mercoledì 16 maggio 2012

Tennis: Knapp si aggiudica il derby con la Vinci; a Pozzuoli brilla Quinzi

Ci sono volute oltre due ore di gioco per concludere il derby italiano al primo turno che vedeva opposte Roberta Vinci, n. 19 al mondo e Karin Knapp, n. 112. L'altoatesina, dopo essersi fermata per alcuni anni a causa di vari problemi fisici, sta finalmente ritrovando il gioco e la classifica che le competono; con questo successo, infatti, rientrerà tra le prime 100 giocatrici del mondo.
Al secondo turno Karin affronterà Dominika Cibulkova, n.17 del mondo, sicuramente felice di non dover affrontare la Vinci, con cui ha perso gli ultimi tre incontri..
Nella giornata di oggi hanno passato il turno anche Flavia Pennetta (7-5 6-1 con la Kirilenko) e Sara Errani che si è imposta 6-0 3-0 ritiro sulla svizzera Timea Bacsinszky.
Nel prossimo turno la Pennetta se la vedrà con la statunitense proveniente dalle qualificazioni Sloane Stephens, n. 92 del mondo; non bisognerà sottovalutare la giovane afroamericana (classe 1993), apparsa in grande crescita e pronta a fare il salto di qualità. Nel 2010, nell'unico match in cui si affrontarono le tenniste, la brindisina vinse 6-1 6-1.
La Errani se la vedrà, invece, con la n.5 del mondo Samantha Stosur. Nei quattro head to head precedenti (tutti sul cemento) l'australiana ha sempre vinto.

Tra gli uomini niente da fare per Potito Starace sconfitto in tre set (6-3 5-7 6-2) dal polacco Kubot. Potito non ha giocato male, anzi, è sembrato più tonico rispetto agli ultimi impegni; tuttavia, il mancino 30enne ha messo in mostra un ottimo tennis (giocando anche serve and volley) ed ha meritato il successo.
Se un grande del tennis azzurro degli ultimi anni come Potito sembra essere in fase calante, piace sottolineare la vittoria di Gianluigi Quinzi nel torneo future di Pozzuoli. Il 16enne azzurro ha sconfitto, infatti, la testa di serie n.2 del torneo e numero 218 del ranking mondiale, Victor Estrella, classe 1980. Al secondo turno Quinzi affronterà il connazionale Massimo Capone, n. 660 del mondo.

Francesco Drago


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