lunedì 13 febbraio 2012
Hockey ghiaccio: l’Italia si aggiudica l’EIHC in Ucraina
La nazionale italiana di hockey ghiaccio si è aggiudicata l'Euro Ice Hockey Challenge disputato contro le compagini di Lituania, Romania ed Ucraina: un test importantissimo in vista dei Mondiali previsti nel mese di maggio.
Sul ghiaccio di Kiev scendono in campo gli azzurri per la prima volta contro la compagine lituana, schierando a protezione della rete Daniel Bellissimo, scelta vincente a conti fatti. Primo tempo che scorre lento e senza aioni particolarmente sottolineabili, eccetto, ovviamente la prima rete italiana, in power play, realizzata da Luca Ansoldi su assist di Marco Insam. Seconda porzione di gioco nettamente sotto il controllo della nostra nazionale, con Scandella e Felicetti vicinissimi alla seconda rete, poi realizzata effettivamente da quest’ultimo che semina il panico nella difesa avversaria senza assistenza dei compagni. E’ Anton Bernard a finalizzare per la terza volta, chiudendo praticamente la partita, ma ci sarà gloria nel finale anche per Scandella, rete più che meritata la sua vista la memorabile conduzione del disco. Italia 4, Lituania 0.
Decisamente più ostica (come previsto) la seconda partita degli azzurri in questo Challenge, con avversari di turno i temibili rumeni. Due novità nel gruppo di partenza italiano, con la sostituzione di un ottimo Bellissmo tra i pali a favore di Traugst e con la pesante esclusione di Insam, acciaccato dopo la vittoria con la Lituania all’esordio. Contrariamente a quanto visto nella gara iniziale, il secondo match comincia con burrascosi attacchi da entrambe le parti, che porta ad un istantaneo botta e risposta da parte di Antal e Iori. Ma è l’Italia la squadra meglio organizzata sul ghiaccio, dunque al 13esimo minuto è Stefano Marchetti il realizzatore del primo vantaggio azzurro, poi neutralizzato sul finire del primo tempo da una bella incursione del rumeno Molnar. E’ ancora il power play a favorire la nazionale in questa competizione, con Felicetti che, approfittando della momentanea superiorità numerica, spinge in rete il tentativo del solito Scandella, stabilendo nuovamente il risultato in parità, dopo il momentaneo vantaggio della Romania in apertura di quarto, realizzato ancora una volta da Molnar. Definitivo vantaggio azzurro sul 4-3 ad opera di Bernard a soli due minuti dal termine della gara, con il gruppo italico che cola in finale, dove ad attenderli ci saranno i padroni di casa ucraini.
Ultimo turno al cardiopalma contro l'Ucraina, con animi tesi in campo ed il risultato in bilico, come poi effettivamente piace agli amanti del disco sul ghiaccio. Nella gara determinante per il Challenge si rivede tra i pali Dan Bellissimo, mentre fuori ancora Insam, mai ripresosi dopo la prima gara disputata. Malgrado l’inizio spumeggiante della formazione casalinga, è il mattatore della competizione Bernard a perforare la rete ucraina dopo un solo minuto sul ghiaccio. Pareggio effettuato dopo poco in power play con Kasyanchuk. E’ la fase più viva del match, con gli ospiti che nuovamente compiono raid nella difesa ucraina, sino alla realizzazione di Rocco. Il secondo tempo si apre ferocemente quanto il primo, con la compagine di casa più cinica e che si porta sul 2-2 con la discesa decisiva di Toryanik. Eccezionale reazione azzurra al pareggio, con limpide occasioni sotto rete soprattutto con Scandella e, quando la gara diventa più fallosa, sono gli azzurri a volare in allungo ancora una volta con Benetti, autore di una grande rete in diagonale. Vantaggio nuovamente soltanto momentaneo, poiché a rete scende Kasyanchuk una seconda volta e buca la porta di Bellissimo. Gara movimentata sul finire con Scandella (ottima partita la sua) che riporta i suoi in vantaggio, ma un imbarazzante errore della difesa italiani permette a Pastukh di spedire il disco proprio sotto la traversa. L’Euro Challenge, dunque, si deciderà ai rigori, con la compagine italiana premiata dalle conclusioni ravvicinate. Doveroso affermare il merito ad una vittoria sempre a portata di mano lungo i quattro parziali di gioco.
Filippo Caiuli
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