lunedì 16 gennaio 2012

Calcio, SerieA: l'Inter vince il derby e riapre il campionato

                                       

La corsa allo Scudetto ha una nuova concorrente: l'Inter. La squadra di Claudio Ranieri sconfigge il Milan nel derby e sale a quota 32 punti, a meno sei dalla capolista Juventus e a meno cinque dai cugini rossoneri.
La stracittadina è decisa da un guizzo del principe Milito, bravissimo a sfruttare lo scivolone difensivo di Abate e a battere Abbiati con un preciso diagonale di sinistro, che incoccia contro il palo e si infila in rete per la gioia di tutti i tifosi interisti presenti allo stadio. Si tratta del quarto gol in tre giornata per l'attaccante argentino, che sembra tornato ad essere quello del Triplete. Ranieri sceglie la stessa formazione vista con il Parma e lascia in panchina il rientrante Snejder: una mossa azzeccata, perchè il sostituto naturale dell'olandese, Ricki Alvarez, gioca un'ottima partita dietro le due punte, mettendo in seria difficoltà la retroguardia rossonera. Un Inter che gioca soprattutto in contropiede e che sfrutta la freschezza atletica dei vari Maicon e Zanetti, implacabili e dominanti sulla fascia.
Sull'altra sponda del Naviglio, il Milan si rammarica di aver perso una buona occasione di essere primo in solitaria, ma soprattutto di non aver messo fuori dai giochi definitivamente i rivali cittadini. Allegri punta tutto su Pato e decide di schierare Emanuelson (uno dei migliori) dietro le punte, spostando Boateng a fare la mezz'ala per l'assenza di Aquilani. Tanto possesso palla, ma poche conclusioni a rete per i rossoneri, che si fermano alla traversa colpita da Van Bommel e al tiro da lontano di Seedorf, ben parato da Julio Cesar. Davanti sia Ibra che Pato sono poco incisivi e specialmente il brasiliano ha per due volte il pallone buono, ma in entrambe le occasioni spreca malamente. Ci si aspettava molto dal papero milanista, che forse ha subito la pressione di questi ultimi giorni: certo più di qualche tifoso si sarà chiesto: se Pato è questo, perché non è stato venduto e sostituito da Tevez? Tocca ora alla punta 22enne dimostrare sul campo il proprio valore, anche se circola la voce di un altro incontro del suo agente con il PSG di Leonardo e Ancellotti.


Chi non sfrutta l'occasione è la Juventus. La squadra di Antonio Conte non va oltre un misero pareggio casalingo contro l'ottimo Cagliari, giunto a Torino per non fare la figura della vittima sacrificale. Bianconeri subito in vantaggio con Vucinic, finalizzatore ultimo di una splendida azione. Il vantaggio fa sedere sugli allori la capolista, che non mostra il solito furore agonistico, forse ancora appesantita dalla preparazione di Dubai, dove l'allenatore pugliese ha cercato di caricare molto per arrivare pronti fisicamente alla fine del campionato. Il pareggio dei sardi arriva ad inizio secondo tempo, grazie a Cossu, bravissimo a fulminare dalla lunga distanza un incolpevole Buffon. La Juve avrebbe anche le occasioni per vincere: la più nitida capita sui piedi di Krasic, con il serbo solo in area di rigore, che calcia malamente fuori, prendendosi i fischi meritati dei suoi tifosi.
Un punto che permette, comunque, ai piemontesi di rimanere imbattuti e di guardare dall'alto della classifica ancora per una volta tutte le altre squadre.


In zona Champions c'è grande lotta con Udinese e Lazio, pronte a dare battaglia fino all'ultima giornata. Proprio i biancocelesti ottengono un importante successo nel match di mezzogiorno contro l'Atalanta. Hernanes e Klose firmano la vittoria per la squadra di Reja, confermando che lo scivolone di Siena è ormai acqua passata. Delude l'Udinese, che cade in quel di Genoa, che torna al successo proprio davanti a suo pubblico. Primi tre punti e prima vittoria per il nuovo tecnico Marino. Partita bellissima e ricca di colpi di scena, per un 3-2 finale, che porta le firma di Granquist, Jankovi e Palacio da una parte e Ferronetti e Di Natale dall'altra. Bianconeri ancora terzi in classifica, ma ora con soli due punti sulla Lazio e tre sullo scatenato Inter.

L'altra squadra della capitale era impegnata nell'anticipo del sabato sera a Catania. In Sicilia a far da padrona ci ha pensato la pioggia, che ha costretto l'arbitro Tagliavento a sospendere l'incontro al 65' per impraticabilità del campo, sul punteggio di 1-1. I gol portano la firma di Legrottaglie e De Rossi, entrambi arrivati con due precisi colpi di testa su calcio d'angolo. La Roma dovrà così recuperare il match e molto probabilmente sarà costretta ad una serie di partite ravvicinate, che metterà a dura prova il fisico e la mente dei giocatori di Luis Enrique,

Due squadre partite con ambizioni importanti si ritrovano a vivere un momento di profonda crisi. Palermo e Fiorentina continuano ad essere nella parte bassa della classifica ed ora sono a soli sei punti dalla zona retrocessione. I viola perdono clamorosamente in casa con il Lecce per 1-0 e incappano in un altra sconfitta casalinga, che pregiudica lo stato d'animo dei tifosi, sempre più inviperiti e arrabbiati con i Della Valle e la società.
In Sicilia l'aria non è delle migliori e i rosanero subiscono l'ennesima stop fuori casa della stagione: questa volta è il Chievo a piegare la resistenza palermitana grazie al gol del centrocampista Sammarco. Per Bortolo Mutti solo 1 punto in quattro partite, forse non era tutta colpa dell'ex allenatore Mangia.

Nelle altre partita da segnalare il ritorno alla vittoria del Parma e i primi tre punti sulla panchina ducale per Roberto Donadoni. I gialloblu sconfiggono 3-1 il Siena con il solito Giovinco grande protagonista.
Nello scontro salvezza è il Cesena a sorridere: un grande Mutu demolisce un  Novara sempre più in crisi di gioco e di risultati, con la panchina di Attilio Tesser sempre più in bilico.

Stasera, va ricordato, ci sarà il posticipo tra Napoli e Bologna con i partenopei chiamati a vincere per diminuire il distacco in classifica e avvicinarsi alla zona Scudetto.

Andrea Ziglio

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