lunedì 5 marzo 2012
Calcio, SerieA: Ibra si prende lo scudetto, la Lazio il derby
La giornata appena conclusa potrebbe risultare decisiva per il proseguo della stagione di molte squadre sia nelle parti alte della classifica che nelle retrovie. Le protagoniste del weekend sono il Milan e la Lazio: la prima allunga sulla Juve e coccola un Ibra in versione stellare, mentre la seconda festeggia sia per il derby vinto che per il terzo posto in solitaria. Chi esce ridimensionata è la Juventus, che stecca un'altra volta e si prende pure i fischi (immeritati) dei suoi tifosi. Roma ed Inter sono ormai in una crisi profonda da cui non sembrano venirne fuori, cosa che invece ha fatto il Napoli, che con qualche aiuto arbitrale si rilancia prepotentemente in zona Champions.
Dopo tre giornate di squalifica e le polemiche per la decisione del giudice sportivo ecco che Zlatan Ibrahimovic fa ritorno in campo e lo fa come meglio non poteva. Il centravanti svedese guida il Milan al successo in trasferta a Palermo( non accadeva dal 2006) e lo porta in testa alla classifica con tre punti di vantaggio sui rivali bianconeri. La tripletta dell'attaccante rossonero è la dimostrazione di come Ibra sia l'unico giocatore della SerieA in grado di spostare gli equilibri del campionato e di vincere le partite da solo come ha fatto nell'anticipo di sabato. Se ad Ibra ci aggiungi un Milan perfetto dal punto di vista fisico e tattico ecco che il 4-0 si spiega da solo. Dopo quella con l'Arsenal questa è la miglior prestazione dei rossoneri ed Allegri sembra aver ritrovato il giocattolo perfetto della scorsa stagione.
Martedì c'è la Champions ed il ritorno con l'Arsenal dove sarà vietato avere cali di concentrazione e pensare di essere già qualificati ai quarti di finale; poi si ritornerà a pensare al campionato con un calendario sicuramente più agevole rispetto all'ultimo periodo e che potrebbe permettere alla squadra di Via Turati di allungare in maniera decisiva in vetta.
Come detto l'altra grande protagonista di giornata è la Lazio. Due settimana per cancellare la lite Reja-Lotito-Tare, che aveva portato alle dimissioni del tecnico friulano e per ricreare quell'armonia che ha permesso alla squadra biancoceleste di raggiungere traguardi incredibili in queste due ultime stagioni. La vittoria nel derby dà quella carica, quella spinta in più verso l'obiettivo terzo posto e la pone come grande favorita per centrare il risultato pieno. Il ritorno in squadra di un elemento come Stefano Mauri è stato determinante: il capitano laziale è il collante tra l'attacco e il centrocampo, è il giocatore capace di inserirsi nel momento giusto e di mettere quel misto di qualità e quantità necessario per vincere partite come il Derby. Hernanes è tornato ad essere il fantasista di un tempo e Ledesma ha confermato di essere uno dei centrocampisti più forti del nostro campionato e lancia un chiaro messaggio a Prandelli, che potrebbe inserirlo nella lista per Euro 2012.
Antonio Conte in settimana ha dichiarato che preferisce la "pareggite" alla "sconfittite", ma la nuova malattia che ha colpito la Juventus non sembra andare via e anche l'ultimo pareggio casalingo conferma il trend negativo dell'ultimo periodo. L'1-1 con il Chievo ha portato i primi malumori nella tifoseria, che vede sfumare all'orizzonte il sogno dello Scudetto. La squadra appare molto stanca e non riesce più ad aggredire gli avversari come nei mesi precedenti e il gioco ne sta risentendo. Alcuni giocatori, inoltre, stanno attraversando una profonda crisi e alcuni errori dei singoli hanno inciso molto sul risultato finale. Le critiche maggiori sono state per Bonucci e Vucinic, rei di aver fornito l'ennesima prestazione insufficiente stagionale. Il difensore continua ad essere un po' troppo supponente e a fidarsi troppo delle sue abilità tecniche, mentre l'attaccante non segna mai e manca di quell'incisività sottoporta di cui la Juve ne avrebbe realmente bisogno.
I problemi ci sono, ma bisogna ricordare che la Juventus arriva da due settimi posti consecutivi e che Antonio Conte è riuscito in un vero e proprio miracolo. Inoltre mercoledì c'è il recupero con il Bologna ed in caso di successo i bianconeri raggiungerebbero il Milan e sarebbero primi per la differenza negli scontri diretti, quindi conviene aspettare per i giudizi finali.
Due squadre ed una crisi senza fine: Inter e Roma dicono addio al sogno del terzo posto e da oggi dovranno lottare per il sesto posto, che vorrebbe dire qualificazione all'Europa League.
I nerazzurri non sono andati oltre il 2-2 casalingo con il Catania, ma hanno dovuto rimontare il doppio svantaggio del primo tempo. Una reazione che ha forse salvato la panchina di Claudio Ranieri e che in parte cancella la brutta prova del primo tempo. Una prima frazione dominata dai siciliani che ha mostrato il meraviglioso lavoro fatto da Vincenzo Montella, capace di proporre un calcio spumeggiante e sempre all'attacco. Nella seconda frazione il tecnico dei nerazzurri ha dovuto rischiare e non ha esitato nello schierare Snejder e Poli per provare a ribaltare il risultato. Un po' di fortuna (vedi il gol di Forlan) e un po' di caparbietà hanno permesso all'Inter di centrare un pareggio importante per il morale ma non per la classifica, che con questo punto guadagnato rimane comunque deficitaria.
La Roma di Luis Enrique è davanti in classifica ma ha molti più problemi. Il tecnico spagnolo non ha ancora capito che in Italia non si può non difendere e cercare di segnare sempre un gol in più dell'avversario. La sconfitta nel derby apre scenari importanti anche sulla prosecuzione della sua avventura sulla panchina romanista e i mugugni della piazza sono sempre più numerosi. I continui cambi di formazioni e alcune scelte assurde come Taddei terzino sono gli atti di accusa principali.
Per fortuna c'è Fabio Borini che riporta il sorriso in quel di Trigoria: il giovanissimo attaccante della Roma, ancora in gol, è la nota più lieta della stagione e si conferma come uno dei migliori prospetti del nostro calcio.
In zona Champions la lotta è serratissima e se l'Udinese non va oltre lo 0-0 con l'Atalanta di un super Consigli e ferma il suo cammino, non è così per il Napoli che con il successo di Parma si rilancia e ritorna in corsa per l'Europa che conta. Ancora una volta il duo Lavezzi-Cavani è stato decisivo per la vittoria finale e se i partenopei vogliono rimanere ad alti livelli la loro riconferma nella prossima sessione di mercato è assolutamente imprescendibile.
Nelle altre partite da segnalare il ritorno al successo della Fiorentina contro il Cesena, che come il Novara ha ormai un piede in SerieB e quello del Bologna proprio con i piemontesi nel ricordo di Lucio Dalla, tifoso speciale dei rossoblu. Infine pareggio importante per il Genoa in quel di Lecce, che vede allontanarsi il Siena, vincente con il Cagliari, nella lotta salvezza.
Andrea Ziglio
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