sabato 10 marzo 2012

Atletica, Mondiali indoor: argento per la Di Martino! Bene anche nel triplo



Grande risultato per l’Italia ai Mondiali indoor di atletica in corso ad Istanbul: nella giornata odierna, la seconda della rassegna continentale, è arrivata la prima medaglia per la Nazionale.
 

La punta di diamante della rappresentativa azzurra, Antonietta Di Martino, ha infatti vinto un’importantissima medaglia d’argento nel salto in alto, grazie alla misura di 1,95. Davanti alla 34enne si è classificata solo l’americana Chaunte Lowe, 1,98, mentre insieme alla Di Martino troviamo ex aequo altre due atlete, la russa Anna Chicherova, grande favorita, e la svedese Ebba Jungmark.
Ecco le parole della saltatrice: “E’ la medaglia più strana che abbia mai vinto, ma sono felicissima, perché proprio non me l’aspettavo, considerate tutte le difficoltà che ho patito nel corso dell’inverno. A un certo punto, in pedana, eravamo tutte come morte dalla stanchezza, e non siamo più riuscite a saltare. Credo che abbia pesato molto la lunghissima qualificazione di ieri, e anche io alla fine non avevo molte energie da spendere. Ma più che altro, la differenza, su di me, l’ha fatta la mancanza di gare in stagione, a 1,98 è stato chiaro. Ora devo trovare continuità in allenamento, per stabilizzarmi tecnicamente”. Formia è stata ancora una volta decisiva: “Un vero e proprio rifugio, non avessi avuto la possibilità di allenarmi lì, quando ho voluto, quando ne ho avuto bisogno, non sarei riuscita a presentarmi al Mondiale. I Giochi Olimpici? Sono il mio primo obiettivo, e devo ammettere che esco dal Mondiale indoor con più fiducia”.

Si qualificano per la finale del salto triplo (domani ore 15.10) Fabrizio Donato e Daniele Greco, grazie alle misure di 17,07 e 16,94. “Lo avevo detto ieri, lo ripeto oggi anche dopo la qualificazione – commenta Fabrizio Donato – quando le cose vanno bene alla vigilia, tutto si svolge senza problemi. Sono in ottime condizioni, c’è una facilità di azione che è la base per saltare lontano: ormai mi conosco, so riconoscere quando ci sono e quando non ci sono. Lo avevo capito già a Lievin, quando ho saltato 17,24, e poi agli Assoluti, con le due volte vicino agli otto metri nella stessa giornata”. Il laziale, poi, aggiunge: “Ci sono anch’io in finale e sono felice che si gareggi su sei salti, c’è tempo per aggiustare il tiro, senza l’ansia delle prime tre prove. Sapevo che gli americani sarebbero stati avanti a tutti, e così è andata. Ma posso dire la mia”.

Nei 60hs maschili volano in semifinale Emanuele Abate (7.71) e Paolo Dal Molin (ripescato con 7.78); stesso discorso nella velocità pura anche per Audrey Alloh, la quale passa il turno in 7.33. Domani dalle 13.15 le gare.

Eliminato nei preliminari del salto in alto Silvano Chesani, che non va oltre alla misura di 2,22, si concludono infine alle semifinali le gare di Simone Collio nei 60m (6.71, quinto ma troppo distante dai primi) e di Marzia Caravelli e Veronica Borsi nei 60hs, entrambe attardate rispetto alle prime quattro posizioni buone per il passaggio alla prova decisiva. La Caravelli è quinta di un soffio (8.12), mentre la giovane Borsi chiude settima in 8.18.

Francesco Caligaris

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