Dopo una stagione 2011 "deludente", Fabian Cancellara torna ai livelli del 2010 quando dominava Fiandre e Parigi-Roubaix. La versione odierna dello svizzero se non è uguale quantomeno si avvicina a quella deluxe, perchè non ha lasciato scampo agli avversari, facendo prima il vuoto sul Muro delle Tolfe e continuando a guadagnare negli ultimi 12km per tagliare per primo, in tutta tranquillità, il traguardo in Piazza del Campo a Siena.
La prima parte della corsa è caratterizzata da una fuga composta da dodici uomini , tra i quali Agnoli, Bosisio e Pinotti, che però non sembra mai ottenere abbastanza spazio per poter arrivare al traguardo. Il vantaggio oscilla infatti tra uno e due minuti. Nel contempo sono ripresi dal gruppo Pinotti e Suarez per una foratura, mentre Bozic desiste e si rialza. Anche nel gruppo si susseguono le forature, ma tutti i protagonisti coinvolti rientrano prontamente.
Il vantaggio della fuga si riduce sempre più, finché viene ripresa all'inizio del quinto settore di sterrato, a 50km dal traguardo. Proprio su questo tratto il gruppo si spezza in 3 tronconi. Il primo, composto da una decina di uomini, annovera Cancellara, Nibali, Visconti, Garzelli, Oscar Gatto, Maxim Iglisnskiy, Ballan, Bennati e Greg Van Avermaet. Al loro inseguimento un'altra decina di corridori: tra questi Daniel Oss e Johan Vansummeren, vincitore dell'ultima Roubaix. I due gruppetti si ricongiungono e, quando mancano circa 40km al traguardo, provano a evadere Oss e Bennati, probabilmente per poter aiutare successivamente i loro capitani, rispettivamente Nibali e Cancellara. Il secondo però dimostra di avere una gamba eccelsa e su un tratto di salita stacca, senza neppure accelerare, il compagno d'avventura. La sua azione si concluderà poco prima dell'inizio dell'ultimo tratto di strada bianca, il Muro delle Tolfe.
Si susseguono prima della salita vera e propria una serie di scatti e controscatti, che portano il belga Van Avermaet ad affrontarla in testa, seguito a pochi metri da Cancellara. Sul tratto più duro lo svizzero aumenta il ritmo e nessuno riesce a stargli dietro: Gatto, Ballan, Van Avermaet e Iglisnskiy devono arrendersi. Il vantaggio è dapprima di pochi secondi, salvo salire nei chilometri successivi. Il diretto di Berna è puntuale e veloce, quando arriva a tagliare il traguardo superando indenne il muro finale, sul quale si scatena la bagarre per la piazza d'onore. Gatto riesce a domare al meglio le pendenze più impegnative, arrivando per primo all'ultima curva, che affronta però con un troppa prudenza, permettendo a Iglinskiy, già una volta vincitore della corsa, di infilarlo all'esterno per guadagnare la seconda posizione. Quarto, staccato di pochi metri, un buon Ballan.
La gara di oggi ci ha consegnato un Cancellara già in gran forma che potrebbe ben figurare già alla Milano-Sanremo, che si svolgerà tra due settimane, per poi arrivare da favorito alle Classiche del Nord che tanto ama. Ha fatto vedere di che pasta è fatto Gatto, che sembrava essere stato tagliato fuori da una foratura, riuscendo però a rientrare in gruppo. Nel finale ha dato sfogo alle sue doti, riuscendo a conquistare un'ottima terza posizione per lui e per la Farnese. Bella gara anche di Ballan, che dovrebbe avere come obiettivo la Settimana Santa del pavè: conquistare la vittoria sarà difficile ma il veneto potrebbe dire la sua quantomeno per il podio.
Gianluca Santo
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