Scattano ufficialmente questa mattina a Belgrado le gare della prima prova di Coppa
del Mondo di canottaggio, competizione che
si concluderà domenica e che sarà
caratterizzata dalla partecipazione nelle 21 specialità del programma,
olimpiche e non, di 43 squadre nazionali e di 662 vogatori e dove l'Italia si presenterà con 11 equipaggi (33 atleti) al via. Le batterie avranno inizio
a partire dalle ore 9 e vedranno subito impegnati i due singolisti leggeri: Livio
La Padula e Pietro Ruta, collocati rispettivamente in acqua 3 e 5. I primi tre classificati accedono alla
semifinale.
Alle 10:12 batteria di ferro con ben tre doppi italiani
all'opera: in acqua 4 Frattini e Raineri, in acqua 5 Paonessa e Perino, Sartori
e Battisti in acqua 6. Con loro anche Repubblica Ceca 1, Germania 2 e Serbia. Le
prime due posizioni varranno l'accesso
diretto alla semifinale. Sei minuti dopo, in acqua 6, scende in acqua il
quattro senza di Capelli, Tranquilli, Agamennoni e Palmisano. Sulla loro strada
per la semifinale troveranno Gran
Bretagna, Bielorussia, Repubblica Ceca, Slovenia e Croazia. Nella batteria
successiva, invece, gli avversari di Sansone, Canciani, Ponti e Vicino (acqua
5) saranno Olanda, Romania, Serbia e Germania.
Un solo posto invece per
la semifinale nel doppio pesi leggeri e nella prima batteria (10:36), Bertini e
Luini lanciano l'attacco, dall'acqua 2, alle due Slovenia, Croazia, Portogallo
ed Egitto. Tre possibilità di evitare i recuperi per il quattro di coppia
(Venier, Fossi, Stefanini, Galtarossa) che in acqua 4 si troverà opposto a
Croazia, Francia, Danimarca ed Argentina. Il singolista Montrone (acqua 2) avrà un solo risultato utile per esser subito
promosso in semifinale ma gli avversari, su tutti il campione olimpico norvegese
Tufte, certamente sono molto agguerriti .
Ultima batteria azzurra alle 12:48 con il quattro senza pesi
leggeri: contro Polonia, Argentina, Francia, Danimarca e Olanda, la barca di
Danesin, Caianiello, Miani e Goretti (acqua 1) che dovrà cercare la vittoria per timbrare subito il cartellino della
finale.
Francesco Gaudio
Francesco Gaudio
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