lunedì 30 gennaio 2012
Record e primati ai Mondiali di Calgary. 21mo Mirko Nenzi
La cinese Jing Yu e l’olandese Stefan Groothuis si sono aggiudicati il titolo mondiale di pattinaggio velocità riservato alle distanze sprint nella rassegna iridata disputata a Calgary. Per entrambi, autori del record di punti, si tratta del primo successo in carriera in questa competizione. Da segnalare che in campo femminile quello dell’asiatica rappresenta il trionfo dell’undicesima atleta diversa negli ultimi undici anni, a conferma del grande equilibrio che regna tra il gentil sesso; la nazionale dei Paesi Bassi, invece, è tornata sul gradino più alto del podio 7 anni dopo l’apoteosi di Erben Wennemars.
Pista velocissima quella canadese, dove sono stati realizzati due primati del mondo e ben 17 record nazionali.
Nella prima giornata di gare in campo femminile, la tedesca Jenny Wolf, grazie alla sua miglior prestazione cronometrica stagionale (37.35), si aggiudicava la prova dei 500 metri davanti alle cinesi Beixing Wang e Hong Zhang. La Yu terminava appena settima, staccata di 37 centesimi dal vertice. Nei 1000 metri successivi, poi, la campionessa in carica canadese Christine Nesbitt si imponeva per distacco sulle rivali, realizzando il nuovo record del mondo con il crono di 1:12.68. La padrona di casa precedeva le olandesi Marrit Leenstra e Margot Boer, mentre si difendeva con una significativa nona piazza la Wolf, che manteneva la leadership della classifica generale. Jing Yu chiudeva quarta, risalendo fino alle terza posizione nella graduatoria complessiva.
“Non mi aspettavo di andare così forte, anche perché i 500 non erano andati molto bene ed ero molto arrabbiata con me stessa. Devo dire che questo mi ha caricata e fatta andare ancor più veloce”, il commento della neo-primatista globale.
Il giorno dopo, poi, si disputavano le gare-bis dei 500 e 1000 metri. Nella distanza più breve Jing Yu faceva segnare il nuovo record del mondo, diventando la prima donna a scendere sotto il muro dei 37 secondi (36.94). Alle sue spalle finiva la connazionale Beixing Wang, mentre comprometteva le chance di titolo la tedesca Wolf, appena 12ma a oltre 1 secondo dalla vetta. Si installava in 10ma piazza, invece, la Nesbitt, pronta a lanciare l’assalto decisivo al titolo negli amati 1000. In effetti la rappresentante della Foglia d’Acero si imponeva nuovamente nella distanza più lunga, ma Jing Yu si difendeva egregiamente con una egregia piazza d’onore (record nazionale in 1:43.47), precedendo in classifica generale la beniamina di casa per appena 2 centesimi (148.610 contro 148.630),
Medaglia di bronzo finale per la Zhang, subito davanti alle olandesi Leenstra e Boer.
Volgendo lo sguardo sulla rassegna maschile, il coreano Kyou-Hyuk Lee partiva subito a razzo, aggiudicandosi i 500 davanti al russo Dmitry Lobkov ed al canadese Muncef Ouardi e facendo segnare il nuovo record della manifestazione (34.33). Si difendeva bene Groothius, che concludeva al nono posto. Il 30enne tulipano, in seguito, chiudeva alle spalle del fuoriclasse americano Shani Davis la competizione dei 1000, sfiorando di appena 5 centesimi il proprio personal best malgrado alcuni errori di natura tecnica. Al termine della prima giornata guidava il coreano Lee grazie ad un primo e ad un quarto posto.
Il giorno dopo, come spesso accade nelle prove brevi in campo maschile, cambiavano i valori in campo nei 500, con il giapponese Joji Kato che precedeva il finlandese Mika Poutala ed il coreano Tae-Bum Mo. Lee, inserito nell’ultima batteria con Lobkov, sprecava energie preziose a causa di una falsa partenza e chiudeva appena nono. 12mo, invece, era Groothuis, tuttavia ancora pienamente in lotta per la medaglia d’oro. Il campione orange realizzava poi un vero capolavoro nella distanza doppia, dove si imponeva con il nuovo record nazionale e dei campionati (1:06.96) davanti a Davis, da anni incontrastato padrone dei 1000. Lee, invece, non andava oltre la sesta piazza e veniva scavalcato in classifica generale per soli 19 centesimi.
La Corea del Sud, inoltre, festeggiava anche il bronzo di Tae-Bum Mo, che precedeva Poutala e Davis.
Capitolo Italia. Se alla competizione femminile non erano iscritte azzurre, Mirko Giacomo Nenzi ha ottenuto un buon 21mo posto in campo maschile, realizzando il suo nuovo record personale nei 500 con 35.15 e sfiorandolo per appena 7 centesimi nei 1000, distanza in cui lo scorso fine settimana aveva ottenuto il 12mo posto nella prova di Coppa del Mondo di Salt Lake City, suo miglior risultato in carriera. Appena 22enne, Nenzi si candida con sempre maggiori credenziali al ruolo di erede di Enrico Fabris nel pattinaggio di velocità tricolore. 28ma piazza, infine, per il veterano Ermanno Ioriatti.
http://wintersport-news.it/7231,News.html
Federico Militello
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