lunedì 2 aprile 2012

Claudia Alverà: "L'Italia ha dimostrato che sa giocare a curling"



Le azzurre della nazionale italiana di curling sono tornate da qualche giorno da Lethbridge, in Canada, dove hanno ottenuto un buon decimo posto ai Mondiali, senza dimenticare la storica vittoria contro le padrone di casa. In esclusiva per Olimpiazzurra abbiamo intervistato la lead Claudia Alverà membro della nazionale femminile di curling dal 2007, che ha partecipato a sei Europei, tre femminili e tre misti, e due Mondiali assoluti.


L'Italia ha concluso il Mondiale al 10° posto con 3 vittorie e 8 sconfitte: siete soddisfatte del risultato?
"Direi che certamente siamo soddisfatte".

Avete incontrato delle difficoltà nel percorso di avvicinamento alla rassegna iridata?
"Dagli Europei di Mosca in poi ci siamo allenate molto da sole, ma con poche occasioni di confrontarci all'estero; abbiamo svolto solo due gare in Svizzera, mentre per il resto ci siamo allenate sempre da sole, dunque si può comprendere quali siano le difficoltà".

Preparazione a parte, siete comunque riuscite a togliervi qualche soddisfazione, come la vittoria di misura con le maestre canadesi.
"Siamo riuscite a dimostrare che l'Italia sa giocare a curling. Noi siamo una squadra molto unita e con una grande tecnica. Anche nei momenti difficili non ci siamo mai disunite. Certo vincere contro nazioni così forti ti dà una grande soddisfazione".

Dopo la sconfitta contro di voi, il Canada non è stato più lo stesso, deludendo le aspettative. Vi ritenete un po' responsabili di questo black-out delle rappresentanti della Foglia d'Acero?
"No! Assolutamente no! Come in tutti gli sport si vince e si perde e non ho mai sentito nessun vincitore sentirsi responsabile della sconfitta dell'avversario. Forse erano troppo sicure di sé stesse, ma bisogna avere rispetto di tutte le squadre forti o meno che siano".

Avete perso sul filo di lana diverse partite: quali sono i vostri rimpianti maggiori?
"Corea, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Scozia. Ma ormai è inutile rimuginare".

Cosa vi è mancato in certi frangenti?
"L'abitudine alla competizione."

Sono appena iniziati i Mondiali maschili, dove purtroppo l'Italia non si è qualificata: un tuo pronostico sulle favorite?
"Canada, Svezia e Norvegia. Per i nostri ragazzi, ci auguriamo che il prossimo anno riescano a risalire nella serie A europea ed a qualificarsi ai Mondiali".

Quali sono ora i vostri prossimi impegni sportivi?
"Disputeremo le finali dei Campionati italiani a Cavalese, poi relax fino alla fine di giugno. In seguito inizieremo una preparazione blanda a secco ed a fine agosto saremo affiancate dal nostro preparatore atletico. Ci auguriamo di poter partecipare a tutti i tornei di cui si sta discutendo".

Un tuo commento sulle tue compagne di squadra e sugli allenatori.
"Diana Gaspari, Chiara Olivieri e mia figlia Giorgia Apollonio sono delle compagne fantastiche. Fabio Alverà e Brian Gray ci hanno aiutato tantissimo". 


Alberto Arienti

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