venerdì 2 marzo 2012
Eurolega basket maschile: Siena ai quarti senza Milano e Cantù
Montepaschi da record, quella in versione europea di quest’anno, padrona del gruppo F insieme alla sorpresa Geschrap BB e ad un Real Madrid inaspettatamente sottotono e fuori dai giochi per partite perse e differenza punti in negativo rispetto alle prime squadre in tabellone. Fatale probabilmente ai madrileni la partita in casa persa contro la Montepaschi, con un punteggio imbarazzante per Llull e compagni.
Malgrado le due sconfitte rimediate (4 le vittorie), Siena appare come una compagine solidissima nella competizione continentale, con una difesa praticamente impeccabile e raramente distratta se non nella sfida al Pala Mensana contro lo stesso Real, persa per 90-102 nonostante una buona dimostrazione offensiva del gruppo di coach Pianigiani. Ottimi segnali dalle prestazioni dei singoli in sfide ufficiali, con Bo Mc Calebb tra i migliori playmaker d’ Europa e nei Top 5 della classifica marcatori (quasi 18 punti a partita), seguito a ruota dai lunghi senesi (Lavrinovic, Andersen, Ress), abili nel difendere e temibili sia spalle a canestro che nelle conclusioni più distanziate (in tale categoria da citare la rinascita di Lavrinovic, giustiziere dall’arco). Necessario (e saltuario) l’aiuto dei piccoli (Moss, Thornton, Carraretto) della Montepaschi al fine di scardinare alcune della più affidabili difese d’Europa, quali quella del CSKA Mosca e del Barcellona, imbattute nei rispettivi gruppi (malgrado la compagine spagnola abbia avuto non pochi problemi nel disfarsi della Bennet Cantù).
Finale amaro per la stessa Bennet di coach Trinchieri, la quale terminerà la sua avventura nelle Top 16 con una percentuale di vittorie del 50 %, pari al qualificato Maccabi, avanti in classifica per una differenza punti decisiva. Sogno svanito immeritatamente per la formazione canturina, dunque, vittoriosa per ben 3 volte nel gruppo e unica compagine insidiosa per il Barcellona, avendo perse entrambi gli scontri per pochissimi punti, dopo aver lottato sino alla sirena finale e pagando dazio probabilmente per la mancanza di esperienza continentale. Nonostante il mancato accesso ai quarti, decorosa impresa della Bennet, sola squadra italiana a mantenere un elevato standard di vittorie e prestazioni oltre la Montepaschi stessa, riflesso del buon andamento avuto anche nella Serie A1. Per Cantù degni di nota l’esclusivo (malgrado la non rosea età) Giovanni Basile ex Real Madrid, trascinatore in più di un’occasione della propria formazione e cecchino pericolosissimo dalla lunga distanza, ben supportato (se non in alcuni match, poi decisivi col senno di poi) da Micov, Schermadini e Markoishvili. Rimpianti dolorosi per i giocatori canturini, ma ora occorre maggior concentrazione nel campionato nazionale, dopo i primi cenni di stanchezza registrati da parte della Montepaschi Siena, nel tentativo di scalare una classifica quanto mai intricata.
Nota dolente persino Milano, un paio di partite addietro considerata decisamente out per le Top 8, ora effettivamente fuori dalla parte terminale dell’Eurolega soltanto per un ulteriore differenza punti in negativo rispetto all’Unics Kazan, battuta al Mediolanum Forum dalla squadra di coach Scariolo per 63-58. Causa di questa esclusione finale (malgrado il risultato considerata meritata rispetto a quella di Cantù) un periodo nero attraversato dai giocatori dell’AJ, sia in campionato che in Europa, capitato al tempo delle sconfitte consecutive ed orrende dal punto di vista della prestazione contro le modiche compagini del Fenerbahce e dell’Unics, apparse decisamente non in grado di affrontare la squadra milanese se prive di un sostanziale aiuto dagli avversari stessi. Come detto, uscita di scena milanese decisamente meritata rispetto a quella della Bennet per via dell’incapacità della difesa del capoluogo lombardo di sostenere i più semplici attacchi dei quintetti deboli nel gruppo e per il terrore dimostrato nell’affrontare i greci del Panathinaikos, lanciati verso una possibile vittoria finale. Da registrare le ottime prestazioni di Nicolò Melli nella competizione Europea (quando adeguatamente fornito di sostanzioso minutaggio), segno di forte maturazione da parte di una delle migliori speranze del basket italiano, capace di fornire buona prestazioni persino in gare ad alto tasso di pressione da parte del finalizzatore del gioco. Si spera che coach Scariolo decida di cominciare ad allungare la presenza sul parquet del giovane anche nelle partite della Serie A1.
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