Basket maschile: Amedeo Della Valle vive il sogno Si è vicini ad avere il quarto giocatore azzurro nel più prestigioso campionato cestistico del pianeta? Lo sperano e lo credono in tanti nella Penisola, avendo davanti agli occhi il meraviglioso cammino di Amedeo Della Valle, classe 93’, di scuola Monferrato. Nato ad Alba, nei pressi della sua Casale, dove ha poi proseguito i suoi sforzi di diventare un giocatore di pallacanestro, passione già coltivata in famiglia dal padre, tale Carlo Della Valle, discreto giocatore di Roma, Torino e Livorno tre decenni or sono.
Talento precoce, il giovane Carlo, leader a 15 anni della squadra giovanile (finali nazionali raggiunte), talmente bravo che mister Crespi lo inserisce (secondo alcuni prematuramente) nella prima squadra, al tempo militante nella LegaDue. Eppure la gloria vera, quella della consacrazione ad astro nascente (si spera di non esagerare), arriva agli Europei Under18, chiusi con un quanto mai onorevole 55% dalla corta distanza con più di 15 punti di media. Celebre l’incontro conclusivo con la temibile Francia, nel quale il talento di Casale ha collezionato ben 26 punti.
Il suo idolo è Jose Calderon, ma i suoi centimetri (195) indirizzeranno il suo impiego statunitense soprattutto da 2, a meno che non si dimostri pienamente all'altezza di ricoprire il ruolo di playmaker a dispetto della prestanza fisica. Ottima capacità di tiro (non ci si aspetti per il momento un Bargnani od un Gallinari), buona elevazione nonché discreta visuale di gioco tipica della scuola europea, che spesso vale un’enormità nei match d’oltreoceano condizionati da una severa staticità dei ruoli.
Quest’anno la stellina italiana si è unita al Findlay College Prep di Henderson, nel Nevada, dal quale è recentemente passato Avery Bradley dei Boston Celtic, a lungo criticato nella sua gestione dei palloni in cabina di regia, di recente esploso alla voce punti realizzati, assistito da Rondo. Ed è proprio il grande passo quello che il nostro giocatore sogna, dopo aver ricevuto domande dai più importanti college statunitensi di basket, quali Arizona, Texas, Ohio State e Gonzaga. Dopo attente riflessioni Della Valle ha optato per Ohio State, college di levatura nazionale, che,si spera, renderà il piccolo italiano perfettamente in grado di affrontare una pallacanestro che conta, nonché un basket al quale persino fenomeni dichiarati quali Bargnani e Gallinari hanno trovato non pochi problemi ad adattarsi. Si prospetta infine un anno interessante, il prossimo, per quanto riguarda il futuro degli azzurri sul continente americano; un anno nel quale il nostro Amedeo Della Valle avrà la sua parte di palcoscenico.
Filippo Caiuli
Su Dalla Valle bisogna andare molto cauti con i giudizi ed aspettare cosa farà il prossimo anno in Ncaa. Certo è già un'ottima cosa vedere un italiano giocare nel basket universitario, da sempre ambiente strettamente americano. L'ho visto giocare nella finale del liceo e i margini di miglioramento sono davvero interessanti.
RispondiEliminaCarlo il padre
RispondiEliminaAmedeo il figlio
Non viceversa come nell'articolo
State facendo un buon lavoro, però alcuni di voi dovrebbero leggersi gli articoli prima di pubblicarli, troppi errori.
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