lunedì 2 aprile 2012

Calcio, SerieA: scudetto,terzo posto, salvezza, chi centrerà l'obiettivo?

                                
Mancano solo otto giornate e il campionato italiano di calcio entra nel rush finale. Una 30esima giornata che ha riaperto i giochi sia in chiave Scudetto che in quella terzo posto e qualificazione alla prossima Champions League. Un turno favorevole alla Juventus, che accorcia le distanze dal Milan, e per Roma ed Inter, che ora possono addirittura sognare l'Europa. In zona salvezza Novara e Cesena sembrano spacciate, mentre il Lecce si fa male da solo e non approfitta dell'ennesima sconfitta della Fiorentina. Purtroppo il weekend trascorso rischia di passare in secondo piano per una nuova puntata di Scommessopoli.
Notizia fresca di giornata è l'arresto di Andrea Masiello, ma le indiscrezioni parlano di numerosi altri calciatori coinvolti in un giro di scommesse e che potrebbe portare anche a penalizzazioni future per alcune squadre e quindi ad un cambiamento drastico delle attuali classifiche.

Torniamo però ai temi del campionato e a quelli del calcio giocato. Come detto la Juventus si è avvicinata al Milan capolista e lo ha fatto in grande stile, demolendo in casa il Napoli per 3-0. Una prestazione strabiliante della squadra di Antonio Conte, che ha dominato sia sul piano tattico che su quello fisico i partenopei. Trascinatore indiscusso è stato il cileno Arturo Vidal, autore del secondo gol e dell'assist per Quaglierella in occasione della terza segnatura. Il centrocampista sudamericano è una delle note più liete della stagione bianconera: un tuttofare in mezzo al campo, capace di recuperare palloni e di gestirli con grande capacità, dimostrando anche un'ottima tecnica individuale e qualche colpo di fantasia, come dimostra il bellissimo gol di ieri sera. La grande forza della Juve resta però il reparto difensivo: Buffon sta tornando sui livelli che lo hanno portato ad essere il migliore del mondo, Barzagli e Chiellini sono autori di una stagione al limite della perfezione e qualche volta anche Bonucci fa vedere che si può puntare su di lui per il futuro in chiave azzurra. 

In casa Juve ci sono solo sorrisi, mentre in quella del Milan c'è grande rabbia e nervosismo per alcune decisioni arbitrali, che hanno penalizzato fortemente i rossoneri nella trasferta di Catania. Un altro gol non visto e due fuorigioco inesistenti hanno fatto perdere la pazienza sia a Massimiliano Allegri che ad Adriano Galliani. Quest'ultimo ha inviato in giornata una lettera alla FIGC, chiedendo l'utilizzo degli arbitri di porta per evitare certi errori come quello su Robinho e quello passato su Muntari. Sul campo il Milan non ha brillato ed il pareggio è sicuramente il risultato più giusto, merito anche dell'ennesima grande prova del Catania, bravissimo a sfruttare un Milan con la testa già a Barcellona. Il solito guizzo di Ibra (assist per il gol di Robinho) non è bastato e la squadra di Allegri si ritrova ora a gestire un vantaggio risicato con la consapevolezza che dalle prossime domeniche sarà vietato sbagliare per evitare l'aggancio o il sorpasso. 
I problemi del campionato verranno affrontati da mercoledì, perché domani il Milan scenderà in campo al Camp Nou per il ritorno dei quarti di Champions e tra i convocati si rivede anche Pato, finalmente guarito dai suoi infortuni. Ultima notizia riguardante la società di Via Turati è l'idoneità concessa ad Antonio Cassano: una notizia positiva non solo per il club milanista ma anche per la Nazionale, che spera di vedere Fantantonio con la maglia azzurra agli Europei.

La domenica appena trascorsa ha conciso con l'esordio sulla panchina dell'Inter di Andrea Stramaccioni. L'ex tecnico della Primavera ha debuttato con una vittoria contro il Genoa, ma appare troppo presto cominciare a fare un'analisi sulla nuova Inter. Il tecnico romano ha sicuramente portato una nuova ventata di freschezza e qualche idea di gioco diversa, come il tridente con Zarate titolare dal primo minuto. Finalmente si è vista un'Inter bella e divertente, che ha sofferto e lottato fino alla fine e che è riuscita a tornare al successo. Un 5-4 pirotecnico che però ha messo in luce i problemi della retroguardia interista e di un Lucio ben lontano dal giocatore visto nelle passate stagioni con la maglia nerazzurra e con quella del Brasile. Per fortuna gli attaccanti hanno fatto il loro dovere e il divertimento sugli spalti non è di certo mancato. Si sono viste anche alcune belle azioni, come quella che ha portato alla prima marcatura di Milito. Stramaccioni ha centrato la prima ed ora ne restano otto per convincere il presidente Moratti a puntare su di lui anche il prossimo anno.

Una giornata che ha rilanciato le ambizioni europee della Roma. La squadra di Luis Enrique è andata sotto con il Novara, ma ha saputo reagire alla grande, trascinata da un super Osvaldo, gol e assist per la punta italo-argentina. Un gioco spumeggiante, che ha messo in mostra anche le abilità tecniche e di inserimento di Marquinho. Rimane un grande punto di domanda sulla fase difensiva della squadra giallorossa. Anche ieri la Roma ha rischiato troppe volte e alla fine ha concesso anche due reti; non sempre si riescono a fare tanti gol e quest'anno la squadra del tecnico spagnolo ha pagato più volte la volontà di attaccare e di scoprirsi facilmente al contropiede avversario, un esempio la sfida di San Siro della volta scorsa. Sistemato questo problema la Roma può davvero puntare alla qualificazione in Champions e dal prossimo anno a qualcosa di più prestigioso.

La possibilità di credere ancora al terzo posto a Roma ed Inter è stata data dalle dirette avversarie, tutte sconfitte in questo turno. Ancora una volta pur perdendo in quel di Parma la Lazio non viene agganciata e rimane in solitaria al terzo posto. La squadra di Edy Reja appare comunque stanca e poco brillante e soffre terribilmente l'assenza di Miroslav Klose, vero punto di riferimento e terminale offensivo dei biancocelesti. 
Il Napoli esce dallo Juventus Stadium con le ossa rotte e il morale sotto i tacchi. Prestazione molto negativa per i partenopei, che hanno pagato la giornata no di Cavani e Lavezzi. Quando la coppia sudamericana non gira, sono dolori per la squadra di Mazzarri.
Domenica prossima sapremo molto di più su chi realmente potrà centrare l'obiettivo: infatti andrà in scena all'Olimpico un importantissimo Lazio-Napoli, con entrambe le squadre obbligate a vincere, perchè un pareggio permetterebbe alle inseguitrici di avvicinarsi ancora di più.
Ci sarebbe anche l'Udinese tra le pretendenti, ma la squadra di Francesca Guidolin sembra tirarsi fuori da sola dalla corsa all'Europa. La sconfitta di Siena potrebbe incidere molto sulle motivazioni di questo finale di campionato, con i giocatori che cominciano a sentire le fatiche di una stagione snervante ed iniziata ad Agosto con il preliminare di Champions contro l'Arsenal.

Capitolo salvezza: Novara e Cesena salutano la serieA e solo la matematica le sta tenendo ancora in vita. Il Lecce si sta mangiando le mani per non essere andato oltre il pareggio casalingo con i romagnoli. Un punto che accorcia solamente a cinque le distanti da una sempre più traballante Fiorentina, sconfitta in casa da un Chievo ormai salvo. I viola sembrano ripercorrere le orme della Samp dell'anno scorso, con la paura di cadere nell'oblio della retrocessione che sta prendendo sempre di più i tifosi e gli stessi calciatori. Delio Rossi non è riuscito a dare l'entusiasmo richiesto e a riportare la squadra in una posizione più degna di classifica, certificando che i problemi non erano solo colpa di Mihajlovic, ma di una società che ha sbagliato tutti gli acquisti di mercato. Anche il Genoa non è in una posizione tranquilla (solo un punto sopra la Viola) e il presidente ha deciso di rimettere sulla panchina rossoblu Alberto Malesani, allenatore capace di gestire al meglio questi momenti delicati di stagione e che tutto sommato aveva fatto bene nella sua prima vita genoana. Purtroppo i presidenti sbagliano, per poi tornare sui loro passi quando la frittata ormai è fatta. Ma questa è un'altra storia e poche righe non possono bastare per parlare di uno dei problemi del calcio italiano.

Andrea Ziglio

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