Prima giornata dei Mondiali
di ciclismo su pista a Melbourne e subito oro più record iridato per il team maschile dell’inseguimento britannico,
capace di chiudere in 3’53’’295 davanti ai padroni di casa australiani.
Delusione azzurra
invece nello scratch, gara nella quale il giovane Elia Viviani non è riuscito a ripetere l’exploit argento della scorsa
stagione. Il 23enne della Liquigas, infatti, ha optato per un ritmo molto
alto fin dall’inizio, cercando di stare costantemente davanti e provando a
ricucire quasi sempre da solo sulle mini-fughe che si creavano. E così, a
quattro giri dalla conclusione, durante l’inseguimento all’austriaco Muller, Elia è praticamente “scoppiato” ed è stato
superato da tutto il gruppo, chiudendo ultimo. Per la cronaca, l’oro è
finito al collo dell’anglosassone Ben Swift, davanti al sudafricano Nolan
Hoffman ed all’olandese Wim Stroetinga.
Questo il commento del nostro corridore, che ora punterà tutto sulla “sua” gara, l’omnium,
nella quale ha grandi chances di medaglia: "Mi sento bene e la condizione è buona, quindi prima della gara mi sono detto di
partire per puntare alla maglia iridata e dare tutto per la vittoria e non per
un altro piazzamento. Non volevo ripetere la gara dell’anno scorso in Olanda e così
quando ho visto che l’austriaco in fuga stava aumentando il suo vantaggio ho
deciso di provare a prendere in mano la corsa e uscire dal gruppo per chiudere
su di lui e giocarmi le mie carte. Se qualcuno non provava a chiudere Mueller
sarebbe anche potuto arrivare. Da dietro poi Swift ha rimontato molto forte e
quando il gruppo è rientrato chiaramente non ho più potuto fare molto. E’
andata così, ma - ripeto - ho provato a
correre per vincere e non ho nulla da recriminare alla mia corsa”.
Le altre due finali del giorno, quelle delle velocità a
squadre maschile e femminile, hanno visto trionfare rispettivamente l’Australia
(sulla Francia) e la Germania, con tanto di nuovo record mondiale, proprio ai
danni delle beniamine di casa.
Francesco Caligaris
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