sabato 14 aprile 2012

Basket: Cantù intacca la leadership di Siena?



E’ caduto il gigante. La Montepaschi di coach Pianigiani impatta nel muro di una Bennett cinica e solida, una versione decisamente diversa da quella mostrata al mondo nella non distante finale di Coppa Italia, persa proprio contro il gruppo toscano. Vittoria di per sé inebriante, arricchita da due punti quanto mai essenziali per attuare un momentaneo aggancio a quota 36 punti ai danni degli stessi giocatori bianco-verdi.

Gara dura e sofferta, controllata dai padroni di casa nella prima metà di gioco, per poi subire l’atteso rientro ospite, arrestato miracolosamente nel determinante quarto sul punteggio di 95-94. Prestazione a tutto tondo per il quintetto base senese, con quattro dei suoi membri in doppia cifra, malgrado qualche errore di troppo di Rakocevic abbia concesso maggior margine alla formazione casalinga. Dopo i primi quattro poco altro per la prima in classifica, malgrado i 21 punti di un Lavrinovic ispirato dalla panchina, comunque poco incisivo in una lotta a rimbalzi nettamente vinta da Perkins e compagni. Ritorna per Siena, dunque, l’incubo dei rimbalzi offensivi concessi, causa primaria del collasso europeo e, ora, causa di una sconfitta di una pesantezza estrema, la quale potrebbe essere persino determinante in un’eventuale bagarre futura per la conquista dello scudetto.
Nulla da obiettare ad una Bennet Cantù finalmente matura la quale, persino con l’assenza di Micov, riesce a valorizzare i propri effettivi a disposizione, guidati questi ultimi da un capitano quale Gianluca Basile, non solo arma micidiale nelle sfide continentali, ma, ora, mattatore anche entro i confini nazionali, autore di 20 punti fondamentali per la vittoria finale, 1/5 dei punti totali. A sostenere il velocista ex Real Madrid, giunge ben accolta la mastodontica solidità (con passività senese all’angolo) di Doros Perkins (doppia-doppia da 15 punti e 11 rimbalzi) e Greg Brunnen (15 punti per lui, con ben 5 rimbalzi raccolti sotto il tabellone avversario su un totale di 7). Per chiudere i giochi subentra un Leunen dinamitardo, in grado di scardinare l’efficace difesa senese facendo brillare una serie impressionante di bombe dall’arco lungo (3/5 a referto). Meritatissima vittoria casalinga per Andrea Trinchieri e soci, infine.

Non pochi, ad oggi, sembrano essere i dubbi su una netta vittoria senese nella stagione corrente. Quanto un macigno pesa la disfatta in Eurolega, un’impressionante serie di sconfitte che ha semplicemente messo n mostra brecce non da poco nella muraglia della Montepaschi, sino ad oggi ritenuta invalicabile,per lo meno in patria. Troppo morbidi i contatti presso i tabelloni da parte dei lunghi di Pianigiani, in grado, dal punto di vista fisico, di rivaleggiare teoricamente non soltanto con la totalità delle squadre italiane, ma persino con alcune delle più deboli compagini statunitensi. Sporadico è stato il supporto della panchina in più di un’occasione, quest’anno, nonostante alcuni diamanti (ad esempio Mc Calebb) prediligessero chiaramente match europei per dar sfoggio delle proprie potenzialità. Ad ogni modo largo alle opportune critiche senesi in questo momento sensibile della stagione, ma bando alle esecuzioni di massa, in una stagione regolare dominata tra luci e ombra sin dalle battute iniziali e nella quale, lo si ricordi, la Montepaschi ha da recuperare ben due match, quattro possibile (forse probabili) punti di distacco dalla seconda. Malgrado le mere statistiche, arduo sembra il cammino delle inseguitrici, tra le quali spiccano un’Armani Jeans affannata e troppo incostante nel corso dell’anno, una Scavolini con un roster troppo ristretto, sebbene di valore sia il quintetto base americano e, sul finire, una Bennet Cantù ora solida e decisa ma, lo si ricordi, neppure in grado di scalfire la corazza della Montepaschi Siena in buona forma.

Alle restanti settimane ed ai recuperi senesi il compito di definire maggiormente i dettagli di quello che si preannuncia essere un finale stagione estremamente caldo.

Filippo Caiuli

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