venerdì 25 maggio 2012
Giro 2012, pagelle 19ma tappa: flop Basso, sorpresa Hesjedal
Il Giro d'Italia non si è deciso sull'Alpe di Pampeago, ma ha emesso i primi verdetti inappellabili: la vittoria finale sembra ristretta ormai allo spagnolo Joaquim Rodriguez ed al canadese Ryder Hesjedal, mentre per Michele Scarponi ed Ivan Basso il 'sogno rosa', a meno di ribaltoni francamente insospettabili, è definitivamente infranto.
Hesjedal, 9: non ce ne voglia il 31enne della Columbia Britannica, ma sta lottando per il successo del Giro d'Italia di gran lunga più modesto dell'ultimo decennio. Non è un caso, infatti, se a giocarsi il trono di Milano siano due atleti over30 che mai in carriera sono saliti su un podio in una grande corsa a tappe. Certo, il corridore della Garmin non sta rubando niente, rivelandosi complessivamente il più forte. Dopo aver risposto prontamente per tre volte agli attacchi di Scarponi, il ciclista del Nord America ha successivamente staccato il marchigiano con un ritmo indiavolato, guadagnando altri secondi preziosissimi su Rodriguez. Se supererà senza patemi anche il Mortirolo, la cronometro di Milano potrebbe consegnargli un trionfo inaspettato.
Scarponi, 8: scatti e controscatti, poi il calo nel finale. Ma almeno ci ha provato! L'impressione è che stia buttando al vento l'occasione della vita. In ripresa rispetto alla tappa del Giau, ma la condizione non sembra tale da poter ribaltare il Giro domani, anche se il Mortirolo (compresa la discesa) potrebbe servire da ideale trampolino di lancio. Servono le gambe.
Basso, 5: grandi proclami, attesa spasmodica per i tapponi dolomitici e poi...Un fragoroso flop! Il 34enne varesino rimane un buon corridore, ma non più in grado di vincere un grande giro. Soffre paurosamente i cambi di passo in salita (e non è che oggi fossero scatti 'alla Pantani"...) ed il suo ritmo viene facilmente tenuto dagli avversari. Alla resa dei conti, il grande lavoro della Liquigas si è rivelato inutile. Ora sullo Stelvio si giocherà il terzo posto con Scarponi.
Rodriguez, 7: non è un vincente e sa di essere di fronte all'occasione della vita. Corre in difesa ed appare poco brillante, quasi che la condizione fisica sia in flessione rispetto alla prima parte della Corsa Rosa. Non riesce a rispondere al quarto scatto di Scarponi, ma nel finale si riprende e limita i danni da Hesjedal. Lo spagnolo domani deve inventarsi qualcosa tra Mortirolo e Stelvio per staccare il canadese, altrimenti, con soli 17 secondi di vantaggio, a Milano servirà un miracolo.
Kreuziger, 10: dopo la 'cotta' sul Giau e la conseguente uscita dalla classifica, reagisce con carattere ed orgoglio e si aggiudica una tappa prestigiosa e che fa morale. Bravo. In futuro il ceco lotterà per traguardi importanti.
Pozzovivo, 6: ci si aspettava un suo attacco, una mossa che ribaltasse la classifica. Invece il lucano ha pagato dazio ai rivali, contenendo comunque il distacco. Domani si giocherà il quinto posto con il colombiano Uran (voto 6.5): il suo livello è questo.
Pirazzi, 8.5: in fuga sin dall'inizio, lotta come un leone e chiude nono a meno di due minuti dalla vetta. Se esistesse il premio combattività come al Tour de France, gli spetterebbe di diritto.
Federico Militello
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