Continua a mancare il primo pass olimpico nel tennistavolo per l'Italia. Nel torneo di qualificazione di scena in Lussemburgo, Mihai Bobocica e Wenglin Tan Monfardini hanno fatto poca strada anche oggi e si giocheranno domani l'ultima chance di approdare alle Olimpiadi di Londra 2012. In caso contrario, ci sarà per loro (ma anche per gli altri azzurri già usciti di scena in questa competizione)
un ultimo esame di riparazione nel torneo mondiale di Doha (Qatar) in programma dal 10 al 13 maggio e dove si assegneranno i restanti tre biglietti olimpici a disposizione.
Alquanto singolare l'episodio accaduto a Bobocica, il quale è stato addirittura squalificato nei quarti di finale contro il rumeno Cioti. Nel corso del primo set, infatti, l'azzurro ha affermato di aver danneggiato la racchetta, chiedendo all'arbitro la sostituzione (che, da regolamento, non è prevista). Il direttore di gara non ha acconsentito, con il portacolori del Bel Paese che cedeva il primo parziale per 11-4. A quel punto Bobocica chiedeva nuovamente la sostituzione della racchetta, le cui condizioni, a suo dire, erano persino peggiorate. In seguito a questa richiesta l'arbitro estraeva il cartellino rosso e squalificava il pongista italiano, reo di aver danneggiato di proposito la racchetta. Insomma, una situazione ai limiti dell'assurdo, ma la realtà dei fatti è che a passare il turno è stato il rumeno Cioti.
In campo femminile, invece, Wenglin Tan Monfardini, dopo aver superato ai quarti per 4-3 la ceca Hadakova, è stata superata in semifinale dalla croata di origine cinese Tian Yuan (4-3).
Al di là di un'eventuale qualificazione ai Giochi (tutt'altro che scontata) che potrà realizzarsi domani o nel prossimo torneo, emerge come il tennistavolo italiano attraversi un momento di profonda crisi e di inadeguatezza ai palcoscenici internazionali. Dopo la brutta figura dei Mondiali a squadre, con le selezioni azzurre ben oltre la 25ma posizione, ecco un altro torneo anonimo ed al di sotto delle aspettative. L'epoca d'oro dello scorso decennio (ricordiamo la vittoria della nazionale femminile agli Europei del 2003, la qualificazione di 5 azzurri ai Giochi di Atene 2004 e diversi altri podi continentali negli anni seguenti) è malinconicamente finita e se Coni e Federazione non si impegneranno ad invertire la rotta in tempi brevi, l''Italia è destinata a recitare questo ruolo da comparsa ancora a lungo.
Federico Militello
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