In attesa della staffetta femminile di domani la Norvegia, dopo aver conquistato la staffetta mista ai Mondiali di Ruhpolding, si conferma ai vertici mondiali in termini di movimento conquistando un oro quasi insperato gara a squadre che vedeva impegnati gli uomini, dopo che Ole Einar Bjørndalen aveva quasi affossato il proprio quartetto. Hanno completato il podio la Francia e la Germania. Quarto posto per l'Italia grazie alle prestazioni della nuova generazione che potrà portare discrete soddisfazioni nei prossimi anni.
Il quartetto norvegese aveva in Rune Brattseveen, schierato in seconda frazione, l'anello debole della catena. Invece ha deluso Bjørndalen che ha concluso la sua parte di gara, la prima, al 13esimo posto con 51'' di ritardo dalla testa. Dopo di lui Brattsveen, Terjei Boe e Emil Hegle Svendsen hanno dato vita ad una spettacolare rimonta che li ha portati a giocarsi l'oro all'ultimo poligono, nel quale Svendsen ha letteralmente schiantato il francese Martin Fourcade con una prova perfetta che l'ha portato a tagliare il traguardo con 30'' di vantaggio.
Diversa la condotta di gara dei transalpini che sono sempre riusciti a rimanere nelle posizioni di testa, senza mai uscire dalle prime 3 posizioni al cambio grazie alle prove convincenti di Jean Guillame Beatrix, Simon Fourcade, Alexis Beouf e il già citato Fourcade, che nel momento topico della gara è dovuto ricorrere a 3 ricariche permettendo alla Norvegia di involarsi verso il traguardo. Medaglia di bronzo per i padroni di casa della Germania, anch'essi autori di una prestazioni senza alti e bassi. I quattro che hanno avuto l'onore di conquistare una medaglia nella rassegna svoltasi nel proprio paese di origine sono stati Simon Schempp, Andreas Birnbacher, Michael Greis e Arnd Peiffer.
Gli azzurri hanno conquistato un quarto posto che alla vigilia non era un risultato affatto scontato. Dopo una prima frazione non brillantissima di Christian De Lorenzi, decimo al cambio con 46'' di ritardo, prima i fratelli Windisch, con Markus e Dominik nell'ordine, e poi Lukas Hofer sono riusciti in una grande rimonta che li ha portati ad una ventina di secondi dalla possibilità di potersela giocare per il podio. La prestazione degli ultimi 3 frazionisti è di buono auspicio, in quanto il meno giovane, Markus Windisch, ha meno di 28 anni, mentre Dominik e Hofer sono classe '89, quindi con una possibile lunga carriera davanti. I margini di miglioramento esistono e con qualche innesto dei giovanissimi questa potrebbe risultare una squadra che può competere costantemente per le prime 5 posizioni in staffetta aspirando anche a qualcosa di più.
L'Austria ha chiuso la top5 davanti alla Russia, una delle nazioni più deluse della giornata assieme alla Svezia(16esima), e alla Svizzera.
Domani la gara femminile, in programma alle 15.15, che precederà il gran finale di domenica in cui andranno in scena le partenze in linea.
Gianluca Santo
Nessun commento:
Posta un commento