Che fosse un fenomeno lo si sapeva già, ma Shaun White ha strabiliato tutti per l'ennesima volta, lasciando tifosi e giudici con la bocca aperta. Nella gara di chiusura dei Winter X-Games svoltisi ad Aspen, il rosso americano ha messo la propria firma con una performance da alieno, arrivando al punteggio massimo ottenibile da un atleta nel Superpipe. Qui puoi vedere il video della discesa da record:
Pro dall'età di 13 anni, Shaun detiene diversi record e primati, oltre ad avere affisse in bacheca due medaglie d'oro olimpiche, conquistate a Torino e a Vancouver. Oltre che con lo snowboard ha portato più in alto il limite anche nello skateboard, riuscendo a chiudere elementi come il bodyvarial 540 mai riusciti a nessun rider. La sua storia è quasi paradossale: nel primo anno di vita subisce due interventi per sconfiggere una malformazione cardiaca. In ogni caso cresce forte e sano, mettendo ai piedi la prima tavola da snowboard all'età di 6 anni, quando la madre cercava di rallentarlo in quanto sugli sci raggiungeva già velocità folli. L'anno successivo trionfò nella sua prima competizione amatoriale. A 16 anni vinse la sua prima medaglia agli X-Games invernali, la massima competizione internazionale per freestyle. In 365 giorni si fece notare dal signore dello Skateboard, sua maestà Tony Hawk, in uno skatepark locale. Quest'ultimo divenne il suo mentore per la nuova disciplina, facendolo arrivare a vincere nel 2003 una medaglia anche negli X-Games estivi, primo nella storia a riuscire nella "doppietta".
Di fama ormai mondiale, il "Pomodoro Volante" lancia anche una serie di videogames, sulle orme di Hawk, e vince due medaglie d'oro olimpiche ottenendo a Torino e migliorando a Vancouver il più alto punteggio di sempre nell'Halfpipe. Grazie a super-sponsorizzazioni diventa un personaggio a tutto tondo, arrivando a creare linee di abbigliamento, tra cui una dedicatagli da Burton, che gli fornisce tutto il materiale tecnico sin dagli esordi appena 13enne.
Strano a dirsi ma i suoi X-Games non erano cominciati nel migliore dei modi: aveva dovuto saltare la gara dello slopestyle per un problema alla caviglia che non gli permetteva di rendere al meglio. Nella prova del Superpipe, invece, ha imposto la sua legge fin da subito, ottenendo 94 punti nella prima serie. Dopo essere caduto nella seconda, è sceso per la terza e ultima run già sicuro di aver vinto l'oro. Abbigliato con un giubbino di pelle che avrebbe fatto invidia a Fonzie, ha chiuso alla perfezione tutti gli elementi, portando un Frontside 1260 Double Cork che ha conquistato definitivamente i giudici. 100. Il massimo, la perfezione. Due parole che potrebbero descrivere nel migliore dei modi il 29enne di San Diego.
Al secondo posto si è piazzato lo svizzero Iouri Podlatchikov, con 93 punti. Il malcapitato ha ammesso che per arrivare a ciò è stato costretto a sfoderare la sua miglior manche di sempre, ma neppure così è riuscito ad avvicinarsi alla vittoria. Terzo gradino del podio per il giapponese Ryo Aono.
Gianluca Santo
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