mercoledì 25 gennaio 2012
Sara Errani lotta, ma cede alla Kvitova. L'azzurra, però, è in finale nel doppio
Termina ai quarti di finale l'esaltante avventura in singolare di Sara Errani agli Australian Open. La 24enne di Bologna è stata superata con un periodico 6-4 dalla ceca Petra Kvitova, n.2 del mondo (ad un passo dal primato) e vincitrice di Wimbledon lo scorso anno.
Match tutto sommato alla pari, nonostante la differenza di potenza tra le due rivali fosse manifesta. La tennista italica ha avuto a disposizione le sue occasioni per svoltare l'incontro, come quando si è ritrovata in vantaggio per 4-1 nel secondo set. La Errani, dunque, ha dimostrato di aver compiuto un grosso salto di qualità e sulla sua superficie preferita, la terra rossa, potrà dare fastidio a chiunque. Al momento la bolognese appare di gran lunga l'italiana più in forma del momento e, risultati alla mano, dovrebbe meritarsi il posto da titolare in Fed Cup: starà al capitano Barazzutti la scelta se puntare ancora una volta sulle veterane Pennetta e Schiavone o se concedere finalmente una chance a questa giovane emergente.
Intanto Sara Errani, in coppia con Roberta Vinci, ha raggiunto la finale nel doppio femminile superando nel penultimo atto le ceche Hlavackova-Hradecka per 5-7, 7-5, 6-1. Nella sfida per il titolo, ora, affronteranno le russe Kuznetsova-Zvonareva. Proprio su questo doppio (e su quello composto da Pennetta-Schiavone) punterà molto l'Italia in vista delle Olimpiadi di Londra 2012, senza dimenticare il doppio misto, con Daniele Bracciali e la stessa Vinci già ai quarti nello Slam australiano.
Intanto è giunta una notizia ufficiale: Romina Oprandi, come anticipato da lei stessa circa una settimana fa, gareggerà per la Svizzera, rinunciando dunque a difendere i colori azzurri. Sulla scelta hanno influito due motivazioni: la prima di natura economica, la seconda riguarda la concreta possibilità di partecipare alle Olimpiadi.
Una decisione che si commenta da sé. Il Bel Paese, nello sport come in tutti gli altri ambiti della vita, ha bisogno di persone e cittadini che realmente condividano i supremi valori di unità nazionale e siano fieri di rappresentare il proprio Paese. Per chi non è così, allora è giusto cambiare aria.
Federico Militello
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