inseguimento Katja Haller, 48esima con una penalità, mentre è rimasta esclusa per una posizione Dorothea Wierer, 61esima con 3 errori nella prima serie di tiro. Più indietro Nicole Gontier, all'esordio in una gara del circuito maggiore, che ha chiuso 79esima con 4 bersagli non colpiti.
Gianluca Santo
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