lunedì 21 maggio 2012
Ufficiale: Valentina Vezzali portabandiera a Londra 2012
Ora non ci sono più dubbi: Valentina Vezzali sarà la portabandiera italiana alle Olimpiadi di Londra 2012. La decisione è stata presa dal presidente del Coni Giovanni Petrucci. La 38enne jesina verrà presentata domani alle ore 9 presso il Salone d'Onore del Coni.
La schermitrice azzurra, dunque, è riuscita a realizzare il sogno della sua vita (4 anni fa, al termine delle Olimpiadi di Pechino, disse: "Se a Londra non mi fanno portare la bandiera, continuerò fino ai Giochi Olimpici successivi..."). Una scelta che, analizzando il palmares della Vezzali, appare pienamente giustificata. Stiamo parlando, infatti, della più grande atleta che lo sport italiano abbia mai avuto (uomini compresi), capace di vincere 3 ori individuali consecutivi alle Olimpiadi, sei titoli iridati, cinque titoli europei, 11 sfere di cristallo e 76 vittorie in Coppa del Mondo (e non abbiamo considerato le prove a squadre).
Da segnalare, tuttavia, che la gara del fioretto femminile, ovvero quella della fuoriclasse del Bel Paese, si disputerà proprio il giorno successivo alla cerimonia d'apertura.
Valentina Vezzali sarà la quarta donna nella storia a portare la bandiera per l'Italia dopo Miranda Cicognani (ginnastica artistica), Sara Simeoni (atletica) e Giovanna Trillini (scherma).
La scherma, inoltre, si conferma la disciplina con più portabandiera nel corso di oltre un secolo, ben 7 (Nedo Nadì Anversa 1920, Giulio Gaudini Berlino 1936, Edoardo Mangiarotti Melbourne 1956 e Roma 1960, Giuseppe Delfino Tokio 1964, Giovanna Trillini Atlanta 1996, Valentina Vezzali Londra 2012): un primato dovuto per lo sport che ha regalato più medaglie in assoluto all'Italia alle Olimpiadi.
Federico Militello
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Penso che Valentina sia uno dei 10 atleti in assoluto più forti della storia (fra uomini e donne di tutte le nazioni in tutti gli sport). Ma, sinceramente, io non le avrei affidato questo pur bellissimo compito. Magari mi sbaglierò perchè, conoscendola, potrebbe trovare ulteriore forza e ulteriori motivazioni per rendere ancora di più. Ma appesantire la nostra punta di diamante con un compito così gravoso alla vigilia della sua gara non mi sembra il modo migliore per incoraggiare la nostra spedizione.
RispondiEliminaCiao a tutti!
Gabriele
Questo problema sta preoccupando in molti, ma, secondo me, se è contenta lei, dobbiamo esserlo tutti. Alla fine il giorno prima deve soltanto camminare e poi magari il ruolo di portabandiera e lo spirito olimpico le infonderanno una carica ancora maggiore!
RispondiEliminaA presto!
Sì, ripensandoci, e ascoltando la sua intervista, penso proprio che la mia preoccupazione sia sbagliata. Dopotutto, se anche penalizzasse la sua gara, che diritto avremmo di sindacare su un'esperienza che, a sua detta (e lo posso ben capire), vale come e più di un oro olimpico?
RispondiEliminaCiao
Gabriele