Giunti al termine del Mondiale a squadre di tennistavolo di Dortmund, è ora di tirare le somme di quelle che sono state le prestazioni dell’Italia, rispettivamente 31esima (al maschile) e 28 esima (al femminile) in Seconda Divisione. Per la cronaca, entrambe le competizioni sono state vinte dalla Cina, assoluta dominatrice della rassegna iridata in terra tedesca.
I due team azzurri, privi dei leader Mihai Bobocica e Nicoletta Stefanova infortunati pochi giorni prima del via, hanno fatto affidamento sulla coppia Niagol Stoyanov-Lisa Ridolfi, veri trascinatori sia in campo che fuori ed autori delle migliori prestazioni nelle tante partite disputate. Ottimo il rientro di Wenling Tan Monfardini, la quale, nonostante gli ormai 39 anni suonati, si è ben difesa contro tutti gli avversari e ha contribuito egregiamente alla causa italiana. Anche la terza ragazza, Debora Vivarelli (classe 1993), si è disimpegnata bene durante il Mondiale, regalando l’impressione di avere un gran futuro davanti.
Nell’ultimo match, quello perso per 3-1 contro l’India, il c.t. Andreja Ojstersek ha infine fatto esordire la giovane Elisa Trotti, appena diciassettenne, che è stata sconfitta per 3-1 giocando però ad alti livelli contro una rivale ben più esperta e quotata.
In campo maschile, sottolineando ancora una volta un positivissimo Stoyanov, vanno citati anche Marco Rech e Stefano Tomasi, protagonisti di qualche incontro entusiasmante, ma anche di alcuni scivoloni che hanno compromesso il percorso azzurro. I due, comunque, hanno dimostrato sprazzi di ottimo tennistavolo e lasciano ben sperare per i prossimi appuntamenti. Come per le donne, anche qui nell’ultima partita ha fatto il proprio esordio iridato Federico Pavan, subito vincitore per 3-2 contro l’avversario nigeriano nel secco 3-0 dei ragazzi di Nannoni al terzetto africano.
Francesco Caligaris
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