lunedì 27 febbraio 2012

Calcio, SerieA: " Modernizziamoci"

                                            

La partita più attesa dell'anno condizionata da un clamoroso errore arbitrale. Una svista macroscopica, che potrebbe risultare decisiva anche per l'assegnazione dello Scudetto. Il gol annullato a Muntari è il simbolo di come il calcio abbia bisogno del supporto della tecnologia e che, se tutti gli altri sport del mondo utilizzano istant replay, occhio di falco, riprese video per assegnare una meta, un canestro o un punto, è ora che il ricco calcio si dia una svegliata. Blatter, Platini e tutta la compagnia del pallone devono cominciare a prendere delle decisioni importanti per lo sport più amato a livello mondiale.
Non è possibile che partite scudetto o addirittura ottavi di finale mondiali (chiedete a Capello e all'Inghilterra) vengano falsate nel risultato da errori che non possono essere accettati. Sono anni che si parla di sensori alle porte o ai palloni, ma nessuna novità negli ultimi anni è stata introdotta e casi come quello di Muntari di sabato sera o di Lampard in Sudafrica sarebbero stati chiaramente risolti.

Perchè i giudici di linea vengono utilizzati solo nelle competizioni europee e non anche nei campionati nazionali? Cosa servono le mille telecamere delle televisioni se alla fine nessuna di questa può essere utile al direttore di gara o al guardalinee di turno? Ma, soprattutto, a cosa serve il quarto uomo se anche in questi casi non è riuscito ad aiutare l'arbitro?

Il quarto uomo è una figura non specificata nel mondo del calcio, non si sa quali compiti abbia di preciso o se serve solo per alzare la lavagnetta luminosa per i cambi ed il recupero e tenere a bada le ire dei due allenatori in panchina. Proprio lui stesso potrebbe assumere l'incarico di rivedere velocemente l'immagine in uno schermo e di prendere la decisione più giusta, evitando polemiche ed eventuali massacri sulla classe arbitrale. Non va dimenticato che nella finale mondiale di Berlino, fu proprio il quarto uomo a decretare l'espulsione di Zidane, rivedendo, così si dice, l'immagine su un televisore a bordo campo.

In campo, però, scende una terna arbitrale e quasi sempre a commettere gli errori più scellerati ed incomprensibili sono proprio i guardalinee. Definirli assistenti sembra ora come ora un'assurdità, perchè più che aiutare, conducono l'arbitro in fallo e a sbagliare. Tralasciando le sviste davvero più incredibili ( ci si chiede dove stesse guardando Romagnoli), manca uniformità di giudizio anche sulle chiamate del fuorigioco. La regola dice che nel dubbio e se non si è sicuri del fuorigioco, la bandierina non va alzata e bisogna far proseguire l'azione. Peccato che immancabilmente si vede il guardalinee con la mano alzata a sventolare l'infrazione. Io comprendo che sbagliare sia umano e che se il fuorigioco è di 1cm è impossibile vederlo, ma anche per questo bisogna al più presto trovare una soluzione per rendere non solo il nostro campionato, ma l'intero calcio più pulito da pensieri di complotti o favoritismi.

Un'altra bruttissima abitudine è quella di non permettere agli arbitri di spiegare le loro ragioni e di chiedere scusa in caso di errori. In un gioco del pallone dove tutti parlano, dove le telecamere spiano gli spogliatoi dei calciatori, perchè i nostri fischietti non possono presentarsi a fine gare davanti ad un microfono e parlare della partita appena trascorsa. Un'assurdità che fa male alla classe arbitrale, sempre più bersagliata dalle critiche dei dirigenti delle società e da quelle di tutti i tifosi.

Purtroppo i massimi dirigenti della Fifa e della Uefa non hanno nessuna intenzione, almeno nei prossimi due anni, di provare e sperimentare qualcosa di nuovo, di cambiare definitivamente questo calcio poco credibile, che allontana sempre di più i tifosi e il loro amore per questo sport.

Andrea Ziglio

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