giovedì 5 gennaio 2012

'NBA DREAM': Bargnani, un inizio stagione da vero 'Mago'



Il “Mago”sempre più trascinatore della franchigia canadese di Toronto. Decisive,se non fondamentali, le sue prestazioni per i Raptors, ora attestatisi sul 50% di vittorie dopo 6 partite giocate. Un Bargnani leader e miglior realizzatore dei suoi, nonché ottavo miglior realizzatore attualmente dell’intera NBA, adeguatamente assistito dalla straordinaria visione di gioco del playmaker spagnolo Jose Calderon e da un ritrovato Demar DeRozan, finalmente pronto a giocare in quintetto base costantemente.



Vincono i Nuggets del “Gallo”a Denver, sempre più uniti e collaborativi dopo l’addio del solitario Melo Anthony. Gallinari condottiero dei suoi nelle due partite che seguono la sconfitta della franchigia del Colorado a Los Angeles(sponda Lakers), in parte dovuta per l’appunto allo scarso apporto del nostro Danilo, ma è chiaro ed evidente che le vittorie della squadra di coach Karl siano dovute non ad un brillante exploit di una singola stella, bensì a buone prestazioni di un buon numero di giocatori, seconde linee comprese.

Decisamente in ombra l’inizio di stagione di Marco Belinelli a New Orleans. L’italiano non ha per nulla ripagato coach Monty Williams della fiducia e del minutaggio (in calo) concessigli e la franchigia della Louisiana ne sta decisamente risentendo, con un vistoso calo di risultati, dovuti anche ad una temporanea assenza del nuovo uomo-squadra Eric Gordon. Hornets in parte giustificabili dalla rivoluzione apportata a dicembre da David Stern con l’inserimento degli ex-Clippers Gordon,i l naturalizzato tedesco Kaman e della giovane speranza Aminu.

Ad Est continuano il loro impressionante rullino di vittorie i Miami Heat, condividendo con i Bulls dell’MVP Derrick Rose la miglior serie di risultati dell’intera lega. Come si poteva facilmente prevedere,g li uomini di Spoelstra sono magnificamente guidati dal miglior realizzatore dell’NBA, LeBron James, il quale, dopo le deludenti prestazioni nelle Finals 2011, sembra aver deciso di prendere il comando della franchigia della Florida. Passaggio di poteri nei Big Three dovuto sicuramente al calo di prestazioni di D-Wade, il quale vede ridurre la sua percentuale al tiro al di sotto del 50%,c on una media punti che sfiora i 19 a partita, sufficienti in ogni caso (almeno per la regular season) a portare Miami nella vetta del basket oltreoceano. Buon inizio campionato anche della terza stella della squadra Chris Bosh, ma più importanti per il futuro di Miami nel 2012 sono la ritrovata solidità nel pitturato del campione 2006 Udonis Haslem (sfiorata la doppia-doppia in più occasioni) e dell’esplosione del rookie Norris Cole, il quale, insieme a Irving di Cleveland e al play Ricky Rubio di Minnesota, è serio candidato alla corona di Rookie of the Year.

Frena la sua corsa ad ovest Oklahoma, battuta dai campioni di Dallas (in difficoltà quest‘anno) e dalla sorpresa Portland, miglior squadra nella Conference, guidata in maniera ottimale dai centimetri di Lamarcus Aldrige e Gerard Wallace e dalle assistenze del play Raymond Felton. Calo vistoso del rendimento di Kevin Durant nelle partite che contano per i Thunders, ora costretti a inseguire Portland nella Northwest Division.

Paragrafo a parte per le due squadre di Los Angeles, entrambe sullo stesso livello per questo inizio di stagione. Dopo un inizio difficoltoso, i Lakers sono tornati ad affidare le loro vittorie alla classe di Kobe Bryant e alla mole sotto canestro di Andrew Bynum, con un Pau Gasol mediocre rspetto a quello degli anni precedenti. Esplosione di gioia per i tifosi dei Clippers quest’anno. Malgrado il non entusiasmante 60% di vittorie, si è verificata l’attesa esplosione del talentuoso Blake Griffin, ora sesto miglior realizzatore dell’NBA con 25 punti a partita. Decisivo l’ingaggio in dicembre di uno dei migliori playmaker della lega, ovvero Chris Paul, capace di risollevare le sorti di una franchigia da molto tempo catalogata come perdente. Ora i Clippers aspettano il ritorno da parte dell’altro neo-acquisto Chauncey Billups (fuori per un leggero infortunio) ad un minutaggio adeguato al suo livello, forse il tocco finale per il decisivo sorpasso ai danni dei cugini dei Lakers.

Filippo Caiuli

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