giovedì 24 maggio 2012

Nuoto da sogno: oro alla 4x200 femminile di Fede, argenti Di Tora e Barbieri



È una giornata strepitosa per il nuoto italiano. Agli Europei di Debrecen (Ungheria) gli azzurri regalano tre medaglie, una più bella dell’altra, espressione di un movimento in netta crescita e che ha il grande obiettivo di far crescere i giovani, come visto già ieri.

L’emblema è una fantastica 4x200 femminile. Sotto l’ala protettrice di Federica Pellegrini, una ragazzina del ’96 (Diletta Carli, che nuota una bellissima terza frazione, lottando con le big europee e portando a casa uno stupendo 1’59’’40), la ventiduenne Alice Mizzau (ieri quarta nei 100 stile libero e oggi capace di registrare il suo personal best, aprendo la staffetta con 1.’58’’67) e Alice Nesti (determinatissima, capace di combattere corpo a corpo con la campionessa magiara, perdendo solo qualche decimo nell’ultima vasca), si mettono al collo una straordinaria medaglia d’oro (7’52’’90). È il risultato di un collettivo che ha lavorato sodo, che ha approfittato dei vari stage organizzati dalla Federazione, che si è allenato duramente, provando e riprovando l’affiatamento e i cambi che in una staffetta sono fondamentali. Proprio il cambio tra la più piccola della spedizione e la campionessa di Spinea è stato da thrilling: nel medesimo centesimo di secondo la Carli ha toccato la piattaforma e la Pellegrini, che ha poi dominato la sua frazione in un fantascientifico 1’54’’83 di cui forse non si è nemmeno accorta, ha staccato il piede dal blocchetto di partenza.
La gioia delle ragazze è incontenibile ed è anche il primo oro della storia italiana che viene da una prova di squadra al femminile. Queste le parole della capitana: “Siamo felici, è la prima volta che ci succede un’emozione del genere tutte insieme. Sono contenta, penso che sia una cosa mai capitata, andiamo a cantare quest’inno a squarciagola. Non male come inizio con le staffette, domani comincia il mio Europeo, non è stato facile vedere gli altri gareggiare e io a stare a girare i pollici”. Con un tempo del genere, le grandi potenze mondiali dovranno temere le azzurre. Con una Pellegrini ancora più in forma e con avversarie ben più competitive che la costringano a tirare a tutta, con le altre ragazze più convinte e aggressive, si potrebbe abbassare il tempo di altri 2-3 secondi e...vorrebbe dire oro olimpico…


Le altre due medaglie sono d'argento. Arrivano da Mirco Di Tora (50 dorso, 24’’95 dietro all’imprendibile israeliano Kopelev in 24’’73, per la prima volta in carriera sotto il fatidico muro dei 25’’) e da Arianna Barbieri (100 dorso, 1’00’’54, dietro alla tedesca Mersing in 1’00’’08). I due ragazzi si allenano insieme a Bologna agli ordini di Fabrizio Bastelli e, al termine delle loro fatiche, esultano insieme prendendosi in giro su chi sia il più bravo. Entrambi sono al primo trionfo internazionale, dopo anni di crisi, di paure, di timori, specialmente per la ragazza classe 1989 che sembrava la più sensibile ai palcoscenici di livello: “Quasi non ci credo, me ne devo rendere ancora conto, sono stati quattro anni di fatiche, di sogni. È finalmente arrivato il grande salto di qualità che mi aspettavo”. Di Tora, eterno giocherellone del gruppo, diventa improvvisamente serio e finalmente si realizza dimostrando al Mondo che i numeri li ha anche lui.

A fare compagnie alle loro bracciate di allenamento c’è anche Ilaria Bianchi. La ragazza in mattinata era stata protagonista di un’ottima prestazione nei 100 farfalla con un 58’’31 che la qualificava per l’Olimpiade. Nel pomeriggio era attesa nelle semifinali: la sua gara sembrava essere superba con un’ottima prima vasca, un piccolo errore in virato ma bene recuperato nel ritorno che le aveva consentito di stampare il miglior tempo (58’’25). Poco dopo, però, è arrivata la squalifica: la ventiduenne è uscita oltre i 15 metri dalla fase subacquea. Questione di millimetri, tanto che la decisione lascia parecchi dubbi. Un peccato perché domani si prospettava per lei una concreta possibilità di medaglia. Podio che cercherà di raggiungere la sua collega Silvia Di Pietro, capace di un 58’84’’ a cui deve levare ancora due decimi per qualificarsi a Londra.

Buoni segnali anche da Filippo Magnini nei 100 stile libero (48’’84) qualificatosi per la finale di domani pomeriggio. Non in perfette condizioni sembra comunque poter lottare per la vittoria, ma dovrà vedersela col francese Levaux che, dopo un paio di anni in declino, si è ripresentato asciuttissimo e in gran forma per stracciare tutti gli avversari, compreso il connazionale Bernard, campione mondiale in carica.

Questi gli altri risultati delle finali:

Nei 200 rana Flavio Bizzarri, romano nato nel ’93, è quinto col tempo di 2’12"47 e non riesce a schiodarsi dal 2’12" per prendere il pass olimpico.
Francesco Pavone lotta contro i giganti nei 200 farfalla e tocca al sesto posto in 1’57"07, nella gara vinta dall’idolo di casa Lazslo Cseh col record dei campionati.
Col settimo tempo al mondo (8’26"49), la magiara Boglarka Kapas trionfa negli 800 stile libero dove la livornese Martina De Memme è ottava in 8’38"86.

In mattinata Gregorio Paltrinieri, dopo la vittoria nei 1500 sl, dimostra di averne ancora e di non accontentarsi. Smaltisce la sbornia di ieri sera e stampa un buon 7’52’’92 nelle batterie degli 800sl, candidandosi per una nuova medaglia nella finale di domani. A fargli compagnia Gabriele Detti (7’57’’61).

Stefano Villa

3 commenti:

  1. Mi pare che il tempo della Pellegrini sia 1'55''33...
    Comunque, buonissimo risultato per la 4x200, anche se per la medaglia a Londra bisognerebbe crescere in maniera esponenziale: USA, Australia e Cina sono in grado di fare 7'47'', e ai mondiali l'anno scorso la Francia è arrivata quarta con 7'52''22.
    Vediamo cosa farà la Pellegrini nelle sue gare, ma al momento mi sembra che debba ancora recuperare la forma migliore: per battere Muffat, Franklin e le altre dovrà fare almeno 1'54''50 (ma purtroppo non mi sembra più la migliore Federica).
    Bravi tutti gli altri ma l'unico in grado di sbancare Londra è lui: Gregorio Paltrinieri...
    Senza dimenticare Scozzoli nei 100 rana.
    Ciao a tutti!
    Gabriele

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  2. Secondo me ,a meno di sorprese cinesi dell' ultima ora con 1.54.50 si vince la medaglia d'oro, mentre per il podio potrebbe bastare 1.55 molto basso.La Franklin è probabile che non si concentri al massimo nei 200 stile così come la Sjoestrom.Il tempo di oggi di Federica vale già 1.56.0 non lanciato, a Londra secondo me scenderà sotto l' 1.55.Per quel che riguarda i 1500 ho la vaga impressione che per la medaglia bisognerà nuotare intorno al 14.42.

    Andrea

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  3. Ricordiamo che nei grandi eventi il cronometro conta relativamente, come d'altronde abbiamo già visto nei 200 sl dello scorso anno a Shanghai. Federica Pellegrini sa che tutto dipende solo da sé stessa e questa è già un'ottima base di partenza.

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