Si sono conclusi nel pomeriggio i Mondiali di biathlon di Ruhpolding, località storica della disciplina, con le partenze in linea, maschile e femminile. Le vittorie sono andate a due atleti che avevano già conquistato, in questa rassegna, delle medaglie d'oro: il francese Martin Fourcade e la norvegese Tora Berger.
Il primo ha conquistato la vittoria staccando, nell'ultimo giro, lo svedese Bjørn Ferry. Il transalpino ha sbagliato per due volte in totale, nel secondo e nel terzo poligono, riuscendo a rimanere nel gruppo di coloro che si sarebbero giocati le medaglie nell'ultima serie di tiro grazie all'ennesima prestazione di altissimo livello sugli sci stretti. Medaglia d'argento per Ferry, che nell'ultimo giro si è dovuto inchinare all'avversario, riuscendo comunque a difendere la seconda piazza dal ritorno del connazionale Fredrik Lindström. Per quest'ultimo sono arrivati due errori, mentre il primo ha terminato la gara con una prova perfetta al tiro. Si è dovuto accontentare della medaglia di legno Andreas Birnbacher. Il tedesco era addirittura arrivato, all'ultimo poligono, a sparare per l'oro, ma con un errore ha permesso agli inseguitori di raggiungerlo e staccarlo. Quinto l'altro fratello Fourcade, Simon, anch'egli autore di due errori e di una gara più che dignitosa. Ha completato la grande gara per la Svezia Carl Johan Bergmann, che ha chiuso sesto, precedendo il tedesco Arnd Peiffer e il norvegese Ole Einar Bjørndalen. In casa Italia buona gara di Lukas Hofer, che era arrivato all'ultimo poligono con i migliori, salvo mancare due bersagli che l'hanno relegato in 16esima posizione, appena davanti ai norvegesi Tarjei Boe e Emil Hegle Svendsen. Ventesimo Markus Windisch, non nella miglior versione di questo Mondiale, ma comunque discreto.
In campo femminile ci si aspettava l'ennesima sfida tra la tedesca Magdalena Neuner, all'ultima gara valida per delle medaglie in carriera, e la bielorussa Darya Domracheva: le due hanno però commesso troppi errori al poligono, rispettivamente 6 e 5, chiudendo in decima e quinta posizione. La vittoria è andata alla Berger, che nonostante un errore al terzo poligono è riuscita a prevalere sulle avversarie staccando la finlandese Kaisa Makarainen e la francese Marie Laure Brunet nell'ultimo giro con un'azione irresistibile per le altre. Quest'ultima ha acciuffato la seconda posizione e la medaglia d'argento scavalcando Makarainen, molto appesantita, nel finale. Come al solito la transalpina ha dimostrato una grande capacità al polgono(19/20) complessivo, andando a cogliere quest'importante piazzamento nonostante nel secondo giro sia rimasta vittima di una caduta di massa innescata dalla norvegese Solemdal. Medaglia di bronzo dunque per Makarainen che ha riscattato una rassegna iridata non certo brillante. Quarta posizione per la tedesca Tina Bachmann. Non ha brillato l'italiana Michela Ponza anche per le condizioni fisiche non eccelse, chiudendo 28esima con 4 penalità.
Gianluca Santo
Nessun commento:
Posta un commento