Una vittoria di esperienza. O meglio, più di esperienza che
di gamba, quella di Tom Boonen oggi
al Giro delle Fiandre, ulteriore
conferma che il belga è il protagonista
assoluto di questo avvio di stagione, con tre successi in appena nove
giorni al Gp di Harelbeke, alla Gand-Wevelgem e oggi a Oudenaarde.
L’edizione 2012 della prima Classica del nord, però, sarà ricordata a lungo
anche per la splendida prestazione degli
azzurri, su tutti Filippo Pozzato ed Alessandro Ballan,
rispettivamente secondo e terzo, ma autori di una gara a dir poco fantastica. Ed
ora, complice anche la sfortunatissima caduta di
Fabian Cancellara (sospetta frattura alla clavicola per lo svizzero), la Parigi-Roubaix
sarà tutta da vivere, sperando finalmente in un colpaccio italiano che manca,
sul pavè, addirittura dal 1999.
La tappa, piuttosto monotona e noiosa fino a circa 60km dall’arrivo, si
apre con la fuga di una quindicina di corridori, fra cui spiccano Manuel
Belletti, lo statunitense Tyler Farrar e David Boucher, ma dietro il gruppo dei
migliori controlla e il vantaggio non supera mai il minuto e mezzo. Ai -50 il
primo colpo di scena: al rifornimento Cancellara
cade e rimane immobile in mezzo alla strada, viene
soccorso immediatamente ma è incapace di risalire sulla sella e ripartire come
solo lui è in grado di fare. La prima diagnosi del medico della Radioshack è
importante, sospetta frattura alla
clavicola che, se confermata in serata, impedirà all’elvetico di partecipare a
tutte le “sue” gare e, soprattutto, di non prepararsi al meglio per i Giochi
Olimpici.
Al secondo passaggio su Kwaremont e Patersberg, la corsa si anima in maniera
quasi decisiva, con gli scatti di Luca
Paolini, Juan Antonio Flecha e Vincent Jerome, ripresi poi da Boonen,
Pozzato, Ballan, Terpstra, Chavanel, Iglinksyi, Vanmarcke e, in un secondo
momento, anche da Peter Sagan. Ai -21 il gruppetto abbraccia anche i rientri di
Oscar Gatto ed Edvald Boasson Hagen e la situazione, con Jerome e Terpstra in
leggera fuga, appare favorevole a Tom Boonen, affiancato da ben due compagni di
squadra. Sull’ultimo passaggio sul
Kwaremont però ecco che Ballan attacca in maniera decisa e viene inseguito
solamente dal belga e da Filippo Pozzato, grande rivelazione di giornata.
Sui tre non riesce più ad accorciare nessun altro (solo Sagan ci prova, ma
invano) e, sul Patersberg, sembra addirittura che Boonen sia in difficoltà, ma
gli azzurri non sono in grado di portare a termine l’azione decisiva e, a -12 e
con solo pianura fino al traguardo, rimangono
in tre a giocarsi la tappa.
Si arriva perciò alla volata, con Ballan che non riesce a
staccare tutti ad un km dalla fine e Pozzato, forse privo della “gamba” buona,
che non sfrutta il lavoro dell’ex Campione del Mondo per sfiancare Boonen. E
così, il belga trionfa a braccia alzate
per la terza volta al Fiandre, davanti al ciclista della Farnese Vini-Selle
Italia e ad un ottimo Ballan, nettamente il più lento dei tre.
Rimane sicuramente un
po’ di amaro in bocca per i colori azzurri, per non aver finalizzato a dovere un’importante superiorità numerica,
ma ciò di buono mostrato oggi lascia ben sperare per il futuro, a partire già
dalla Parigi-Roubaix di settimana prossima. Una gara sì amata da Boonen (tre volte
vincitore), ma anche molto adatta alle qualità dei due battuti di oggi, in
cerca della rivincita.
Francesco Caligaris
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