Tredicesima tappa del Giro d’Italia e tredicesimo
appuntamento con le pagelle di Olimpiazzurra riservate ai protagonisti. Nel
quinto sprint in programma, nonché frazione più breve della Corsa Rosa con soli
121 km, arriva il terzo successo di Mark Cavendish.
Mark CAVENDISH, 10: oggi il voto è massimo. Perché il treno
del Team SKY si fa sorprendere nell’ultimo km dagli uomini della Green-Edge e
il Campione del Mondo rischia veramente di rimanere bloccato, dovendo persino
smettere di pedalare per un istante. Ma poi Cannonball
è geniale a trovarsi il buco giusto sulla sinistra per bruciare letteralmente
tutti gli avversari. È Il più forte, adesso non ci sono più dubbi.
Alexander KRISTOFF, 8: coglie un
ottimo secondo posto praticamente dal nulla, sfruttando al meglio il lavoro dei
treni per la coppia Cavendish-Goss ed agendo “alla Freire”.
Mark RANSHAW, 7.5: Da ex compagno del britannico si ritrova
a dover lottare per stargli alla ruota fin dal cartello che indica tre km all’arrivo.
Velocista atipico, pecca ancora un po’ dell’esplosività che gli permetterebbe
di poter gioire qualche volta in più. Il terzo posto, comunque, è pienamente
meritato.
Sacha MODOLO – Elia FAVILLI, 7: una quarta ed una quinta
posizione che fanno morale, ma purtroppo i due azzurri in questo giro stanno
evidenziando palesemente i limiti del ciclismo italiano attuale: assenza di
campionissimi (soprattutto sprinter) e tanti, troppi piazzamenti.
Andrea GUARDINI, 3: praticamente assente anche oggi. Si era
parlato qualche mese fa di un possibile ritorno di Mario Cipollini per tirare
le volate al “nuovo fenomeno” delle due ruote tricolori. Al termine del quinto
sprint su sei del Giro 2012, però, il bilancio è pietoso. Invece di pensare a
tirargli le volate, non sarebbe meglio che vi partecipi innanzitutto? Mistero…
Matthew GOSS, 4: la squadra lavora alla grande, portando due
uomini (fra i quali l’esperto Lancaster) davanti nell’ultimo km. Tutto, dunque,
sembra presagire il secondo trionfo dell’australiano, complice anche un
Cavendish troppo chiuso. Però Goss, lanciato come primo, si pianta
incredibilmente e chiude addirittura fuori dalla Top5, in sesta piazza.
Martijn KEIZER, 7: a correre nella Vacansoleil non si
vincerà molto, ma almeno si impara ad essere dei lottatori straordinari. Quasi
a voler emulare le gesta del funambolico Johnny Hoogerland, l’olandese è perennemente
protagonista delle fughe di questo Giro. Ci prova anche oggi, ma ancora senza
risultato. Il premio come miglior combattente va sicuramente a lui.
Francesco Caligaris
Twitter: @FCaligaris
Email: francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
Credo che la chiave per Guardini sia proprio quella che hai esplicitato. A soli 22 anni(mi pare) è normale che soffra le volate con molta concorrenza. Se andiamo un po' a vedere oggi c'erano i treni: SKY, GREEN-EDGE, SAXO, GARMIN, MOVISTAR. Guardini, invece, è stato lasciato un po' solo con Favilli, e i due ai -4 hanno perso terreno. Favilli è riuscito a rientrare sui primi, Guardini no e non ha potuto disputare la volata.
RispondiEliminaOttima volata di Modolo, invece.
Da segnalare che per l'Italia a questo Giro manca anche Elia Viviani, che probabilmente adesso è il velocista più completo, e sono curioso di vederlo alla Vuelta, se parteciperà.