L’Italia torna ad esultare in una classica del ciclismo
(seppur non “monumento”) grazie allo splendido successo odierno di Enrico
Gasparotto all’Amstel Gold Race, la prima delle tre grandi corse sulle Ardenne.
Il ciclista azzurro precede infatti sul traguardo il belga Jelle Vanendert e lo
slovacco Peter Sagan, che si pianta letteralmente a 50 metri dalla linea di
arrivo quando ormai sembra poter aggiudicarsi la gara olandese senza più troppi
problemi.
I 257 chilometri da Maastricht al Cauberg sono condizionati
da pioggia e bassa temperatura e dopo circa 40 km parte la fuga di giornata,
composta da nove unità fra le quali l’italiano Simone Stortoni ed il francese
Romain Bardet. Il vantaggio arriva a toccare anche la soglia dei 13 minuti, ma
dietro il gruppo controlla sempre tranquillamente. Ai -26 rimangono in testa
solo Bardet e Alex Howes, con circa 40’’ sui migliori, ma l’azione sembra
destinata a non durare. Invece da dietro nessuno tenta di far “esplodere” la
corsa e, complice anche un problema
meccanico di Samuel Sanchez, i due davanti spingono all’inverosimile per
tentare di guadagnare quanto più possibile. Si organizza perciò la BMC di
Philippe Gilbert, che porta a tirare Mauro Santambrogio e Greg Van Avermaet, ed
a 9 km dall’arrivo il plotone si ricompatta.
Dopo un timido allungo di Peter Sagan e Thomas Voeckler,
finito nel nulla, l’attacco buono sembra arrivare da chi meno te lo aspetti,
vale a dire lo spagnolo della Katusha Oscar Freire, che parte fra lo stupore
generale, guadagna una decina di secondi e attacca il Cauberg con 8’’ su Nicki
Terpstra, lanciato all’inseguimento, e 12’’ sui favoriti. Gilbert prova ad uscire,
mentre Cunego (che pare dotato di una buona gamba) cade in maniera tragicomica
addosso al norvegese Nordhaug. Freire viene ripreso e superato ai -200 dal terzetto
formato da Sagan, Vanendert e Gasparotto, con il giovane slovacco lanciato
verso il successo. Ma ai -50m le gambe del corridore della Liquigas cedono di
colpo, lasciando via libera ad Enrico Gasparotto (Astana), il quale può dunque
aggiungere l’Amstel Gold Race al suo palmarès, che vanta proprio un terzo posto
nel 2010 sul Cauberg e un successo tricolore nel 2005 nella prova il linea.
Buoni piazzamenti anche per Rinaldo Nocentini, nono nonostante una forma ancora non
particolarmente brillante, e per Elia Favilli, quattordicesimo, mentre è apparso
in crescita Philippe Gilbert, che ora punterà tutto sulla Freccia Vallone (in
programma mercoledì) e sulla Liegi, per confermarsi sugli straordinari livelli
della stagione scorsa.
Francesco Caligaris
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